Roma, 03-04-2010
Migliaia di persone hanno sottoscritto in queste settimane alcune petizioni pubblicate sul sito di Downing Street contro i costi eccessivi della prossima visita di Benedetto XVI nel Regno Unito, le sue posizioni sui diritti di donne e omosessuali, nonche' riguardo alla ricerca sulle cellule staminali e sull'uso dei profilattici. Sono oltre 12.000 le firme raccolte sul sito ufficiale dell'ufficio del primo ministro Gordon Brown, mentre ad oggi solo 48 persone hanno sottoscritto un'analoga petizione di benvenuto al Papa.
Le petizioni, proposte da gente comune, hanno date di scadenza differenti e possono essere sottoscritte soltanto da "cittadini britannici o residenti".
In quelle con il maggior numero si sottoscrizioni, il sito di Downing Street pubblica soltanto le 500 firme piu' recenti. A fianco si possono leggere "alcuni dettagli sulla petizione" scritti direttamente da chi la propone. "Il Papa non soltanto si oppone al diritto delle donne all'aborto ma anche al loro diritto alla contraccezione per prevenire la necessita' dell'aborto", scrive ad esempio Peter Tatchell, nella sua petizione che e' stata firmata da 10.428 cittadini.
"Si oppone all'uguaglianza di fronte alla legge di lesbiche, gay, bisessuali e transgender e alla loro totale protezione giuridica contro la discriminazione di omosessuali e transessuali", aggiunge Tatchell.
Sono 1.570, invece, le persone che hanno sottoscritto la petizione proposta da Niall Milligan, che denuncia i presunti costi eccessivi della visita di Benedetto XVI nel Regno Unito, nel prossimo mese di settembre. Milligan chiede che sia la chiesa cattolica a farsi carico dei costi della visita del papa che, secondo quanto si legge, per i contribuenti britannici ammonterebbero a circa 20 milioni di sterline. "Accettiamo il diritto del papa a visitare i suoi fedeli in Gran Bretagna, ma il denaro pubblico potrebbe essere speso meglio", commenta Milligan.
Gli anglicani: la Chiesa cattolica d'Irlanda ha perso credibilita'
La Chiesa Cattolica Romana in Irlanda "ha perso tutta la sua credibilita'" a seguito dello scandalo pedofilia: e' la denuncia dell'Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, che rompendo il protocollo ecumenico ha espresso dure critiche contro i vertici ecclesiastici e la loro gestione dei numerosi casi di abusi sessuali.
La denuncia di Rowan Williams addensa nuove nubi sulle relazioni tra la Chiesa Anglicana e il Vaticano, in attesa dell'arrivo di Benedetto XVI in Gran Bretagna nel prossimo mese di settembre.
Piu' di 10.000 persone, riferisce oggi il Times, hanno sottoscritto delle petizioni di protesta contro il papa, pubblicate sul sito di Downing Street.
L'arcivescovo di Canterbury ha definito "un dramma colossale" lo scandalo pedofilia nella Chiesa Cattolica, con particolare riferimento a quella irlandese. "Ho parlato recentemente con amici irlandesi che mi hanno detto che e' particolarmente difficile in molte parti del paese scendere in strada con addosso le vesti clericali", ha detto Williams.
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