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venerdì 19 marzo 2010

Aldo Busi ha ragione. Ecco dieci dei peggiori omofobi americani rivelatisi omosessuali.




Cos’hanno in comune Troy King, Jim West, Richard Curtis, Bruce Barclay, Roy Ashburn, Larry Craig, Ed Schrock, Robert Allen e Ted Haggard? Danno tutti ragione ad Aldo Busi! I nomi che ho elencato non sono fan dello scrittore di “Cazzi e canguri” quanto piuttosto un elenco di dieci accesi nemici della causa omosessuale (leggi: omofobi) che si sono rivelati gay a loro volta. Chi odia ama ed il grande criminale della televisione italiana, Aldo Busi, non pare essere smentibile nel momento in cui sostiene che spesso (non sempre) dietro ad omofobo si celi un omosessuale velato o represso. State a sentire

Il sito americano Ranker.com con un curioso tempismo quasi sospetto si è infatti impegnato a raccogliere quei casi di rispettabili padri di famiglia ed acerrimi difensori della morale delle “unioni tradizionali” dagli attacchi pericolosissimi della comunità LGBT pronti a smentire con la propria condotta ipocrita i principi di cui si fanno fieri paladini.

Quelli elencati nello specifico sono dieci esempi di politici ultra conservatori ed apertamente anti omosessuali il cui odio si è rivelato masochistico dato che, in ultima analisi, questi eroi dell’eterosessualità erano in verità omosessuali. Dall’Alabama di Troy King scoperto in flagrante mentre si divertiva con un altro uomo allo stato di Washington con Kim West che in chat era noto con il nickname di Cobra 82, la schiera degli omofobi omosessuali conclamati è lunga e varia.

Richard Curtis nel 2007 votò contro i diritti omosessuali peccato che proprio quell’anno l’ex porno attore Cody Castagna abbia rivelato di aver goduto della compagnia piccante del sindaco statunitense che, nell’intimità, smessi gli abiti da lavoro amava indossare quelli di una procace fanciulla affamata di sesso. Dalla Pennsylvania arriva poi uno dei casi più curiosi: Bruce Barclay che ha denunciato di aver subito molestie da un ragazzo pare aver stupito la polizia nel momento in cui all’interno del suo pc sono emersi un centinaio di video di alta qualità che lo vedevano coinvolto in ginnastica da letto con prestanti giovanotti.

Dalla Proposition 8 al coming out: così potrebbe essere invece riassunto il cammino di Roy Ashburn, protagonista dell’ultimo scandalo che lega l’omofobia della legge che negò il diritto al matrimonio gay in California e l’insolita uscita allo scoperto di chi ha ammesso la propria omosessualità rivelando la fatica di essere sinceri con se stessi.

Non diversi sono il caso di Larry Craig da Minneapolis (galeotto fu l’aeroporto), Ed Schrock dalla Virginia (per lui galeotto fu il filmato) o di Robert Allen dalla Florida (che offrì venti dollari ad un uomo per fargli un servizietto non sapendo di essere di fronte ad un poliziotto in borghese).

Più complicato è il caso del pastore Ted Haggard che allo scandalo dell’abito talare in compagnia di un giovane prostituto, Mike Jones, ha unito quello dello spaccio di “metanfetamina cristal” con cui ricompensava il suo manzo da compagnia. Dulcis in fundo Mark Foley di Washington: lo scandalo che lo vide coinvolto non solo infatti riguardava la frequentazione omosessuale quanto piuttosto certi messaggi ad alto contenuto erotico inviati a ragazzi dai sedici ai diciotto anni. Questo non si fa. (A. B.)


fonte delle foto:http://www.ranker.com/list/top-10-anti-gay-activists-caught-being-gay/joanne#

fonte:http://www.notiziegay.com/?p=43810

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