La procura di Roma ha dato il via libera alla sepoltura di Brenda, la trans già testimone del caso Marrazzo morta il 20 novembre scorso a causa di un incendio divampato nel suo monolocale di via Due Ponti, a Roma. Il funerale sarà celebrato in Brasile, paese di origine di Brenda. I legali della famiglia hanno avviato le procedure per il rimpatrio della salma d'intesa con le autorità diplomatiche e confidando, hanno sottolineato, nel contributo del Comune di Roma per le spese che saranno sostenute.
IL LEGALE: "BRENDA DAVA FASTIDIO" «Da elementi e circostanze che abbiamo raccolto possiamo dire che Brenda dava sicuramente fastidio a qualcuno». Lo afferma l'avvocato Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia della trans. «L'aggressione subita una decina di giorni prima della morte, quando le fu rubato il cellulare - prosegue - ed i tagli sul braccio sinistro dimostrano che c'è stata un'azione violenta nei suoi confronti e che la vicenda culminata nella sua morte è sempre più torbida». «Non abbiamo ancora dati certi - aggiunge Gentile - i nostri consulenti medico legali stanno lavorando per cercare di datare i tagli. Se non risalgono al giorno della morte sono immediatamente precedenti al 20 novembre». I risultati degli esami di parte nominati dai legali della famiglia di Brenda saranno consegnati agli inquirenti prossimamente.
LA TRANS - Brenda, venne sentita dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta sul presunto ricatto ordito da quattro carabinieri a danno dell’ex presidente della Regione Lazio, sorpreso in compagnia della trans Natali nel luglio del 2009. Anche Brenda aveva avuto alcuni incontri con Marrazzo.
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