(Clara Picciotto) Ed ecco la Barbie trans, ritoccata dal chirurgo, non il solito ritocchino estetico ma una nuova appendice che farà ingelosire l'eterno fidanzato Ken. L'idea è venuta a due artisti spagnoli, Andrea Cano e Manuel Antonio Velandia, che hanno partecipato alla mostra organizzata dalla federazione gay-lesbica "Decide-T" della Università di Alicante per parlare di diversità. Proprio i due eterni fidanzati della giochi Mattel, casa di produzione americana, vengono riprodotti con uno stampo da 50 anni e nel tempo le misure e l'aspetto dei due non sono mai cambiati, tranne gli accesssori, e adesso lei ne ha uno in più.
Per la verità anche Ken negli anni passati ha avuto uno sbandamento omosessuale ma è subito rientrato data la voglia di rettitudine morale delle associazioni delle famiglie americane. Come si fa a spiegare ad una bimba di 4 fino ai 9 anni cosa ci fanno gli accessori femminili di lei nel corpo dell'aitante Ken, rinominato Sugar Daddy Ken? Forse perchè è l'eterno fidanzato che si è stancato di aspettare e nel frattempo è diventato gay? Ma come anche in questo caso la femmina si carica di sensi di colpa nei confronti di lui che cambia sponda? Non è così, dato che l'immagine della Barbie amata dalle bambine è una donna vincente che può fare qualunque mestiere senza perdere mai fascino.
Quindi è un simbolo conosciuto universalmente che ha preso posizione su un problema molto preciso, quello dei diritti delle persone transgender, ovvero le uniche donne senza cellulite.
Poi magari si esagera con le bambole, in vendita, non proprio nei negozi di giocattoli dove si trova la fetish dolly, Barbie Black Canary, una super eroina con poteri straordinari non adatta ai più piccoli, ma la vera trasgressione sembra ancora lontana. A quando Cicciobello ermafrodito, o la Barbie disabile?
Ma di sicuro ci sarà anche la Barbie Transgender a Barcellona dal 3 al 6 giugno per seguire i lavori del primo Congresso Internazionale sull'Identità di genere e Diritti Umani che produrrà un documento da mandare alle organizzazioni umanitarie del mondo che parlrerà di rivendicazioni e proposte condivise.
A Livorno invece si è concluso nelle scorse settimane il Congresso Italiano Transgender, transessuali ed intersessuati dove lo slogan era "Noi non siamo il problema ma la soluzione". Fra gli obiettivi quello di fermare l'intolleranza ma anche quello di chiarire l'uso corretto degli articoli femmnili e maschili, a seconda del sesso di arrivo, quando si parla di transessuali.
fonte:http://www.italiainformazioni.com/giornale/societa/87961/barbie-transgender-diritti-umani-giocattolo-contro-pregiudizi.htm
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