Genova, la morte di Aurora e quel rinvio dell'operazione per diventare donna
Di Marco Pasqua. «Addio Marzia. Ti voglio bene». Aurora non ha detto altro alla sua amica, prima di appoggiare il telefonino nella sua stanza e lanciarsi nel vuoto, dalla finestra. Genova, un quartiere – quello di Borgoratti – scosso per la morte di una giovane di 22 anni. Morta suicida, dopo aver parlato mezz'ora al telefono con la sua migliore amica di sempre, Marzia. Che oggi si dispera e si interroga. Tante ipotesi, sulla natura di questo gesto estremo. All'inizio dell'anno Aurora aveva festeggiato il primo anniversario con il suo fidanzato. Subito dopo avevano litigato. «Ma capitava spesso, Aurora era impulsiva, ma era certa che la cosa si sarebbe risolta», racconta l'amica. Il segreto Anche quel segreto che Aurora custodiva dentro di sé – e che aveva condiviso solo con gli amici più stretti e i parenti, che si battevano per proteggerla - non avrebbe giocato alcun ruolo in quella decisione. Un segreto scritto nei documenti, che raccontavano un'altra Aurora. U