Quali sono le difficoltà che incontrano le persone transgender che sono intenzionati a cambiare sesso?
«Hanno il timore di non essere riconosciute come persone. Di non essere accettate in famiglia, di subire discriminazioni nell'ambiente lavorativo e nella società in generale. E ovviamente hanno paura delle modificazioni corporee. I dubbi, del resto, fanno parte del percorso».
Se la notizia fosse vera, Luxuria ha deciso di cambiare sesso dopo molti anni di vita da trans. Come avviene il passaggio alla decisione?
«Ogni persona è un caso a sé. Certo alcune hanno bisogno di prendersi tempi morbidi per definire la propria identità di genere».
Dal suo punto di vista, a che punto siamo nell'accettazione culturale della transessualità?
«È un work in progress. La novità degli ultimi anni è che sempre più giovani, spesso minorenni, si rivolgono a noi accompagnati dalle famiglie. La nostra attività mira infatti a seguire un percorso che coinvolga le famiglie».
Quanto dura il percorso che porta al cambio di sesso?
«Varia da situazione a situazione: dopo la valutazione psicologica e la terapia ormonale, si accede all'intervento chirurgico in circa due anni. Ma a volte i tempi si allungano
È più facile il passaggio uomo-donna o donna-uomo?
«A Bologna si effettuano due interventi al mese. Uno da uomo a donna e l'altro da donna a uomo. Il passaggio chirurgico da uomo a donna è più soddisfacente per chi vi si sottopone».
Quanti insuccessi registrate?
«È difficile sbagliare dopo un percorso di anni che facciamo insieme alla persona».
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