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giovedì 25 marzo 2010

due ragazzi di 19 e 17 anni stuprarono e uccisero una transessuale brasiliana trentenne in via Novara


Il massacro della trans Samantha,
condanna a 20 anni per l'assassino

Il delitto, definito «da Arancia meccanica» per le modalità efferate, avvenne a luglio 2008



MILANO
- Insieme con un complice minorenne si era reso responsabile, in una maledetta notte di luglio del 2009, di un delitto efferato: lo stupro e l'omicidio di Samantha, una trans brasiliana di trent'anni. Il giovane, Davide Giuseppe Grasso, 19 anni al momento dei fatti, è stato condannato oggi a 20 anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dal gup di Milano Bruno Giordano, con rito abbreviato. Il pm Roberto Pellicano aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione, ma il giudice, nel condannare l'imputato a 20 anni, ha riconosciuto al giovane le attenuanti generiche. I due assassini non hanno mai chiesto perdono per quello che hanno fatto.

L'AMICA SALVA PER MIRACOLO - «Giustizia è stata fatta, almeno per lei», dice l'amica di Samantha, anche lei trans originaria del Brasile, che quella sera si salvò per miracolo, sfuggendo ai due aggressori. Il giudice le ha riconosciuto una provvisionale di 10 mila euro. Ma non sono i soldi, oggi, ad interessarla. «Per quello che hanno fatto a Samantha avrebbero dovuto stare in carcere per sempre. Ma almeno qui in Italia la legge li ha puniti. Sai quante altre ce ne sono che spariscono nel nulla e non se ne sa più nulla? Tante, tantissime, almeno 2.000 in vent'anni circa. A tantissime di loro è capitato quello che è successo a Samantha. Almeno per lei oggi è stata fatta giustizia».

Davide Giuseppe  «Peppe» Grasso, uno dei due assassini
Davide Giuseppe «Peppe» Grasso, uno dei due assassini
L'AGGRESSIONE - «Mai vista una violenza simile. Il loro racconto è peggio di Arancia meccanica», dissero all'epoca i poliziotti della Squadra Mobile. La sera del 29 luglio 2008, secondo quanto ricostruito dalle indagini, il giovane, Davide Giuseppe Grasso detto Peppe, assieme a un marocchino di 17 anni (già condannato a 12 anni dal Tribunale dei minorenni), dopo aver rubato una Ford Escort, aggredì la transessuale brasiliana di 30 anni, Gustavo Rangel Brandau, alias Samantha. La scelsero forse perché era la più esile e indifesa del gruppo dei trans di via Novara. Erano strafatti di alcol e droga e pretendevano una prestazione sessuale gratuita. Lei disse di no: metteva da parte i soldi per il papà malato, in Brasile. Cominciò il pestaggio: Samantha fu bloccata, picchiata, presa di peso e gettata nell'auto, mentre l'amica che era con lei riuscì a fuggire. Ripetutamente colpita, Samantha riuscì a scendere dall'auto, ma fu ripresa e caricata nuovamente sulla Ford.

L'ULTIMA FUGA - Quando i giovani capirono che nella colluttazione Samantha aveva perso la borsetta, tornarono indietro a prenderla, ma trovarono solo pochi spiccioli. Così ricominciarono a infierire sulle vittima a pugni e coltellate. Le ultima parole di Samantha sarebbero state: «I soldi sono dietro un albero in via Novara». I due, cominciando a rendersi conto della situazione, rinunciarono a recuperarli (li trovò la polizia: erano 60 euro). I due imboccarono la tangenziale Ovest in direzione Sud, mentre Samantha, con il volto tumefatto, perdeva copiosamente sangue da diverse ferite, inondando l'abitacolo dell'auto. Questo non fermò i due aguzzini, che in quelle condizioni la violentarono. Samantha si gettò di nuovo dall’auto in tangenziale, ma fu di nuovo raggiunta e rimessa a forza sulla Ford. Qui altre botte, altri fendenti. Secondo il racconto di uno degli aguzzini, quando la lasciarono era ancora viva. Il corpo fu trovato alcuni giorni dopo in un fosso. Dalla testimonianza di Paola, dal video della telecamera e soprattutto dalle tracce lasciate sull'auto fu facile risalire ai due assassini.

Video: la ripresa della telecamera di via Novara


fonte:http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/10_marzo_24/omicidio-trans-samantha-condanna-20-anni-1602711128449.shtml

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