“Omosessualità e Psicoterapia”


Cari lettori,
Sono lieto di informarvi che il convegno “Omosessualità e Psicoterapia” è stato pubblicato
integralmente online, sul sito dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, al
seguente link: http://www.ordineps icologilazio. it/news/pagina17 7.html
L’intervento della strega maligna sulla definizione di malattia fin dall’epoca di Avicenna e sulla definizione del gruppo dei “marrazzo” ancora ignoto perfino alla letteratura,

è presente intorno al minuto 20’ degli “Interventi del pubblico”.

Buon Ascolto

1) PRIGIONIERI nel PROPRIO PAESE

2)TEATRO PRIGIONIERO di STEREOTIPI OMOFOBI

3) PRIGIONIERI e SCHIAVI

4) CORSO ARCIGAY

1) PRIGIONIERI nel PROPRIO PAESE

da un vecchio articolo di Repubblica.it :

<"La più alta forma di moralità è sentirsi degli estranei in casa propria" la frase di Adorno sintetizza un principio di tolleranza e condivisione che purtroppo in molti luoghi del mondo è del tutto utopico. Come nei territori Palestinesi, dove attualmente tutti si sentono estranei in casa propria - il Palestinese che ogni giorno deve fare ore di fila ai check point e il colono Israeliano che arriva da chissà dove e prende possesso di insediamenti che dovrà difendere con le proprie armi - ma in maniera completamente opposta da quella auspicata dal filosofo tedesco. "Estraeni in casa propria" - 35 foto in bianco e nero.>

E se dovessimo parlare degli omosessuali? e delle trans?

Stranieri nel proprio corpo che non risponde alle esigenze sociali ed alle aspettative familiari, stranieri nella propria mente che non accetta un ruolo sociale comunque subalterno, che si fa vittima e carnefice della propria stessa condizione di estraneità.

Stranieri e prigionieri in famiglie arcaiche o al contrario semplicemente privati dalle proprie paranoie del piacere della condivisione pubblica degli affetti sinceri.

Stranieri e prigionieri dei ruoli sociali standard, che umiliano le donne ed i meridionali, che emarginano i figli dei più poveri come quelli dei più ricchi, prigionieri di caste rigide in una città alveare, Napoli, che ci solletica e ci ammansisce a patto di confonderci nel nulla cronico della società consumista moderna.

Prigionieri di quartieri tribali, dove ogni vicolo ha le sue regole che non possiamo non violare con la nostra semplice presenza, oppure al rovescio, delle quali non possiamo liberarci, costretti a ricoprire il ruolo ormai antistorico del femminiello e della prostituta.

Estranei in un paese dove lo stigma ed il clichè sostituiscono la complessità dell'esistere dividendo tutto in buono e cattivo, alto e basso, con una violenza che si ripercuote dentro la stessa comunità gay, divisa e confliggente per un ipotetico ruolo alto e buono oppure maschio e normale a livello individuale o politico in sè impossibili per definizione.

Prigioneri del paradosso di Wazlavitch (ogni frocio cerca un maschio vero ed è infelice perché nessun maschio vero andrebbe a letto con un frocio) che è sempre vero in una società dove l'assioma maschio equivale e si contrappone a femmina in una teoria di significati e ruoli riproduttivi e gerarchici ben precisa ed assolutamente falso.

Estranei anche fra di noi, perché tagliamo le nostre teste o cancelliamo i nostri corpi o li mostriamo a tronchi e a fette, quando siamo presenti in qualche modo nelle comunità virtuali, diventando macellai di noi medesimi e della nostra specie infernale.

Perché rifiutiamo il rapporto con il diverso effeminato che vive uno dei tanti possibili aspetti della realtà trans o omosessuale.

Perché rifiutiamo i luoghi del confronto politico come arcigay o il gaypride stigmatizzandoli in modo negativo.

Mentre noi stessi saremo prima o poi quelli rifiutati giacchè siamo semplicemente gay e ci mostriamo prigionieri delle nostre paure, delle nostre paranoie, delle nostre depressioni, delle nostre colpe, anche se le addossiamo ferocemente ad altri membri della nostra stessa specie.

Mentre ogni luogo dove cerchiamo compagnia seppure accettabile per il malcapitato prigioniero di sé stesso è di fatto una delle realtà trans o omosessuale politica che può essere rifiutata da un altro imbecille ovvero imbelle che cammina curvo nella sua stessa prigione mentale e sociale invece di trasformarla e di conformarla come è proprio dell’uomo nella storia del mondo.

Perchè citiamo convinti le frasi dei nostri detrattori per sentirci parte in qualche modo della società che ci rifiuta, invece che combattere civilmente per il diritto ad esistere secondo i canoni propri della visibilità e della libertà di espressione.

Perché ci aspettiamo che un padre buono ed onnipotente, come ogni ragazzina con il complesso del mago di Oz, ci liberi dal nostro estremo bisogno ed ignoriamo la strega maligna che ci stimola ad essere autonomi e ad avere fiducia in quello che siamo, per quello che siamo, qualunque cosa siamo o qualunque cosa pensiamo di essere.

Happy Gay PRIDE a Napoli !

La strega maligna

Manlio Converti



2) TEATRO PRIGIONIERO di STEREOTIPI OMOFOBI

Ho punito la mia intemperanza tornando a piedi fino al Vomero sotto la pioggia meravigliosa di questo mite inverno napoletano, dopo avere urlato BASTA ai finali con i gay morti dopo la prima di 12 Baci, a rischio di essere ucciso dal regista o dallo sceneggiatore con la stessa spranga usata come colonna sonora dell’opera neonata.

Se non mi avesse toccato nel profondo, d’altra parte, la mia reazione non sarebbe stata tanto forte, ma vorrei dire a mente fredda a tutti quanti i meravigliosi operatori del teatro ed ai malaugurati avventori dei teatri che il finale e solo il finale dell'opera è assolutamente DISGUSTOSO.

Per ringraziare dell'invito ricevuto pur sapendo gli autori che sono la strega maligna e per l’avermi accolto come una serpe in seno vi propongo un finale alternativo che sono sicuro potrebbero montare anche domani sera, grazie alla perizia di attori, sceneggiatore e regista.

Motivazione: abbiamo cacciato per la prima volta in Italia Casa Pound da Napoli anche con la collaborazione delle associazioni GAY !!! stiamo per realizzare il Gaypride nazionale a Napoli a giugno 2010 !!! BASTA con i finali violenti ed omofobi per giustificare un'opera d'arte !!! BASTA proiezione dell'idea degli autori che non sono MAI venuti ad un gaypride, che le vittime dell'omofobia sono i gay visibili e che quelli che si nascondono sono socialmente migliori !!! Le statistiche ci dicono che è vero il contrario : sono i gay e le trans che si nascondono ad essere VITTIME in Italia di omofobia, da sempre…

Problematica: l'omofobia non è causata solo dal fascismo (politicamente è causata anche dal comunismo, lo dice anche il piccoletto in scena) ma soprattutto è causata dalla MASSA di OMOSESSUALI CHE SI NASCONDE, come lo spilungone che in scena che si allontana come una capra mentre il capro (espiatorio) diventa il piccoletto che invece è fin dall’inizio quello più VISIBILE e CORAGGIOSO, come noi gay che ci facciamo il culo tanto nei movimenti gay ! Non è accettabile allora che il fascista in scena uccida il piccoletto mentre lo spilungone se ne va a nascondersi dietro un matrimonio di comodo !!!

Soluzione: MUORE IL FASCISTA: ucciso dal fratello (la capra ovvero lo spilungone), dopo un'alterco che richiama il piccoletto, che viene minacciato con la spranga dal fascista davanti alla capra che si stava per nascondere!

I due poi fuggono a Parigi con i biglietti del viaggio di nozze a nascondersi, ma dall’omicidio dell’omofobo non dall’omosessualità… APPLAUSO GENERALE

L’attuale rappresentazione UCCIDE il GAYPRIDE per mano di un banale fascista e fa vincere i gay che si nascondono !! INACCETTABILE !

Ogni rappresentazione è politica e storica e se proiettata nel passato o nel futuro parla sempre di noi oggi !!

Vi prego di accettare il nuovo finale ecologico e di non andare a vedere lo spettacolo se non verrà cambiato l’orrore attualmente previsto !!

Happy GayPRIDE a Napoli

La strega maligna

Manlio Converti

www.manliok. blogspot. com

3) PRIGIONIERI e SCHIAVI

Ho visto gente di colore alla stazione centrale che scendeva dal treno provenienti dalla Calabria, perché non aveva il biglietto, un esodo, e trenitalia che fermava i treni perché codesti non avevano il biglietto: USURA!

Dalle zone di guerra civile gli esodi, per convenzione internazionale, sono a carico dei paesi democratici e liberi, ma noi abbiamo venduto i nostri beni ai privati (trenitalia ed acqua...) e non capiamo quanta libertà abbiamo perso perché per ora tocca solo ai neri...

Ah già io sono gay e la maggior parte di voi quando intende "crescere i figli" in un paese non razzista non intende comunque riconoscere i miei diritti civili nè quelli dei propri figli omosessuali. ..

Bhè per ora il biglietto del treno me lo posso ancora pagare...

La strega maligna

Manlio Converti

www.manliok. blogspot. com

4) CORSO ARCIGAY

MODULO DI ISCRIZIONE

CORSO DI FORMAZIONE DI BASE PER OPERATORI DEL TELEFONOAMICO E DELLA PRIMA ACCOGLIENZA – COMITATO ARCIGAY DI NAPOLI, MARZO 2010

Il corso sarà presentato in associazione giovedì 25/02/2010 alle ore 18,00.

Il presente modulo è da consegnare in associazione stampato e compilato negli orari di apertura entro domenica 28 febbraio 2010 oppure compilare ed inviare in formato digitale entro marzo 2 marzo 2010 alla mail carmine@arcigaynapo li.org

NOME ____________ _________ _________ _________ ________

COGNOME ____________ _________ _________ _________ ____

MAIL ____________ _________ _________ _________ _________ _______

RECAPITO TELEFONICO/CELL.

ESPERIENZE NEL TERZO SETTORE

[indicare DATA, TITOLO CORSO, e SETTORE delle ultime 3 esperienze di formazione seguiti, sia in Arcigay che in altre associazioni di volontariato, onlus, ecc.]


DISPONIBILITA’ GIORNI FORMAZIONE

[indicare i giorni di marzo nei quali si offre disponibilità di tempo per seguire i corsi tenendo presente che i 5 moduli di formazione di marzo, della durata di Min 2 - Max 3 ore ciascuno, si svolgeranno tra giovedì e domenica di pomeriggio]

DISPONIBILITA’ TEMPO PER VOLONTARIATO

[indicare un periodo indicativo nel quale si offre disponibilità a svolgere volontariato al telefono amico ed ai servizi di ricezione. Questa indicazione non è vincolante a seguire il corso e può essere omessa ed indicata successivamente]


SEI DISPOSTO A SEGUIRE UN MODULO INTEGRATIVO PER LA GESTIONE DEL SOFTWARE DELLA RETE NAZIONALE DEI TELEFONIAMICO ? SI - NO

SE SI, INDICA I GIORNI DI DISPONIBILITA’ DAL 20 AL 31 MARZO

[La partecipazione del modulo integrativo è aperta ad un numero limitato di partecipanti e si svolgerà in una città sede operativa della rete dei Telefonoamico. I costi di vitto ed alloggio sono compresi. ]

fonte:http://www.ordinepsicologilazio.it/h_eventi_ordine/pagina26.html

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