Roma: aggredito giovane gay su un autobus, nessuno interviene

Si sente ormai frequentemente parlare di atti di violenza contro persone ritenute "diverse" dalla maggior parte dei membri di una stessa società: persone di colore, extracomunitari e gay sono coloro che vengono presi di mira più spesso, come accaduto a Roma, su un autobus, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 aprile quando Mattia C., di 22 anni, è stato aggredito da un gruppo di persone semplicemente perché gay.

L'accaduto è stato immediatamente comunicato alle autorità e Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay di Roma, ha immediatamente chiesto, con una certa fermezza, che vengano riprese tutte le campagne antiomofobia per evitare continui casi di questo genere.

Durante la descrizione dei fatti Mattia ha detto di essere salito sull'autobus N8, in zona Trastevere, e di essersi messo a leggere un libro. Sul mezzo erano presenti 4 ragazzi che all'inizio hanno cominciato a prendersela con un uomo di colore, per poi spostare la propria attenzione proprio sul giovane che non ha potuto far altro che scendere dall'autobus, quando gli aggressori hanno cominciato a prenderlo a schiaffi e a mettergli le mani alla gola.


Ciò di cui dice di meravigliarsi di più, però, non è tanto il fatto che ci siano in circolazione simili elementi, quanto il fatto che nessuno dei presenti sia intervenuto, a parole o con i fatti, per poterlo aiutare.


Questo episodio ha ovviamente scatenato grandi polemiche: oltre a Marrazzo che a nome dell'Arcigay chiede che vengano presi provvedimenti e incita a trovare una soluzione, c'è anche Rossana Praitano, presidentessa del Circolo Mario Mieli, che dice che situazioni di questo tipo sono ormai arrivate al limite del sopportabile dal momento che, frequentemente, si sente di casi simili da parte di alcuni fanatici.


Anche il sindaco Gianni Alemanno ha espresso il suo dispiacere e la sua condanna nei confronti di coloro che, con i propri atteggiamenti, continuano ad infangare il nome della propria città. Assieme a lui anche il presidente Zingaretti esprime la propria vicinanza al ragazzo aggredito, con la promessa che si lavorerà affinché di questi episodi non si senta più parlare.


L'ultimo caso grave di omofobia vide Alessandro Sardelli, 40 anni, conosciuto come Svastichella, arrestato con l'accusa di tentato omicidio ai danni di una coppia di omosessuali che fu aggredita, il 22 agosto, da lui e un'altra persona, all'uscita del Gay Village. Uno dei due giovani fu accoltellato, mentre l'altro finì in ospedale per gravi percosse.


Ma nella capitale, avvenimenti di questo tipo, purtroppo, sono tutt'altro che rari dato che più volte ci sono stati atti di vandalismo ai danni di alcuni locali gay se non, addirittura, aggressioni più o meno pesanti nei confronti dei loro frequentatori.


Tommaso Paolo Dattoma

fonte:http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?28104


Questo video stato realizzato da Pasquale Filippone e Federico Formica, due giornalisti e reporter e fa parte dell’inchiesta “Omofobia Capitale”, che ha conquistato una menzione d’onore al premio Eretici Digitali. Solo nel 2009 le aggressioni contro la comunità omosessuale in Italia sono state 80, di cui nove sotto il Colosseo. Nulla è cambiato dall’anno scorso nella capitale. Il pregiudizio è lo stesso e anche la mancanza di tolleranza nei confronti della diversità. E di questo francamente, ci siamo stufati.




L'inchiesta completa è su http://www.omofobiacapitale.it/mappa.html

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