Una fondazione per difendere i diritti legali delle prostitute trans debutta al processo ai responsabili di rapine ed estorsioni di DAVIDE CARLUCCI
Siedono in aula, con aria composta e dignitosa, e seguono con attenzione gli interrogatori dei loro aggressori, una banda di giovani rom. Ognuna di loro indossa un foulard rosa, simbolo della loro fondazione. Dieci transessuali da stamattina sono in aula per far sentire la loro presenza al fianco delle vittime di una serie di episodi di violenze, estorsioni e rapine subite dalle lucciole che frequentano via Novara nel processo che si celebra nella settima sezione penale del tribunale di Milano, presieduta dal giudice Aurelio Barazzetta. "Abbiamo deciso di ribellarci e di reagire alle violenze - dice una di loro - e vogliamo integrarci. L'Italia è un Paese civile ma non esiste una legge che ci tuteli come succede in altre nazioni europee". A presiedere la fondazione è l'avvocato Deborah Piazza, che difende le parti offese nel processo: "Vogliamo assistere le transessuali, soprattutto le vittime delle aggressioni e del razzismo, ma anche quelle che hanno difficoltà a ottenere il permesso di soggiorno o non vedono riconosciuti i loro diritti nella vita quotidiana. E vogliamo metterle in condizione di denunciare i loro aguzzini o i loro sfruttatori anche se sono irregolari".
FOTO
Una fondazione per difendere i diritti legali delle prostitute transessuali e per dire stop alle violenze da parte dei clienti. La presiede l'avvocato Deborah Piazza e si chiama "Samantha", in ricordo della 38enne brasiliana uccisa barbaramente da due balordi a Milano il 28 luglio 2008. Stamattina la prima uscita pubblica in foulard rosa all'udienza per una serie di episodi di rapina ed estorsioni subiti dalle trans di via Novara.
fonte:http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/04/news/samantha_contro_le_violenze_l_associazione_dei_transessuali-3814804/
Nessun commento:
Posta un commento