La storia "giornata mondiale dell'orgoglio LGBT" o "Gay pride"
In parole povere dell’uguaglianza. Per commemorare quella rivolta fatta a suon di tacchi a spillo, di capelli troppo lunghi, di lesbiche troppo mascoline, di prostituti cercati di nascosto e pubblicamente disprezzati, ogni anno il 28 giugno il movimento LGBT si incontra nelle strade, all’aperto, fuori dai locali e alla luce del sole per manifestare il suo orgoglio. L'orgoglio di essere quel che si è, da parte delle persone omosessuali. La resa del termine inglese pride ha creato in italiano numerosi equivoci attraverso la traduzione più usata, "orgoglio" (che in italiano è anche sinonimo di "superbia"), mentre la traduzione più corretta sarebbe semmai "fierezza", cioè il concetto opposto alla vergogna, vista come la condizione in cui vive la maggior parte delle persone omosessuali . L'"orgoglio gay" si basa su tre assunti: che le persone dovrebbero essere fiere di ciò che sono, che la diversità sessuale è un dono e non una vergogna, ch