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mercoledì 6 ottobre 2010

A Hong Kong i transessuali non possono sposarsi

Ecco, la gioia di vestire l’abito da sposa, lei, Lady “W”, non la può ancora avere!

A Hong Kong un giudice ha decretato che un uomo che ha cambiato sesso ed è diventato donna a tutti gli effetti, non può sposarsi.

nel 2008 Lady "W" sottopose ad un intervento chirurgico di cambiamento di sesso e diventando donna a tutti gli effetti anche sui documenti personali (carta d’identità, patente, etc.). Ma la legge di Hong Kong permette di sposarsi solo alle coppie che sono uomini e donne dalla nascita.

La giovane donna, la cui identità rimane segreta e perciò identificata con “W” dalla Corte, è ricorsa alle vie legali affinché le venisse riconosciuto il diritto di sposarsi, appellandosi alla Costituzione e alla Carta dei Diritti.

La Costituzione di Hong Kong, città che gode di larghe autonomie anche dopo la cessione da parte della Gran Bretagna alla Cina, dice che la libertà di matrimonio dei residenti debba essere protetta per legge, mentre la Carta dei Diritti recita che deve essere riconosciuto il diritto di uomini e donne di sposarsi.

Tuttavia, per il Giudice dell’Alta Corte, Andrew Cheung, non esistono prove a sostegno che “il cambiamento dell’opinione pubblica nella Hong Kong odierna in merito al matrimonio comprenda uno o una che abbia cambiato sesso per via chirurgica”.

Cheung ha espresso la sua comprensione e solidarietà a “W”, dicendo che lui è “fortemente consapevole della sofferenza e della condizione di coloro che soffrono di transessualismo (disturbi d’identità di genere) e dei pregiudizi e delle discriminazioni che devono affrontare facendo parte di un gruppo di minoranza della società”. Però, ha aggiunto che “ciò, comunque, è piuttosto insufficiente per istituire un cambiamento della legge, come chiesto dalla ricorrente”.

Il matrimonio di transessuali è permesso in molti Paesi Asiatici (Giappone, Sud Corea, Indonesia, Kyrgyzstan , Kazakhstan), Europei e anche in alcuni Stati degli Stati Uniti. Anche la Cina continentale lo permette, ma il territorio di Hong Kong mantiene un sistema legale proprio, in gran parte derivante dal vecchio colonialismo Britannico.

Il difensore di “W”, Michael Vidler, ha fatto sapere che la sua cliente ricorrerà in appello ed è determinata ad essere trattata come una donna e secondo gli stessi diritti di una donna, aggiungendo che “W”: “nutre ancora la speranza di sposare il suo fidanzato, se non subito, certamente nel prossimo futuro”.

Attivisti dei Diritti Umani hanno criticato il giudice il cui approccio differisce dagli attuali valori sociali. Secondo il Direttore per il controllo dei Diritti Umani di Hong Kong, Law Yuk-kai:”i diritti umani di base di una persona non dipendono dall’approvazione della maggioranza. Il pubblico non ha il diritto di imporre i valori sulle altre persone”. Per Law “c’è spazio per interpretazioni molto più liberali”. Ciò lascia intendere che magari in appello l’interpretazione potrebbe essere favorevole a Lady “W”.

La problematica dei disturbi d’identità di genere, noti come “transessualità”, parola coniata dal dottor David Cauldwell ma diventata famosa dopo la pubblicazione del libro del dottor Harry Benjamin (Il fenomeno transessuale), è ancora oggi molto discussa in termini scientifici. Non sono state, infatti, ancora chiarite quale siano le vere cause del transessualismo, anche se per motivi puramente economici, per accedere al Sistema Sanitario Nazionale – tranne per gli interventi di chirurgia estetica (esempio: eliminazione della barba)-, esso viene inquadrato nei disturbi psichiatrici.

La transessualità si manifesta in entrambi i sessi; da maschio a femmina (MtF – Male to Female)e viceversa (FtM – Female to Male).

In Italia, la persona transessuale, dopo il cambiamento chirurgico del sesso, deve rivolgersi al Tribunale per chiedere il cambiamento dello stato anagrafico. Ottenuta la sentenza positiva, tutti i documenti d’identità vengono modificati per sesso e per nome, con l’eccezione del casellario giudiziario e l’estratto integrale di nascita, documenti che possono essere richiesti esclusivamente dallo Stato o da Enti pubblici.
Alla fine di questo percorso, per la legge Italiana un transessuale diventa uomo o donna a tutti gli effetti, compreso il diritto a sposarsi e ad adottare figli.

di Vito Di Ventura

foto: faidate.bloggit.it

Fonte:http://www.italnews.info/2010/10/05/a-hong-kong-i-transessuali-non-possono-sposarsi/

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