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Maria Vittoria Longhitano potrà confessare, dire messa, dare l’eucarestia e celebrare tutti i sacramenti. Alla cerimonia dell’ordinazione hanno assistito i suoi familiari: in prima fila il marito, la madre e la sorella. «La Chiesa cattolica romana ha una base popolare pronta ad accogliere un ministero femminile perché senza donne la cattolicità, che vuol dire universalità, viene mutilata. Mi sento una persona che ha aperto una strada» ha detto Maria Vittoria Longhitano.
«Questo giorno - ha aggiunto Longhitano - l’ho atteso da quando sono nata. Oggi provo emozione, paura e un forte senso di responsabilità per la testimonianza che sono chiamata a dare come donna sacerdote. Mio marito è un uomo straordinario, una persona che mi comprende e mi sostiene. La nostra da oggi è una famiglia allargata».
A chi le chiedeva come la sua terra d’origine, la Sicilia, avesse accolto questa notizia, Longhitano ha spiegato: «Sono rimasta stupita dal sostegno, dalla solidarietà che non solo la mia famiglia anche tutta la Sicilia mi ha dimostrato. Mi aspettavo una regione maschilista e invece ho constatato che le cose sono cambiate. La domanda che la gente ci pone non è più come mai noi abbiamo una donna sacerdote ma perché i cattolici romani non possono averle». Presenti in 16 comunità, i Vetero- Cattolici non hanno accettato i dogmi del Concilio Vaticano I. La loro confessione religiosa è stata fondata negli anni 1873-1888.
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fonte:http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=337345&IDCategoria=1
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