Omosessuali si nasce e non si diventa. Lo sostiene uno studioso belga, Jacques Balthazar, docente all'università di Liegi, in un suo libro. Balthazar, zoologo di formazione e responsabile di un gruppo di ricerca in endocrinologia del comportamento, spiega al quotidiano Le Soir, di aver voluto "smontare" su base scientifica anche "le credenze secondo le quali l'omosessualità sarebbe una malattia, una perversione o una devianza".
Balthazar da 35 anni lavora sui meccanismi ormonali e nervosi che controllano il comportamento sessuale di animali e umani. Il suo libro s'intitola "Biologia dell'omosessualità. Si nasce omosessuali, non si sceglie di esserlo" e vuole dimostrare che "l'origine dell'omosessualità è da ricercare nella biologia degli individui piuttosto che nell'attitudine dei loro genitori o nelle decisioni dei soggetti interessati".
Nell'uomo come negli animali, l'omosessualità sarebbe fortemente determinata già dalla nascita per un'interazione tra fattori genetici e ormonali nell'embrione.
"L'omosessualità - spiega ancora il professore - non costituisce solo un orientamento sessuale diverso, ma si accompagna a modifiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali complesse". Basandosi sulla letteratura scientifica, soprattutto anglosassone, degli ultimi 30 anni, lo studioso ne ha indivuato una dozzina, che chiama "fasci d'indizi sufficienti".
Il ricercatore allontana quindi la credenza che i gay siano perversi o pericolosi e si oppone au "gruppi sociali e religiosi che continuano, malgrado la loro ignoranza, a sostenere le tesi omofobe". Gli omosessuali "devono poter vivere la loro vita in accordo con la loro natura senza un senso di colpa personale". Occorre - aggiunge - più tolleranza.
fonte:http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo473113.shtml
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