I due accusati dicono di essersi difesi da un tentativo di violenza sessuale Le autorità di polizia sudafricane che indagano sull’omicidio di Eugene Terreblanche, 69 anni, leader dell’estrema destra razzista ucciso dieci giorni fa da due suoi dipendenti di 15 e 27 anni, stanno seguendo anche la pista di un tentativo di violenza sessuale andato male, che avrebbe portato alla morte del leader afrikaaner. "Abbiamo preso in seria considerazione questa ipotesi", ha detto il generale Jan Mabula citato dal Sunday Times, sottolineando che la polizia "ha requisito gli abiti dei due giovani accusati" dell’omicidio. Secondo quanto riferito ieri dall’avvocato di Chris Mahlangu, uno dei due detenuti, l’omicidio può essere considerato un atto di legittima difesa perché il leader del Movimento di resistenza degli afrikaner (AWB) avrebbe provato a costringere uno dei due ad avere un rapporto omosessuale con uno dei due. Ma l’Awb si rifiuta di credere alla tesi della violenza sessuale e punta invece sul movente razziale e politico. Terreblanche, 69 anni, strenuo sostenitore dell’apartheid, è stato ucciso nella notte di sabato 3 aprile nella sua azienda agricola nel nordovest del Paese. Il leader del Movimento di resistenza afrikaner è stato assalito e ucciso dopo un violento litigio: il suo corpo è stato ritrovato riverso sul letto, con i pantaloni abbassati fino al ginocchio.
fonte:http://www.essenzialeonline.it/esteri/Omicidio-Terreblanche-si-segue-pista-gay_14224.html
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