L'associazione per i diritti degli omosessuali turca Lambda ha denunciato Aliye Kavaf, il ministro di Stato turco responsabile degli affari femminili e della famiglia, per aver dichiarato di ritenere che gli omosessuali sono dei malati che debbono essere curati. Lo riferisce oggi il quotidiano Hurriyet secondo cui nella denuncia presentata da Lambda alla Procura della Repubblica di Istanbul si ravvisano i reati di offesa, istigazione al crimine e all'odio, reati per i quali sono previste pene dai due ai cinque anni di carcere. Secondo Ruzgar Gokce, portavoce di Lambda, Kavaf - già al centro di recenti polemiche per sue controverse affermazioni sulla morale ed i valori della Turchia - «dovrebbe chiedere scusa alle lesbiche, ai gay, ai bisessuali, ai travestiti e ai transessuali di questo Paese per le sue affermazioni discriminatorie che trasformano gli omosessuali in bersagli». Dal canto suo, Firat Soyle, legale di Lambda, ha detto che la denuncia presentata dall'organizzazione è simbolica in quanto la ministra gode dell'immunità parlamentare e pertanto non può essere incriminata nè processata. A differenza di altri Paesi musulmani, l'omosessualità in Turchia non è considerata un reato, ma è comunque circondata da una diffusa riprovazione sociale con l'eccezione dei quartieri europei di Istanbul, dove esistono vari luoghi di ritrovo riservati ai gay, senza che ciò susciti scandalo. Non esistono comunque leggi per la protezione degli omosessuali dalla discriminazione e negli ultimi tempi si sono registrati numerosi «omicidi d'odio» (una dozzina solo l'anno scorso)soprattutto ai danni di travestiti e transessuali.
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giovedì 18 marzo 2010
TURCHIA: "GAY È MALATTIA" DENUNCIATO MINISTRO
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