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martedì 19 ottobre 2010

"Basta suicidi di ragazzi gay" Il discorso di Joel commuove gli Usa

Il racconto di un consigliere comunale di una cittadina del Texas: "Anche io ho pensato di farla finita: ma le cose andranno meglio". Il video è stato visto quasi un milione e mezzo di volte

di ALESSIO SGHERZA



Joel Burns è stato un semplice consigliere della città di Fort Worth, in Texas, fino a martedì scorso: 41 anni, omosessuale, la sua vita e quella di molte altre persone sono cambiate quando ha preso la parola in una riunione del consiglio cittadino - in cui si parlava di tutt'altro - e ha raccontato la sua storia. "Troppi giovani gay, ragazzi spaventati come lo ero io qualche anno fa, sono vittima del bullismo e decidono di togliersi la vita: a tutti loro voglio dire che le cose andranno meglio. Lo so perché io ci sono passato".

Il video del suo discorso, postato su YouTube, è stato visto in cinque giorni quasi un milione e mezzo di volte ed è stato commentato quasi 20mila volte. La storia di Joel, il suo racconto, le sue lacrime davanti a tutti sono state riprese da centinaia di articoli e da importanti network televisivi come la Cnn, la Cbs e la Abc.

Negli ultimi mesi, numerosi casi di suicidio tra i giovani statunitensi hanno rilanciato il dibattito sul bullismo contro i gay. Il caso più famoso è stato quello di Tyler Clementi, matricola alla Rutgers University, che si è tolto la vita dopo che il suo compagno di stanza aveva diffuso online un video in cui faceva sesso con un altro ragazzo. Il bullismo contro i gay non è una realtà estranea al nostro paese: secondo le stime, tra le vittime del bullismo, una su cinque è presa di mira per la sua omosessualità e le cronache raccontano spesso di intimidazioni e aggressioni contro la comunità gay.

All'inizio del suo intervento, Joel cita alcuni degli ultimi casi di suicidio, poi va avanti a parlare a tutti quei giovani omosessuali vittima di angherie e violenze: "Stasera voglio rivolgermi a loro, in ogni scuola o istituto, in ogni parte di questo paese: so che le risate sembrano insopportabili, so che le persone della vostra famiglia o a scuola non vi capiscono e magari a volte vi fanno del male, ma voglio che sappiate che le cose miglioreranno". "Mi aspettarono fuori da scuola - continua Joel - mi dissero che ero un frocio, e che quindi dovevo morire e andare all'inferno, il posto a cui appartenevo". Joel prova a parlare piano, facendo lunghe pause per non emozionarsi, ma è inutile: la commozione rompe la voce e la fa tremare, non riesce a nascondere le lacrime di chi è passato attraverso quelle stesse violenze che moltissimi teenager in tutto il mondo devono affrontare.

L'intervento di Joel dura poco più di 10 minuti, un tempo abbastanza breve per raccontare qualcosa che spesso viene tenuto nascosto per anni se non per sempre: "Non l'ho mai raccontato a nessuno, fino a stasera, nemmeno alla mia famiglia, a mio marito, a nessuno. Ma la notizia di questi suicidi mi ha smosso qualcosa dentro, e non mi interessa se ci saranno delle ripercussioni politiche per questo racconto. Questa storia non è per gli adulti, è per quei ragazzi che forse in questo momento stanno pensando di impiccarsi o riempirsi di pillole. Dovete sapere che c'è molto di più: sì, la scuola è stata difficile, il coming out è stato doloroso, ma datevi la possibilità di vedere quanta vita, una vita migliore, avete di fronte. E andrà meglio: uscirete da quella famiglia che non vi accetta, alla fine della scuola non dovrete avere più nulla a che fare con quegli stronzi, se non volete. Vi farete nuovi amici che vi capiranno e la vita migliorerà immensamente".

L'eco del discorso di Joel è stata incredibile e immediata: ripreso da tg e giornali, centinaia di messaggi di risposta sono arrivati sui siti internet e sui social network. "Sei riuscito a parlare - si legge in un commento - con persone che non capivano" o ancora "sei un'ispirazione per moltissime persone". I messaggi non si fermano e, anche se tra questi ci sono commenti razzisti e offese, il dibattito continua ad arricchirsi di centinaia di commenti ogni ora. Joel si rivolge soprattutto ai ragazzi, ma non nasconde che gli adulti devono fare di più: "Il bullismo e la violenza devono finire. Le nostre scuole devono essere un posto sicuro per crescere. Non è accettabile che un ragazzo non si senta amato o senta di non valere nulla". Poi conclude: "Ragazzi, avrete una vita piena di ricordi meravigliosi, se solo vi darete la possibilità e il tempo di viverli".

Fonte:http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/18/news/basta_suicidi_di_ragazzi_gay_il_discorso_di_joel_commuove_gli_usa-8163667/

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