Il progetto è un appartamento per accogliere trans che lasciano la prostituzione e a cui verranno proposti nuovi percorsi professionali
di PAOLA NALDIÈ nata a Bologna la prima struttura di accoglienza per persone transessuali che decidono di abbandonare la prostituzione. Un appartamento, concesso in comodato gratuito dal Comune, darà accoglienza a chi vuole smettere ed iniziare un percorso di reinserimento sociale, con assistenza psicologica e la chance di nuove attività lavorative. Sul progetto però, unico del genere in Italia, frutto dell'esperienza del Mit (Movimento Italiano Transessuali) e sostenuto dalla giunta Delbono (grazie all'allora assessore Milena Naldi), incombe l'incertezza economica dei tagli. "Noi siamo pronte a partire ma non sappiamo se avremo la copertura finanziaria per gestire la struttura, che sarà intitolata alla memoria di Marcella Di Folco", spiegano Valerie Taccarelli, responsabile del progetto, e Porpora Marcasciano, presidente del Mit. Il programma, infatti, è legato ai finanziamenti stanziati dalla Regione, attraverso il Ministero degli Interni, in applicazione dell'articolo 18 che tutela chi decide di uscire dalla prostituzione denunciando gli sfruttatori.
"Il nostro progetto ha in realtà una visione più ampia del problema - aggiungono le promotrici - : le trans che vogliono smettere di prostituirsi possono avere motivazioni diverse da quelle indicate dall'articolo 18. All'inizio la strada è sembrata loro l'unica via d'uscita, ma poi tante sono sempre più provate nel corpo e psicologicamente". Coi contributi regionali il Mit riuscirebbe ad assistere due persone, ma la Casa può ospitarne altre quattro. Se nessuna di esse denuncia gli sfruttatori, vengono meno i finanziamenti. Ecco perché il Mit ha deciso di correre ai ripari: "Non essendo il Mit accreditato presso il Ministero, abbiamo presentato il progetto attraverso società che operano nell'accoglienza nei Comuni di Modena e Ravenna. Qui a Bologna lanciamo una raccolta fondi e saremo presenti in diversi eventi bolognesi", annunciano Tacarelli e Marcasciano. Il 26 ottobre il Mit sarà al Lumière per una serata dedicata a Marcella Di Folco, il 29 all'Estragon per il concorso del Cassero Miss Lesbò, il 31 all'Arteria e durante il festival Gender Bender, il 12 novembre al Barattolo Caffè.
Fonte:http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/10/19/news/nasce_la_prima_casa_d_accoglienza_delle_trans_e_il_mit_lancia_la_sottoscrizione_per_sostenerla-8216093/
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