Il Parlamento europeo pretende che gli Stati che vogliano entrare nella Comunità europea debbano avere al loro interno leggi di tutela e non discriminatorie delle persone omosessuali: la questione è rivolta a Croazia, Macedonia e Turchia, criticati per i record negativi verso i diritti Lgbt, ricordando che le protezioni e le leggi antidiscriminazione non sono negoziabili.
La Croazia è stata criticata nel 2009 per aver vietato il Zagreb Pride e per non aver approvato leggi antidiscriminatorie; in Turchia, il codice penale del Paese sollevava preoccupazioni nel "permettere persecuzione sistematica" di gay, bisessuali e transgender, mentre in Macedonia c'erano dubbi sulla discriminazione verso l'orientamento sessuale e identità di genere.
Ulrike Lunacek, vice presidente del Parlamento Europeo per i diritti Lgbt, ha dichiarato a questo proposito: "Sono felice che i nostri rapporti ed emendamenti in merito ai diritti Lgbt della Macedonia e della Croazia siano stati presi in considerazione dal Parlamento europeo. Abbiamo riaffermato le basi contro la discriminazione e preteso che vengano applicate dai paesi candidati all'ingresso".
Del resto, tra i Paesi dell'Europa occidentale, membri di lunga data dell'Unione Europea, l'Italia è l'unico che ancora non prevede nessun tipo di riconoscimento e di tutela per le unioni di persone dello stesso sesso e un progetto per inserire l'omofobia come crimine d'odio è stato a suo tempo bocciato.
fonte:http://www.nuovasocieta.it/esteri/4680-il-parlamento-europeo-bacchetta-sui-diritti-gay.html
1 commento:
Un saluto e buona settimana
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