Da ieri sera dalle 21.10 su Current (130, Sky) la nuova serie di Vanguard, ciclo dedicato ai grandi reportage internazionali prodotti dal network fondato da Al Gore che ci terrà compagnia ogni mercoledì per tutto il mese di maggio. Un ciclo monotematico di grandissimo interesse, che vede in prima linea la sede italiana del network: i quattro appuntamenti sono infatti ideati, prodotti e realizzati da Davide Scalenghe e guardano all’India, andando oltre i luoghi comun.
Si parte da Corpi in Vendita: un viaggio nel mercato del sesso di Calcutta, con le testimonianze delle prostitute e dei loro clienti negli affollati quartieri a luci rosse, realizzato in collaborazione con l’ONG Durbar.
Current non smentisce mai la sua grandissima capacità di guardare oltre, di scavare nelle realtà apparentemente già note per portare a galla verità scomode (non a caso Al Gore - fondatore del network - vinse l’Oscar con n documentario sullo stato della Terra intitolato appunto Una Scomoda Verità) e con un valore aggiunto, ovvero la ‘manodopera’ creativa e realizzativa della sua sede italiana. Sono ‘made in Italy’ infatti i quattro nuovi appuntamenti che costituiscono il ciclo 2010 di Vanguard, tutto dedicato all’India e ai suoi segreti più contraddittori: Davide Scalenghe ha, difatti, perlustrato le pieghe più nascoste di un Paese che guarda al futuro ma non riesce a cancellare gravissime disuguaglianze sociali che la mettono ai primi posti tra i Paesi meno ‘civili ’del mondo.
In ogni puntata Davide Scalenghe si concentra sui problemi meno noti e meno raccontati dalle cronache dei giornali,come l’economia, il sempre più ampio divario tra ricchi e poveri, l’aumento della diffusione dell’Aids, i piani governativi di sicurezza in caso di guerra atomica con il vicino Pakistan. I reportage Vanguard si svolgono a Calcutta, metropoli poco turistica con livelli d’inquinamento altissimi, povertà imperante e roccaforte comunista dell’India. E’ da qui, da quelle stesse strade da cui Madre Teresa ‘arrivava alla porta di ogni uomo’, che Davide Scalenghe ha raccolto storie e testimonianze di prostituzione, sfruttamento e contagio di AIDS: sono oltre 65.000 i casi di donne, maschi e transessuali presi con l’inganno dalle campagne e costretti a lavorare nei bordelli dei quartieri a luci rosse della città. E ancora, storie omosessuali in un paese dove la diversità è illegale e punibile anche con l’ergastolo, in un sistema di Polizia che lascia ampio spazio al sopruso. E infine, storie di religiosità in giustapposizione con le pesanti condizioni sociali che spesso lasciano poco spazio al “misticismo” dell’India.
Di seguito il calendario con i prossimi reportage che vedono il 12 maggio Nati nei bordelli, il traffico dei bambini dalle campagne ai quartieri a luci rosse di Calcutta; il 19 maggio La città dei trans, il volto omosessuale e transessuale dell’India; e in conclusione il 26 maggio La dea della prostituzione, preparativi e cerimonie per il Festival di Saraswati, la dea delle prostitute, storie tra il sacro e il profano.
fonte:http://current.com/
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