L'FBI ROMPE UN TABÙ, SÌ AI TRANS

Addio al mito dell'agente federale super maschio incarnato in innumerevoli film da attori come il fisicato Bruce Willis in Codice Mercury, Denzel Washington in Attacco al Potere, l'atletico Steven Seagal in numerose pellicole tra cui Infiltrato speciale e il sempre affascinante Kevin Costner nell'intramontabile Gli Intoccabili. L'FBI, ovvero l'Ufficio investigativo federale americano, apre a 007 transgender gay, lesbiche e bisex per svolgere i propri delicatissimi compiti di lotta contro il crimine organizzato sia con azioni concrete sul campo che in dipartimenti come il recente CJIS (Criminal Justice Information Services Division - Divisione per l'Informazione alla Giustizia Criminale) che ha lo scopo di archiviare tutte le informazioni raccolte e necessarie. Lo conferma a Klaus Davi, conduttore di KlausCondicio su YouTube, la Direttrice del Comitato di Consulenza LGBT, Lynn Hoffman, confermando la svolta dell'agenzia. Ma la rivoluzione dell'FBI non si ferma qui. Lynn Hoffman conferma a Klaus Davi anche che "l'agenzia fornirà anche sostegno coppie accettando dipendenti che abbiano un partner o siano sposati, negli Stati dove è riconosciuto il matrimonio omosessuale e ne garantirà alcuni diritti come la malattia pagata per assistere il compagno oppure il pagamento delle spese in caso di trasferimento dello stesso". L'FBI si è dotata anche di consulenti per il mondo lesbo, gay, bisex e transgender che possano assistere alle esigenze di questi 007. Insomma, una svolta sicuramente anticipatrice di una tendenza che potrebbe coinvolgere le polizie di tutto il mondo. Nel suo documentario Davi ha realizzato un'intervista ad Agostino Saccà, già direttore di Rai Fiction, il quale, però, rivela un retroscena a proposito della serie tv Mio Figlio realizzata nel 2005 con Lando Buzzanca. "De Gennaro, allora capo della Polizia di Stato, fu un entusiasta sostenitore del progetto e favori' la proiezione della fiction in numerose scuole di Polizia". Non solo, anche Antonio Manganelli ha più volte ribadito che in Italia non c'è nessuna forma di discriminazione di agenti gay o lesbo.

fonte:http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=51959&idsezione=13#

Commenti

Anonimo ha detto…
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