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venerdì 30 aprile 2010

Consiglio d’Europa. Passa l’emendamento Volontè (Udc): gli stati non sono obbligati a riconoscere le coppie gay.

Il riconoscimento legale delle coppie gay non è un obbligo per tutti gli Stati. Lo è solo per quelli in cui già esiste una legislazione in tal senso. E’ quanto prevede la risoluzione votata oggi dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per contrastare le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e l’identità di genere.

E’ stato così accolto l’emendamento proposto da Luca Volonté, presidente del Partito popolare europeo presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il testo originale della risoluzione, infatti, prevedeva l’obbligo per tutti gli Stati di dare riconoscimento legale alle coppie omosessuali.

Nella risoluzione approvata oggi si sottolinea comunque come “la negazione dei diritti alle famiglie de facto formate da lesbiche, gay, bisex e transessuali in molti Stati membri del Consiglio d’Europa deve essere presa in esame”, sia sotto il profilo del riconoscimento legale sia sotto quello della protezione di queste famiglie.

Nella risoluzione finale è scomparso anche ogni riferimento alla possibilità per le coppie omosessuali di adottare bambini. E’ stato infatti cancellato il paragrafo secondo cui se un Paese ha una legge che permette l’adozione ai single, questa deve essere applicata senza distinzioni sulla base dell’orientamento sessuale.

fonte: http://www.notiziegay.com/?p=46064

California. Transessuale aggredito in un campus universitario, proteste delle comunità Lgbtq.

L’aggressione contro uno studente transgender in un campus universitario californiano ha scatenato le proteste della comunità gay e della stessa università. Lo riferisce il sito PressTelegram.com. L’episodio si è verificato lo scorso 15 aprile nell’Ateneo California State-Long Beach campus: un uomo ha chiamato lo studente di 27 anni per nome dall’interno di un bagno. Quindi lo ha aggredito, sollevandogli la maglietta e incidendo sul petto le lettere “It” con un oggetto appuntito.

“Mi reputo fortunato, sono vivo”, ha detto lo studente che ha preferito rimanere anonimo: “Ho paura, quella persona è ancora a piede libero”. Il giovane è un attivista per i diritti degli omosessuali, e forse per questa ragione il suo aggressore ne conosceva il nome. La vicenda è emersa il 23 aprile, grazie ad un articolo pubblicato dal giornale del campus, Long Beach Post.

Il lunedì successivo l’Università ha diramato una nota fornendo i dettagli dell’episodio e liquidandolo come “un caso isolato”. La polizia ha un identikit dell’aggressore e sta cercando l’uomo. L’episodio ha scatenato le proteste della Lgbt e di molti studenti: questa sera è in programma una manifestazione contro la violenza.

Gli organizzatori puntano l’indice contro l’Università: “Qualificandolo come isolato, cercano di non avere alcuna responsabilità. Ma tutti sappiamo che non è la prima volta che si verificano cose simili”, ha detto Nicoal Renee Sheen, una delle organizzatrici della marcia.


fonte:http://www.notiziegay.com/?p=46092

Ferrara. Carabinieri pestano tre immigrati in caserma, il video

Arrestati per ubriachezza, portati in caserma e poi presi a manganellate dopo essere stati denudati e già picchiati. E’ successo a Ferrara nella caserma dei carabinieri in via del Campo. Il video è stato mandato in onda dal Tg3 delle 19.00.

Scioccanti le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. I tre immigrati di colore, arrestati perché ubriachi, vengono chiusi in una stanza dove dove a più riprese vengono picchiati. Uno di loro sparisce dall’occhio della telecamera e poi riappare nudo. I militari si danno il cambio fino a quando uno dei carabinieri entra nella stanza e con un manganello picchia i tre uomini di colore già riversi a terra e inermi. Il carabiniere è già sotto giudizio.




fonte:http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/ferrara-video-pestaggio-immigrati-caserma-carabinieri-352222/

giovedì 29 aprile 2010

Eur, una baby gang contro le trans

Arrivano con gli scooter armati di bastoni e spranghe

I carabinieri sulle tracce della banda di minorenni che terrorizza le trans

di MARIA ELENA VINCENZI

Una baby gang che aggredisce le trans in zona Eur. Arrivano a bordo di scooter, armati di bastoni di legno e spranghe di ferro. Insultano, spaventano e minacciano di colpire. È successo nella notte tra martedì e mercoledì. Erano le undici di sera quando due trans brasiliane di circa 30 anni hanno chiamato il 112 dicendo di aver subito un tentativo di aggressione a piazzale Pakistan, sotto al Fungo dell'Eur.

Stando al loro racconto, una decina di ragazzini a bordo di quattro scooter le hanno avvicinate. Tra le mani spranghe e bastoni. E poi offese e urla così forti da essere sentite da altre "colleghe" che si stavano prostituendo qualche metro più in là e che sono subito accorse per aiutare le loro connazionali, mettendo in fuga la banda di bulli. Ma una delle trans ha deciso comunque di chiamare la centrale operativa dell'Arma e segnalare l'accaduto. Quando la pattuglia è arrivata sul posto, le trans hanno indicato la via di fuga dei piccoli teppisti. E, poco lontano, gli uomini del nucleo radiomobile hanno fermato due quindicenni in motorino, entrambi residenti al Trullo.

Non solo: sul ciglio della strada hanno trovato le armi della spedizione, che sono state subito sequestrate.
Una volta in caserma, però, le vittime non hanno riconosciuto in quei due adolescenti i loro aggressori. I carabinieri si sono così limitati a convocare i genitori per farli riportare a casa. Resta da accertare se effettivamente i minori fermati non avessero preso parte alla "scorribanda" o se le trans abbiano scelto di non riconoscerli per la paura, erano visibilmente terrorizzate. Anche perché non era la prima volta che la baby-gang le minacciava: ai militari le straniere hanno raccontato che la stessa cosa era successa anche la notte precedente, tra lunedì e martedì. Sempre minacce, sempre bastoni, sempre motorini con giovanissimi a bordo.

Ora i carabinieri sono sulle tracce della "banda" e stanno monitorando la situazione per capire se esiste un vero pericolo di spedizioni punitive nei confronti delle trans o se si tratta di episodi isolati. Nessun aiuto, però, secondo le trans e secondo i residenti, può venire dal sistema di videosorveglianza installato in zona: molte telecamere sono rotte.

fonte:http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/04/29/news/baby-gang_contro_trans-3698329/

martedì 27 aprile 2010

Usa, Arizona: Obama valuta azioni giudiziarie contro legge anti-immigrati

Arizona, la più dura legge anti-immigrati
Dopo settimane di dibattito infocato e di proteste, il parlamento dell'Arizona ha approvato la più dura legge anti-immigrazione mai approvata in uno degli Stati uniti. Firmata dalla governatrice Jan Brewer davanti alle telecamere, la legge considera un reato penale non avere documenti di immigrazione legale, e da alla polizia il potere di chiedere i documenti e detenere quanti sospetta di essere immigrati clandestini.
La nuova legge entrerà in vigore 90 giorni dopo la fine della sessione legislativa - sempre che non sia prima dichiarata incostituzionale. L'iniziativa dell'Arizona ha infatti suscitato grandi polemiche, dalle organizzazioni per i diritti civili o delle comunità ispaniche fino alla Casa Bianca. Negli ultimi giorni davanti al parlamento statale di Phoenix, Arizona, decine di persone hanno manifestato contro la nuova legge che, dicono, apre la strada a una diffusa discriminazione degli immigranti ispanici, guardati come sospetti a priori. Ma il critico più altolocato è stato il presidente Barack Obama, che ha definito la legge approvata in Arizona «malconsigliata»: quella legge, ha detto, «minaccia le nozioni elementari di correttezza a cui come americani teniamo, così come la fiducia delle comunità nella polizia che è cruciale per mantenere la sicurezza». Obama ha dato mandato al Dipartimento alla giustizia di esaminare se la legge è costituzionale.
La governatrice Brewer ha dichiarato che la sua legge è necessaria per «proteggere i cittadini dell'Arizona», stato di frontiera col Messico, da criminalità e immigrazione illegale. I critici dicono che la governatrice ha firmato una legge evidentemente incostituzionale per scopi politici, poiché cerca la rielezione - e tra gli elettori la caccia ai clandestini risulta molto popolare. Certo è che l'iniziativa dell'Arizona avrà l'effetto di rilanciare la discussione su una riforma delle leggi di immigrazione a livello federale, come ha promesso il presidente Obama.

Negli Stati Uniti ci sono quasi 11 milioni di immigrati irregolari che vivono e lavorano nell’ombra e nell’agenda di Obama la questione immigrazione era certamente una delle priorità, anche se finora passata in secondo piano e offuscata dalle urgenze della riforma sanitaria e di quella finanziaria. Ora, la legge approvata in Arizona riporta prepotentemente alla ribalta la questione.

Il punto della legge che fa indispettire in molti (tanti sono gli ispanici che hanno votato Obama) e fa alzare gli scudi alle associazioni è che la polizia dovrebbe fermare un presunto immigrato irregolare in base a un “ragionevole sospetto“. Si capisce facilmente come la norma abbia in questo modo ampi margini di discrezionalità. In arrivo perquisizioni e arresti di massa?

Solo in Arizona, si stima che vivano 460 mila immigrati irregolari. L’immigrazione messicana nel Sud degli Stati Uniti è da sempre un problema. Gli sforzi per contrastare l’immigrazione irregolare, i muri eretti (il Safeguard) per arginare il flusso di persone che tenta di cambiare vita non hanno mai frenato del tutto il fenomeno. Ed è ragionevole pensare che non lo freneranno.

Il ministro degli esteri messicano Patricia Espinosa non ha tardato a far sentire la propria voce, affermando che il decreto potrebbe danneggiare le relazioni tra Messico e Arizona, due stati che da sempre hanno forti legami commerciali.

A farle eco il Presidente messicano Felipe Calderon, secondo cui la legge “apre la porta all’intolleranza, all’odio, alla discriminazione e all’abuso della polizia”. Calderon ha anche affermato di aver dato disposizioni al ministero degli Esteri perché siano raddoppiati gli sforzi per proteggere i diritti dei messicani che vivono negli Stati Uniti. “Nessuno può starsene seduto con le braccia incrociate di fronte a decisioni che così chiaramente riguardano i nostri concittadini”, ha detto, sottolineando anche che i legami commerciali e politici con l’Arizona “ne risentiranno seriamente”.

E ora? Il Presidente Obama prenderà ancora più duramente posizione? La questione ha forti analogie con quanto accade in Europa. Leggi a protezione degli Stati che si fanno più restrittive, al limite del persecutorio, e frontiere sempre più prese d’assalto da chi cerca una chance e vuole cambiare vita. Come gestire il fenomeno? È sufficiente stringere le maglie? L’esperienza dimostra che così facendo si fa spesso il gioco degli smuggler, i trafficanti di uomini che lucrano sulla pelle dei migranti. Entrare illegalmente diventerà più difficile, più costoso, più rischioso. Ma si entrerà ugualmente.

Perché non è certo una frontiera chiusa che ferma chi vuole cambiare vita. Sono le aspettative dei migranti che contano, sono le percezioni dell’”Eldorado” inseguito che fanno da molla potentissima. In proposito, un sondaggio di alcuni mesi fa condotto dal Pew Research Center di Washington su un campione di un migliaio di cittadini messicani rivela che un messicano su tre vede la vita negli Usa migliore che nel suo Paese. Sei messicani su dieci (percentuali in ascesa rispetto al 2007) ritengono che muoversi verso gli States porterà loro un miglioramento di vita.

Alti tassi di criminalità, droga, corruzione, un’economia che stenta sono i problemi che i migranti vorrebbero lasciarsi alle spalle. Anche se gli ultimi anni hanno visto una flessione dell’immigrazione dal Messico agli Usa: la crisi economica ha colpito anche e soprattutto i lavoratori ispanici immigrati. Così, si ripensano aspettative e progetti di vita.

Sempre il Pew Research Center aveva condotto un’altra ricerca, datata luglio 2009, in cui fotografava il flusso migratorio messicano verso gli Usa come mutevole e a tratti “circolare”. Non tutti i migranti cioè si spostano per stabilirsi definitivamente all’estero. Alcuni migrano per trovare un lavoro stagionale, altri sanno che rimarranno solo pochi anni per poi tornare in Messico. Tra il 2008 e il 2009 circa 440mila immigrati hanno riattraversato il confine e sono tornati a casa.

L’opposizione alla legge sta intanto crescendo: i contrari hanno dipinto svasiche sulle pareti del parlamento, leader per la tutela dei diritti civili chiedono un boicottaggio dell’Arizona, gruppi di cittadini stanno raccogliendo firme per una petizione e il presidente Barack Obama sta valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale contro lo stato.

Anche gli attivisti politici pensano ad un’azione della magistratura nella speranza di bloccare l’applicazione della legge sostenendo che interferisce con l’autorità del governo federale nel regolare l’immigrazione, e che viola i diritti costituzionali dei cittadini attribuendo eccessivi poteri alla polizia.

La contestata legge – che dovrebbe entrare in vigore a fine luglio o ai primi di agosto – renderebbe criminoso in base alle leggi statali di trovarsi negli Stati Uniti illegalmente. Prevede che la polizia statale, locale e gli agenti dell’immigrazione possono interrogare quelle persone che possono essere sospettate di essere illegali e chiedere di visionare i permessi di soggiorno.

”Se sembrate uno straniero o parlate come uno straniero – dice Alessandra Soleer Meetze, direttrice del capitolo in Arizona dell’American Civil Liberties Union – sarete costretti a sottostare per ore a tutta una serie di richieste della polizia per confermare la vostra identità e cittadinanza”.



fonte:http://blog.panorama.it/mondo/2010/04/27/immigrazione-in-arizona-giro-di-vite-contro-i-messicani/

http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/usa-arizona-obama-valuta-azioni-giudiziarie-contro-legge-anti-immigrati-347898/

Barbie transgender e diritti umani. Un giocattolo contro i pregiudizi

(Clara Picciotto) Ed ecco la Barbie trans, ritoccata dal chirurgo, non il solito ritocchino estetico ma una nuova appendice che farà ingelosire l'eterno fidanzato Ken. L'idea è venuta a due artisti spagnoli, Andrea Cano e Manuel Antonio Velandia, che hanno partecipato alla mostra organizzata dalla federazione gay-lesbica "Decide-T" della Università di Alicante per parlare di diversità. Proprio i due eterni fidanzati della giochi Mattel, casa di produzione americana, vengono riprodotti con uno stampo da 50 anni e nel tempo le misure e l'aspetto dei due non sono mai cambiati, tranne gli accesssori, e adesso lei ne ha uno in più.
Per la verità anche Ken negli anni passati ha avuto uno sbandamento omosessuale ma è subito rientrato data la voglia di rettitudine morale delle associazioni delle famiglie americane. Come si fa a spiegare ad una bimba di 4 fino ai 9 anni cosa ci fanno gli accessori femminili di lei nel corpo dell'aitante Ken, rinominato Sugar Daddy Ken? Forse perchè è l'eterno fidanzato che si è stancato di aspettare e nel frattempo è diventato gay? Ma come anche in questo caso la femmina si carica di sensi di colpa nei confronti di lui che cambia sponda? Non è così, dato che l'immagine della Barbie amata dalle bambine è una donna vincente che può fare qualunque mestiere senza perdere mai fascino.

Quindi è un simbolo conosciuto universalmente che ha preso posizione su un problema molto preciso, quello dei diritti delle persone transgender, ovvero le uniche donne senza cellulite.
Poi magari si esagera con le bambole, in vendita, non proprio nei negozi di giocattoli dove si trova la fetish dolly, Barbie Black Canary, una super eroina con poteri straordinari non adatta ai più piccoli, ma la vera trasgressione sembra ancora lontana. A quando Cicciobello ermafrodito, o la Barbie disabile?
Ma di sicuro ci sarà anche la Barbie Transgender a Barcellona dal 3 al 6 giugno per seguire i lavori del primo Congresso Internazionale sull'Identità di genere e Diritti Umani che produrrà un documento da mandare alle organizzazioni umanitarie del mondo che parlrerà di rivendicazioni e proposte condivise.
A Livorno invece si è concluso nelle scorse settimane il Congresso Italiano Transgender, transessuali ed intersessuati dove lo slogan era "Noi non siamo il problema ma la soluzione". Fra gli obiettivi quello di fermare l'intolleranza ma anche quello di chiarire l'uso corretto degli articoli femmnili e maschili, a seconda del sesso di arrivo, quando si parla di transessuali.

fonte:http://www.italiainformazioni.com/giornale/societa/87961/barbie-transgender-diritti-umani-giocattolo-contro-pregiudizi.htm

Brenda potrà essere seppellita

La procura di Roma ha dato il via libera alla sepoltura di Brenda, la trans già testimone del caso Marrazzo morta il 20 novembre scorso a causa di un incendio divampato nel suo monolocale di via Due Ponti, a Roma. Il funerale sarà celebrato in Brasile, paese di origine di Brenda. I legali della famiglia hanno avviato le procedure per il rimpatrio della salma d'intesa con le autorità diplomatiche e confidando, hanno sottolineato, nel contributo del Comune di Roma per le spese che saranno sostenute.


IL LEGALE: "BRENDA DAVA FASTIDIO" «Da elementi e circostanze che abbiamo raccolto possiamo dire che Brenda dava sicuramente fastidio a qualcuno». Lo afferma l'avvocato Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia della trans. «L'aggressione subita una decina di giorni prima della morte, quando le fu rubato il cellulare - prosegue - ed i tagli sul braccio sinistro dimostrano che c'è stata un'azione violenta nei suoi confronti e che la vicenda culminata nella sua morte è sempre più torbida». «Non abbiamo ancora dati certi - aggiunge Gentile - i nostri consulenti medico legali stanno lavorando per cercare di datare i tagli. Se non risalgono al giorno della morte sono immediatamente precedenti al 20 novembre». I risultati degli esami di parte nominati dai legali della famiglia di Brenda saranno consegnati agli inquirenti prossimamente.

LA TRANS - Brenda, venne sentita dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta sul presunto ricatto ordito da quattro carabinieri a danno dell’ex presidente della Regione Lazio, sorpreso in compagnia della trans Natali nel luglio del 2009. Anche Brenda aveva avuto alcuni incontri con Marrazzo.

Seconda trans portoricana uccisa in sei mesi

Puerto Rico, la polizia sta indagando dopo che una donna trans è stata trovata assassinata nella sua casa la scorsa settimana.

Ashley Ocasio Santiago, 31 anni, proprietaria di un salone di bellezza, è stata colpita alla testa nella cittadina di montagna centrale di Corozal la scorsa settimana.

Lo scorso novembre, il corpo di Jorge Steven Lopez Mercado è stata trovata bruciata e smembrata in una strada nella città di Cayey. La 19 anni, era nota por travestirsi e a quanto pare fu vista entrare nella macchina di un uomo vestita da donna prima di essere uccisa.

Un indagato è sotto processo con l'accusa di omicidio di primo grado per aver ucciso Lopez. Tuttavia, non sarà processato per un crimine di odio.

Gli attivisti locali dei diritti gay chiedono alla polizia di indagare sulla morte di Santiago come un crimine di odio. Se un assassino è stato condannato, le accuse di crimini d'odio porterebbe ad una pena superiore.

Finora, non ce alcuna prova che lei sia a stata uccisa perchè trans un esame post mortem sarà effettuato.

Pedro Julio Serrano, un portavoce del National Gay and Lesbian Task Force, ha detto Associated Press: "La legge è molto chiara e stiamo chiedendo alle autorità di indagare senza pregiudizi.

"Anche se la morte di Ashley sia stata anche per un furto, ci potrebbe essere l'angolo di odio. Abbiamo bisogno che tutto questo possa essere esaminati."

Santiago è nato maschio ma aveva iniziato il percorso di transizione , aveva già subito un intervento chirurgico al seno e stava prendendo gli ormoni femminili.

Sua madre Carmen Ocasio portoricana hai detto al giornale Primera Hora che aveva perso una figlia e che Santiago non aveva nemici.

fonte:http://www.pinknews.co.uk/2010/04/26/second-puerto-rican-lgbt-killing-in-six-months/

"Lei non entra, quel cane è gay"

Pensavano che il suo cane, un cane-guida per ciechi, fosse stato operato per diventare gay. E per questo motivo non lo hanno fatto entrare nel ristorante. E' successo in Australia, ad Adelaide. Ma il cieco "discriminato" ha fatto causa e il Tribunale per le pari opportunità del Sud del Paese ha condannato il locale a una scusa scritta e a un risarcimento di 1.400 dollari.

Il fatto risale al maggio del 2009, quando Ian Jolly, 57 anni, voleva cenare al ristorante Thai Spice di Adelaide: l'ingresso gli fu rifiutato perchè un cameriere dello staff aveva giudicato "gay" il suo cane guida.

"Lo staff aveva pensato ingenuamente che Nudge (questo il nome dell'animale) fosse un normale cane da compagnia che era stato operato per diventare un cane gay", hanno spiegato i proprietari in una dichiarazione davanti alla Corte del tribunale.

Adesso, ne dovranno pagare le conseguenze. Jolly ha infatti dichiarato che questo avvenimento lo aveva successivamente messo in imbarazzo quando doveva andare in altri ristoranti. "Io voglio semplicemente potere andare dovunque come tutti e avere la possibilità di uscire a cena, essere lasciato in pace e gustarmi un buon piatto", ha dichiarato ai giornali australiani.


fonte:http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo480111.shtml

Roma: aggredito giovane gay su un autobus, nessuno interviene

Si sente ormai frequentemente parlare di atti di violenza contro persone ritenute "diverse" dalla maggior parte dei membri di una stessa società: persone di colore, extracomunitari e gay sono coloro che vengono presi di mira più spesso, come accaduto a Roma, su un autobus, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 aprile quando Mattia C., di 22 anni, è stato aggredito da un gruppo di persone semplicemente perché gay.

L'accaduto è stato immediatamente comunicato alle autorità e Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay di Roma, ha immediatamente chiesto, con una certa fermezza, che vengano riprese tutte le campagne antiomofobia per evitare continui casi di questo genere.

Durante la descrizione dei fatti Mattia ha detto di essere salito sull'autobus N8, in zona Trastevere, e di essersi messo a leggere un libro. Sul mezzo erano presenti 4 ragazzi che all'inizio hanno cominciato a prendersela con un uomo di colore, per poi spostare la propria attenzione proprio sul giovane che non ha potuto far altro che scendere dall'autobus, quando gli aggressori hanno cominciato a prenderlo a schiaffi e a mettergli le mani alla gola.


Ciò di cui dice di meravigliarsi di più, però, non è tanto il fatto che ci siano in circolazione simili elementi, quanto il fatto che nessuno dei presenti sia intervenuto, a parole o con i fatti, per poterlo aiutare.


Questo episodio ha ovviamente scatenato grandi polemiche: oltre a Marrazzo che a nome dell'Arcigay chiede che vengano presi provvedimenti e incita a trovare una soluzione, c'è anche Rossana Praitano, presidentessa del Circolo Mario Mieli, che dice che situazioni di questo tipo sono ormai arrivate al limite del sopportabile dal momento che, frequentemente, si sente di casi simili da parte di alcuni fanatici.


Anche il sindaco Gianni Alemanno ha espresso il suo dispiacere e la sua condanna nei confronti di coloro che, con i propri atteggiamenti, continuano ad infangare il nome della propria città. Assieme a lui anche il presidente Zingaretti esprime la propria vicinanza al ragazzo aggredito, con la promessa che si lavorerà affinché di questi episodi non si senta più parlare.


L'ultimo caso grave di omofobia vide Alessandro Sardelli, 40 anni, conosciuto come Svastichella, arrestato con l'accusa di tentato omicidio ai danni di una coppia di omosessuali che fu aggredita, il 22 agosto, da lui e un'altra persona, all'uscita del Gay Village. Uno dei due giovani fu accoltellato, mentre l'altro finì in ospedale per gravi percosse.


Ma nella capitale, avvenimenti di questo tipo, purtroppo, sono tutt'altro che rari dato che più volte ci sono stati atti di vandalismo ai danni di alcuni locali gay se non, addirittura, aggressioni più o meno pesanti nei confronti dei loro frequentatori.


Tommaso Paolo Dattoma

fonte:http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?28104


Questo video stato realizzato da Pasquale Filippone e Federico Formica, due giornalisti e reporter e fa parte dell’inchiesta “Omofobia Capitale”, che ha conquistato una menzione d’onore al premio Eretici Digitali. Solo nel 2009 le aggressioni contro la comunità omosessuale in Italia sono state 80, di cui nove sotto il Colosseo. Nulla è cambiato dall’anno scorso nella capitale. Il pregiudizio è lo stesso e anche la mancanza di tolleranza nei confronti della diversità. E di questo francamente, ci siamo stufati.




L'inchiesta completa è su http://www.omofobiacapitale.it/mappa.html

Nudità e violenza, nuovo video shock per M.I.A.: guardalo

Lunedì 26 aprile, in anteprima assoluta sul suo sito ufficiale, M.I.A. ha pubblicato il video musicale di “Born Free” che anticipa l’album omonimo che vedrà la luce nel mese di giugno. Ma la clip della cantante 34enne ha scatenato non poche polemiche a causa dei contenuti violenti e delle scene di nudo

presenti.

Nel video, diretto da Romain Gavras, che dura circa 9 minuti, è filmata una retata da parte di una pattuglia di soldati americani che fanno irruzione in un edificio abitato presumibilmente da clandestini (alcuni in atteggiamenti intimi) contro i quali viene applicata violenza sommaria. In seguito vengono sequestrati tutti i maschi coi capelli rossi ed alcuni di loro vengono brutalmente assassinati.

Certo non si tratta del solito video scontato ma questa non è certo una di quelle cantanti…Ad ogni modo la clip contiene immagini di violenza che potrebbero urtare la sensibilità dei più piccoli. Per quanto riguarda il pezzo, si tratta di un brano fuori dagli schemi che difficilmente incontrerà il consenso del grande pubblico ma si tratta pur sempre di un buzz single.

M.I.A, Born Free from ROMAIN-GAVRAS on Vimeo.

lunedì 26 aprile 2010

Bacha Bazi: ragazzi afgani vittime di abusi sessuali da una pratica tradizionale

Per tante persone, quando si parla di Afghanistan, si pensa subito a una zona di guerra e hai loro cari che sono li al servizio del Paese in un terreno abbandonato. Per altri, il paese ricorda loro rigorosi leggi musulmana, con la quale gli adulteri e gli omosessuali sono severamente proibiti. Ma molte persone non sono consapevoli del fatto che il paese conserva ancora la sua tradizione di 5000 anni di ragazzi schiavi per sfruttamento sessuale. E questa tradizione è chiamata famigeratamente Bacha Bazi.

Bacha Bazi: la danza dei ragazzi

Bacha Bazi e una frase afgana che significa "play boy" o "boy per giocare". Nella cultura afgana le donne comprese le prostitute e danzatrici del ventre non sono autorizzati a ballare di fronte a degli uomini. Si trovano segregati, e non sono nemmeno permesso di partecipare alla festa tra gli uomini. Pertanto, quando un signori della guerra vuole tenere una festa, lui va in un villaggio locale e attirare i ragazzi in età di 12 o giù di lì con i soldi o la coercizione. Una volta prezzi i ragazzi sono costretti a indossare abiti e trucco femminile, e devono danzare come le donne di fronte agli amici loro proprietari 'o ospiti. Quando la festa è finita, i proprietari, di solito i signori della guerra , prendono i ragazzi e portano a letto per dormire con loro. A volte, essi condividono i loro ragazzi con i loro amici per abusi sessuali.

Attualmente, i soldati afghani, insieme ai signori della guerra, sono sfruttatori primari di questi ragazzi. In realtà, i soldati afgani stanno prendendo i ragazzi locali per i loro campi per lo stesso scopo di sfruttamento. Essi giustificano il loro misfatti, dicendo che le donne sono per bambini e ragazzi sono per piacere. Dicono anche che Bacha Bazi è parte essenziale della cultura del Afghanistan libero perché era severamente proibito sotto il regime dei Talibani. Un soldato, durante l'intervista, ha detto che Bazi Bacha è la personalizzazioni ampiamente accettata come una eroina tra i soldati afghani. Ha detto che il 70% del 'esercito partecipa alla pratica Bazi Bacha.

dissuasione non riuscita

Il governo afghano messo fuori legge la pratica Bazi Bacha, ovviamente, per la sua natura di sfruttamento. La comunità internazionale è stata oltraggiata, quando la CNN getto la luce su tali atrocità. Anche l'autorità delle Nazioni Unite ha detto che il governo afghano deve fare di più per porre fine a questa pratica nella regione. Tuttavia, gli uomini della polizia, il più delle volte, non sono abbastanza forte per perseguire i signori della guerra o gli sfruttatori dei ragazzi. I diritti umani dei ragazzi non è la prima priorità del governo sia, dato che il paese è ancora economicamente e politicamente molto instabile. I pubblici ministeri colpano anche i poliziotti per non essere in grado di arrestare gli sfruttatori per la loro incapacità di dissuadere il reato.

La costruzione della democrazia: epico fallito?

L'atteggiamento generale degli afgani verso Bazi Bacha è tale che "è stato lì quindi 1.000 anni", e non si sentono il bisogno di affrontare le questioni ora. Un proprietario di un ragazzo ha detto che è il suo hobby. Ha detto che anche se lui è sposato e ha figli, ama il suo ragazzo più di sua moglie. Egli ha anche detto che è la sua cultura di afgano. Chiaramente, il suo argomento si allinea con il principio del relativismo culturale e della libertà individuale che l'Occidente ha sostenuto in tutto il mondo. Ma, forse, l'Occidente ha dimenticato di dare loro l'istruzione che la libertà e la democrazia sono dotati di autogoverno e di responsabilità. E l'istruzione avrebbe dovuto venire prima, abbiamo deciso di costruire (presumibilmente) la democrazia nel loro paese. Evidentemente, i ragazzi amano danzare per i loro proprietari.

Da quando è stata riportata dalla CNN il novembre scorso nulla è cambiato per quanto deterrente tale tradizione di sfruttamento sessuale di giovani ragazzi. I ragazzi giovani sono sfruttati da uomini anziani afgani nel paese e vengono uccisi se tentano di ribellarsi.Tutto avviene alla luce del sole, senza timore di essere puniti e senza un velo di vergogna da parte dei ricchi uomini che usufruiscono dei "servizi", né da parte degli autori dei rapimenti. E questo è accettato in un paese in cui l'omosessualità è ufficialmente considerata un reato disgustoso, evidentemente più della prostituzione minorile, della schiavitù sessuale e dei rapimenti.
Ed è naturale che qualche dubbio sorga sul fatto che le forze internazionali presenti in Afghanistan siano all'oscuro di tutto.


fonte:http://www.nowpublic.com/world/bacha-bazi-afghan-boys-sexually-abused-traditional-practice

http://www.digitaljournal.com/article/246409/Boys_in_Afghanistan_Sold_Into_Prostitution_Sexual_Slavery

The House, il nuovo album di Katie Melua

Uscirà il 28 maggio "The house", quarto disco di Katie Melua . Il disco della cantante è stato prodotto da William Orbit (già al lavoro con Madonna e Blur, tra gli altri). Un'altra importante presenza segna l'album: quella con Guy Chambers, collaboratore dei primi dischi di Robbie Williams, e co-autore di diversi brani dell'album.
Il disco arriva a tre anni di distanza da "Pictures" (2007), cui aveva fatto seguito una raccolta. Il primo singolo tratto dall’album è “The Flood”, di cui si vedere il video qui.

Pedofilia. Germania: abusi “orrendi” in convitto laico a Francoforte. Numerosi studenti suicidatisi.

Anche nello stimato collegio laico di Francoforte, la Heppenheimer Odenwaldschule, sono stati compiuti degli “orrendi abusi” ai danni di diversi studenti. Lo ha confermato in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau il rettore dell’istituto, Margarita Kaufmann, secondo la quale le notizie raccolte vanno “al di là delle nostre capacità di immaginazione”.

I casi denunciati alla Procura di Francoforte, che riguardano oltre venti ex studenti, arrivano fino alla fine degli anni Novanta: alcune violenze sarebbero state perpetrate dagli insegnanti, altre dagli stessi studenti più anziani a spese dei più giovani. La preside ha rivelato inoltre di essere a conoscenza di almeno quattro casi di studenti violentati che poi si sono tolti la vita.

Il convitto di Francoforte, frequentato da giovani delle classi sociali più agiate, è stato considerato per decenni una scuola modello per la riforma pedagogica in Germania.


fonte:http://gaynews24.com/?p=11954

Marrazzo torna in Rai da cattolico

Le voci sul ritorno imminente di Piero Marrazzo in Rai sono sempre più fondate. Il rientro dall'aspettativa del giornalista dovrebbe avvenire in veste di caporedattore a Rai Tre, ha spiegato Antonio Di Bella, responsabile della rete, ma senza apparire in video. Tuttavia, già domenica prossima Marrazzo sarà ospite di Lucia Annunziata nel programma In ½ ora. "Se Marrazzo rientrasse in politica, sarebbe uno sbaglio", dice categorico al telefono lo psichiatra Willy Pasini da noi contattato. "Queste persone, e non solo l'ex Governatore del Lazio, andrebbero ridimensionate nel loro ruolo pubblico. Come professore io stesso non posso tenere determinati comportamenti, ma come semplice medico potrei perché non danneggerei niente e nessuno ". D'altra parte, Piero Marrazzo non ha compiuto alcun reato, anzi, secondo il recente verdetto della Cassazione sarebbe stato "vittima predestinata" di una congiura ordita ai suoi danni da carabinieri infedeli, che il 3 luglio 2009 lo filmarono in casa della trans Natalie.


L'ex conduttore di Mi manda RaiTre frequentava regolarmente prostitute transessuali e consumava cocaina, il che non costituisce un reato, ma per Marrazzo stesso, cattolico praticante, il suo comportamento costituiva un grave peccato. E "da cattolico", a parere del professore Willy Pasini, "il giornalista tornerà a lavorare in Rai". "La religione cattolica contempla la confessione e il perdono, puoi peccare e ripulirti dei tuoi peccati tramite la confessione. Marrazzo è stato persino in ritiro presso convento, ha chiesto perdono e ora, forte del sostegno religioso, rientra al lavoro da credente cattolico." Ma come sarà accolto dai colleghi? Soprattutto, da coloro che gerarchicamente saranno sotto di lui? "Secondo me sarà accolto bene, perché se torna, significa che ha ancora un certo potere nell'azienda. Chi si troverà a lavorare sotto di lui, anche se contrariato, ingoierà il rospo". Certo, Marrazzo sulla carta ha pieno diritto a tornare dopo l'aspettativa al suo posto di lavoro, e d'altra parte, aggiunge lo psichiatra e sessuologo "il suo è stato un comportamento bizzarro, che si tende ad aggravare."


fonte:http://www.menstyle.it/cont/lifestyle/lifestyle/1004/2600/marrazzo-torna-in-rai-da-cattolico.asp

Caso Luxuria. La psicologa dei trans: «Aumentano i giovani che vogliono cambiare sesso»

L'indiscrezione sul cambio di sesso di Vladimir Luxuria continua a rimbalzare sui siti Internet. L'ex deputata di Rifondazione sarebbe andata a Casablanca per l'intervento. Ma anche in Italia si può accedere a questa operazione, dopo un percorso psicologico e la sentenza del tribunale di residenza che autorizza il cambio di sesso. Dal 1994 la psicologa e psicoterapeuta Daniela Anna Nadalin accompagna le persone «in transito» con l'attività consultoriale convenzionata con l'azienda Usl di Bologna, insieme con le colleghe Patrizia Stella e Annapaola Sanfelici.

Quali sono le difficoltà che incontrano le persone transgender che sono intenzionati a cambiare sesso?
«Hanno il timore di non essere riconosciute come persone. Di non essere accettate in famiglia, di subire discriminazioni nell'ambiente lavorativo e nella società in generale. E ovviamente hanno paura delle modificazioni corporee. I dubbi, del resto, fanno parte del percorso».

Se la notizia fosse vera, Luxuria ha deciso di cambiare sesso dopo molti anni di vita da trans. Come avviene il passaggio alla decisione?
«Ogni persona è un caso a sé. Certo alcune hanno bisogno di prendersi tempi morbidi per definire la propria identità di genere».

Dal suo punto di vista, a che punto siamo nell'accettazione culturale della transessualità?
«È un work in progress. La novità degli ultimi anni è che sempre più giovani, spesso minorenni, si rivolgono a noi accompagnati dalle famiglie. La nostra attività mira infatti a seguire un percorso che coinvolga le famiglie».

Quanto dura il percorso che porta al cambio di sesso?
«Varia da situazione a situazione: dopo la valutazione psicologica e la terapia ormonale, si accede all'intervento chirurgico in circa due anni. Ma a volte i tempi si allungano

È più facile il passaggio uomo-donna o donna-uomo?
«A Bologna si effettuano due interventi al mese. Uno da uomo a donna e l'altro da donna a uomo. Il passaggio chirurgico da uomo a donna è più soddisfacente per chi vi si sottopone».

Quanti insuccessi registrate?
«È difficile sbagliare dopo un percorso di anni che facciamo insieme alla persona».


fonte:http://www.style.it/news/le-notizie-del-giorno/2010/04/14/caso-luxuria--la-psicologa-dei-trans-aumentano-i-giovani-che-vogliono-cambiare-sesso.aspx

Mauro Marin del GF10, nuovo inviato per Le Iene, confessa di aver fatto sesso a vent'anni con una trans. Il video

Mauro Marin del GF10 ora è Mauro Marin la Iena. Ieri sera Mauro si è recato in una discoteca del Veneto e ha proposto agli spettatori un servizio sui segreti "inconfessabili" dei giovani. Grazie al bel rapporto che ha con le persone Mauro è riuscito a farsi raccontare di tutto, scavando tra veri e propri scheletri nell'armadio. Da racconti di violenze e molestie sessuali, ad aborti e altro ancora. Tutto naturalmente tutelando la privacy degli intervistati. Mauro era affiancato in questo suo debutto da un mentore d'eccezione, ossia Matteo Viviani, una Iena ormai collaudata.

Di fronte alle rivelazioni dei regazzi il buon Mauro ha dimostrato serietà e sensibilità. Dopodiché è toccato a lui "rivelarsi" nel confessionale delle Iene. E Mauro a propria volta non si è risparmiato dichiarando a sorpresa di aver fatto sesso a 20 anni con una transessuale.

Di seguito
il video

Esiste davvero la bisessualità:confusione e fusione tra i sessi.

Oggi, si discute moltissimo, sia in ambienti scientifici, che modaioli, sull'esistenza o meno della bisessualità.

E' un concetto,strettamente correlato a quello del' "identità sessuale" o identità di genere, quella caratteristica associata al genere sessuale, determinata da un intersecarsi di elementi biologici, psicologici, ormonali, ambientali, che prende forma durante la crescita psico-sessuale nei periodi pre e post natale.In queste due fasi, la madre determina l'orientamento sessuale del bambino, sia mediante l'accoglimento in grembo del feto , che durante la crescita e l'accudimento del bambino, durante i primissimi anni di vita.
Oggi però, si sente tanto parlare di "bisessualità", quasi come terza modalità sessuale. La bisessualità è determinata dalla non coincidenza tra sesso biologico ed identità di genere; in questi casi la libido, percorre altri sentieri. E'un concetto recente, dalla complessa decodifica, difficilmente collocabile in coordinate scientifiche o socialmente riconosciute e, soprattutto molto poco studiato.

La bisessualità, scarsamente riconosciuta, si colloca tra un continuum che và dall'eterosessualità e l'omosessualità, alle perversioni soft, di cui oggi si parla tanto. Esiste veramente, questa nuova forma di identità sessuale? I pareri, sono estremamente discordanti e, spesso contraddittori. Gli omosessuali, così come gli eterosessuali, considerano i bisessuali, instabili, immaturi e soprattutto irrisolti sul piano psichico; sembrano essere considerati come appartenenti ad un nuovo abito dell'identità sessuale, più modaiolo e scarsamente orientato. Gli omosessuali, sostengono che la bisessualità non esiste, che è semplicemente una finzione dietro la quale si nasconde abilmente un omosessuale poco coraggioso ed atterrito, dall'idea di vivere a pieno la propria sessualità, con le inevitabili conseguenze familiari, psicologiche e sociali.

La bisessualità, in fase evolutiva, o meglio il passaggio transitorio da una fase di omosessualità, sembra essere una tappa quasi obbligata, dello sviluppo della sessualità dell'adolescente. Il sottile confine dell'identità sessuale che emerge in adolescenza, è relativo alla plasticità dell'identità sessuale stessa, che in quella fascia di età, deve ancora cementarsi. Il confrontarsi con una fisicità, che il ragazzoa, conosce bene( perché come la propria), rende il corpo altrui un terreno scarsamente minaccioso ed accidentato, ove potersi spingere oltre, senza grandi quote d'ansia. Ricevo, spesso richieste di consulenze, da giovanissimi, atterriti e confusi, dalla possibilità di essere omosessuali,soprattutto perle conseguenze emotive, al nucleo familiare.

In una fase adulta dell'esistenza, la bisessualità ha chiaramente altre connotazioni, sia fisiche, che psichiche. L'adulto, uomo o donna che sia, nella "non scelta" sessuale, cela indubbiamente paure, conflitti irrisolti e confusività circa la scelta dell'oggetto sessuale. Oggi, all'interno delle nuove perversioni soft, che caratterizzano la vita orizzontale di molti italiani, la bisessualità, rappresenta un nuovo gioco erotico, un afrodisiaco transitorio per vivificare talami un po'sopiti ed annoiati; rappresenta spesso uno spingere oltre l'ortodosso i limiti della coppia, al fine di amplificare ed estremizzare un piacere sessuale, magari già in pensionamento anticipato. Stabilire il momento storico, della vita di chi la vive, significa, poter fare diagnosi, circa la bisessualità, comprenderne i contorni, le connotazioni e, le motivazioni.

Dottoressa Valeria Randone
http://www.valeriarandone.it/
Catania
fonte:http://www.italia-news.it/index.php?idcnt=35398&lang=it

La Casa delle Donne di Torino


di Giulia Becchis

La Casa delle Donne di Torino (http://www.casadelledonnetorino.it/) nasce nel 1979 come luogo di incontro e di collegamento fra le molteplici componenti dell'allora movimento delle donne di Torino. Dopo l'occupazione del manicomio femminile di Via Giulio, nel 1980 i collettivi e i gruppi femministi che si riconoscevano nel movimento ottengono in affitto dal comune un appartamento in Via Vanchiglia 3, dove ancora oggi ha sede la Casa.

Nel 2005 la Casa delle Donne si costituisce in associazione di promozione sociale, un'associazione però, come tengono a sottolineare Patrizia Celotto e Laura Cavagnero, che "rappresenta un qualcosa di molto più grande ed elastico" e la cui "vocazione" resta, ancora oggi, quella di creare una rete e dei legami tra varie facce dell'associazionismo e della mobilitazione femminile e femminista.

Oggi come nel passato, quindi, la Casa è un "luogo di donne per le donne" e vive attraverso i gruppi e le associazioni che la "abitano", tra loro indipendenti ma legati dall'interesse comune di promuovere un agire politico e culturale autonomo delle donne. "Un legame che è anche storico", come sottolinea Patrizia Celotto, in quanto richiama una continuità con il movimento nato negli anni '70 e i temi a questo cari: in primo luogo il diritto all'autodeterminazione delle donne rispetto alla propria vita e al proprio corpo, e, di conseguenza, quelli della salute, del lavoro, della lotta alla violenza, della pace.

L'impegno in questi campi si concretizza in diversi modi. Innanzitutto tramite l'organizzazione di servizi (come un gruppo di ascolto, gruppi di auto-mutuo aiuto, consulenze legali e psicologiche) e attività (come i corsi di yoga, ginnastica dolce, training assertivo e quelli definiti ironicamente lavori donneschi con ago e filo, che mirano ad una riappropriazione dei lavori storicamente considerati "da donne").

In secondo luogo facendo della Casa un punto di riferimento per numerosi collettivi, associazioni e gruppi che lottano per promuovere una cultura di genere e della pace e che nella Casa delle Donne sono nati o hanno trovato ospitalità, ad esempio le Donne in Nero; il Comitato di difesa, sostegno e promozione dei diritti delle donne afgane; il Coordinamento Cittadino delle Donne per l'Autodeterminazione; l'Associazione delle Masche, il Comitato 503, l'Associazione Livia Laverani Donini; l'Associazione Produrre & Riprodurre-Centro di documentazione, ricerca e comunicazione tra donne (che ha anche progettato il Centro Interculturale delle Donne Alma Mater) e il Centro di documentazione per la salute delle donne «Simonetta Tosi» . Inoltre, grazie alla presenza di archivi i cui fondi sono consultabili (il Fondo Piera Zumaglino, organizzato dall'associazione che porta il suo nome e il Fondo Alessandra Mecozzi), la Casa mira anche a raccogliere e conservare importanti documenti della storia del femminismo.

Tramite la frequente organizzazione di convegni, seminari e iniziative e la creazione di una rete di contatti con altre realtà associative, la Casa cerca di promuovere la conoscenza, il confronto e il dialogo soprattutto fra donne (ma non solo) al fine di dare risalto al loro punto di vista all'interno di una società che, mette in luce Patrizia Celotto, è cambiata ma necessita ancora di mobilitarsi per difendere alcuni diritti, come quello della libera scelta in materia di aborto, che sembrano essere attualmente rimessi in discussione.

Una battaglia per i diritti che ha spinto la Casa delle Donne ad entrare nel Comitato 19 Giugno, promosso dal Coordinamento Torino Pride e le Donne di Torino per l'autodeterminazione, costituitosi in risposta alle recenti dichiarazioni in merito al Gay Pride e alla RU486 del neo eletto Presidente della Regione Roberto Cota. Il Comitato scenderà in piazza a Torino il prossimo 19 giugno per una manifestazione intitolata (provvisoriamente) "I diritti sono il nostro Pride", proprio al fine di affermare il diritto alla libertà di scelta in campo affettivo, sessuale e della maternità, e di lanciare un messaggio contro ogni discriminazione sessuale o di genere.


fonte:http://www.nuovasocieta.it/laltra-torino/5484-la-casa-delle-donne-di-torino.html

sabato 17 aprile 2010

Batwoman - (Kate Kane), la prima supereroina lesbica

Batwoman: È un personaggio immaginario e controparte femminile del supereroe Batman. Batwoman fatto la sua prima apparizione nei fumetti Detective Comics # 233 (1956). Originariamente chiamata Kathy Kane, il personaggio è stata introdotta per dare un'amore a Batman, per confutare le accuse di omosessualità, e in risposta alle reazioni dei libro Seduction of the Innocent (1954).

Il New York Daily News riferisce che l'angelo malizioso e sexy delle tenebre diventerà la prima eroina dichiaratamente lesbica della DC fumetti.

Il fumetto, originariamente introdotto nel 1954 e reintrodotta nel 2006 come una lesbica, ha finalmente creato una propria serie, che inizierà entro la fine dell'anno.

Batwoman, la cui identità civile è Kate Kane, è una Detective . Il suo ruolo da protagonista in questa serie fa parte di una strategia ben precisa della DC fumetti.

"Abbiamo voluto prima di tutto assicurarci che lei fosse presentata correttamente e che la gente riconoscesse il personaggio," ha detto Dan DiDio, direttore esecutivo della DC. "La risposta è stata così forte che abbiamo deciso di girare subito una serie."

"Mi piacerebbe pensare che non sia solo un grande passo, ma in realtà qualcosa di ben più importante."

"Abbiamo avuto qualche negatività nelle fasi iniziali quando l' abbiamo introdotta, ma la gente ha veramente abbracciato il personaggio negli ultimi tre anni", ha aggiunto.

fonte:http://www.shewired.com/Article.cfm?ID=24799

Immagine di Cristo crocifisso suscita polemiche in una chiesa statunitense

La Chiesa cattolica di San Carlo Borromeo, in Oklahoma, è divisa. A causa di un crocifisso che nel febbraio di quest'anno è stato posto sopra all'altare centrale. Per alcuni credenti, l'immagine mostra un pene sconcertante al posto che sarebbe l'addome di Gesù Cristo.

Secondo il reverendo Philip Seeton responsabile della chiesa, alcune persone hanno deciso di lasciare la parrocchia turbati, mentre altri non piace l'immagine, ma hanno scelto di rimanere. Per il religioso, il quadro è chiaro e mostra i muscoli addominali in relax, non un pene ben dotato.

Janet James, 'artista che firma l' opera , ha detto di aver dipinto in base a norme specifiche della arte religiosa. Ma il quotidiano "Il dell'Oklahoma", ha annunciato di aver ricevuto numerose denunce secondo cui il dipinto mostra una "rappresentazione pornografica" di Gesù. La chiesa ha annunciato che ha intenzione di rimuovere il crocifisso.

E voi, cosa ne pensate? Sembra un pene?


fonte:http://www.sidneyrezende.com/noticia/82430+imagem+de+jesus+em+igreja+nos+estados+unidos+mostra+suposta+genitalia

Matrimoni gay: dove sono legali in Europa e nel mondo

ROMA - Dopo il via libera della Corte Costituzionale portoghese al disegno di legge per i matrimoni omosessuali, in Europa salgono a sei i Paesi nei quali le nozze gay sono legali. Molti Paesi del vecchio continente riconoscono comunque in una qualche forma le unioni fra omosessuali mentre coppie dello stesso sesso si possono sposare in cinque Stati Usa. Questi, nel dettaglio, i diritti matrimoniali o forme di unioni riconosciuti a gay in Europa ed in alcuni paesi del mondo:

- GERMANIA: Dal 2001, il "contratto di vita comune" garantisce alle coppie omosessuali diritti simili a quelli del matrimonio.

- FRANCIA: Nel 1999 la legge francese ha adottato i Pacs, le unioni civili per le coppie etero e omosessuali. Non ammesse invece le eredità e le adozioni.

- REGNO UNITO: Dal 2005, il "partenariato civile" garantisce alle coppie gay diritti pressoché identici rispetto a quelle etero in materia d'eredità, impiego e pensioni.

- SPAGNA: Sì al matrimonio tra omosessuali dal 2005. E' consentita anche l'adozione.

- PORTOGALLO: Da pochi giorni le persone dello stesso sesso possono sposarsi, ma, a differenza della vicina Spagna, non adottare figli.

- PAESI BASSI: Nel 2001 è stato il primo Paese a consentire il matrimonio tra omosessuali, riconoscendo loro diritti e doveri identici a quelli delle coppie etero.

- BELGIO: Gli omosessuali si possono sposare dal 2003, purché almeno uno dei due coniugi sia belga o risieda nel Paese.

- PAESI SCANDINAVI: La Danimarca è stato il primo Paese al mondo ad autorizzare, nel 1989, il matrimonio civile (partenariato registrato) tra omosessuali, che non possono però ricorrere all'inseminazione artificiale né adottare. Persone dello stesso sesso si possono sposare in Norvegia, Islanda, Finlandia e Svezia, in quest'ultimo Paese in Chiesa (unico al mondo).

- STATI UNITI: Cinque Stati Usa autorizzano il matrimonio gay: Iowa, Connecticut, Massachusetts, Vermont e New Hampshire.

- ITALIA: Il matrimonio tra omosessuali non è riconosciuto dalla legge.

Ecco invece una lista di altri paesi in cui la legge riconosce le unioni di fatto:

- UNGHERIA: Le coppie dello stesso sesso sono riconosciute come "amanti", ma è esclusa l'adozione.

- SVIZZERA: Anche qui 'partenariato registrato' dal 2005, ma è esclusa l'adozione.

- CROAZIA: "Reciproco sostegno" e diritto all'eredità sono garantiti alle coppie omosex da una legge adottata nel 2003.

- CANADA: Persone dello stesso sesso possono sposarsi e adottare dal 2005.

- NUOVA ZELANDA: La legge garantisce dal 2004 alle coppie omo gli stessi diritti di quelle etero. Ma per "matrimonio" si considera rigorosamente l'unione tra un uomo e una donna.

- AFRICA: In 38 su 53 Stati africani l'omosessualità è punita dalla legge. Solo il Sudafrica ha legalizzato dal 2006 le unioni civili tra omosessuali.


fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/04/14/visualizza_new.html_1762519258.html

Usa: Obama ordina pari diritti ai pazienti gay

Barack Obama rispetta un altra promessa del suo programma e ordina a tutti gli ospedali Usa di estendere i privilegi delle visite familiari anche ai partner dei degenti, in questo modo tutti i compagni gay non si vedranno più negare il permesso di vedere o assistere il compagno della vita.

Soddisfatta la comunità gay anche se sottolinea che il provvedimento è arrivato un pò tardi nell’agenda del presidente americano, comunque è stata giudicata come ”un enorme passo in avanti”. La nuova misura è indirizzata a tutti gli ospedali che ricevono fondi governativi e quindi non alle cliniche completamente private.

Successivamente un blog diffuso dalla CBS aveva divulgato la notizia che Obama avesse scelto come prossimo giudice della Corte Suprema Elena Kagan, una lesbica dichiarata, ma quanto pare non è così e la Casa Bianca ha chiesto all’ emittente di cancellare il blog per la pubblicazione di notizie false. A quanto pare la candidata non è una lesbica dichiarata e le voci erano state messe in giro per danneggiare la possibile candidatura della Kagan alla Corte Suprema.

Il prossimo nodo da sciogliere resta la questione dei gay in divisa, anche questo in programma ma anche questo tarda ad essere risolto.


di Piera Scalise

fonte:http://www.leggilo.net/cronaca/esteri/7218/usa-obama-ordina-pari-diritti-ai-pazienti-gay.html

La popstar portoricana ha deciso di lanciare il suo nuovo album, 'Black White', con uno spot dove appare nudo e coperto di tatuaggi

giovedì 15 aprile 2010

Raduno nazi-fascista a Milano col placet del PDL e della Lega Nord

A voi, ricordando che l'Apologia del fascismo è ancora REATO (Legge Scelba n. 645 del 1952)

A MILANO IN PREPARAZIONE RADUNO NAZIFASCISTA PER IL 24 APRILE CON LA COPERTURA SETTORI DEL PDL E LEGA
di lucmu (del 14/04/2010, in Antifascismo)

A Milano si sta preparando un raduno nazifascista in grande stile con la copertura di settori del Pdl e finanche della Lega Nord. Il tutto inizierà domenica prossima al Cimitero Maggiore, con una messa in onore di Mussolini, e proseguirà con una settimana di iniziative che durerà dal 24 aprile al 1° Maggio.
Alcune di queste iniziative sono già state annunciate dai siti dell’estremismo nero e da un comunicato stampa di Roberto Jonghi Lavarini, esponente neofascista confluito nel Pdl. Ma l’iniziativa clou non è ancora conosciuta, poiché verrà portata alla discussione del Consiglio di Zona 3 di domani. Si tratta di un concerto nel giardino pubblico “Sergio Ramelli” il 24 aprile prossimo, cioè alla vigilia dell’anniversario della Liberazione e in contemporanea con la presenza in città del Presidente della Repubblica.
Non si tratta delle solite iniziative, ma di un autentico salto di qualità dell’estremismo di destra milanese. Per la prima volta, infatti, le varie sigle dell’estremismo nero hanno messo da parte le loro rivalità e si sono uniti, da Forza Nuova a Casa Pound e Blocco studentesco, da Fiamma Tricolore ai nazi-skin di Lealtà ed Azione, dal movimento della Santanché ad alcuni settori della Lega vicini a Borghezio, passando per diversi esponenti politici milanesi del Pdl, tra cui anche Fidanza, Frassinetti e Jonghi Lavarini.
Sottovalutare o far finta di non vedere che a Milano, proprio in occasione del 25 aprile, si tenta lo sdoganamento definitivo dei gruppi militanti e delle tesi del neofascismo, sarebbe un tragico ed imperdonabile errore.
Ed è un problema che non riguarda soltanto la sinistra o il centrosinistra. È un problema che riguarda anche –e forse soprattutto- le forze del centrodestra che governano questa città. Non possiamo e non vogliamo credere che tutto il Pdl, tutta la Lega e il Sindaco Moratti siano complici di questo operazione.
Per questo chiediamo a tutte le forze politiche democratiche di rompere ogni complicità con gruppi neofascisti o neonazisti, a partire dall’opposizione alla concessione del Giardino Sergio Ramelli per il raduno nazifascista del 24 aprile.
Al Prefetto e al Questore chiediamo, invece, di garantire il rispetto della legalità costituzionale, che significa anche non consentire l’apologia di fascismo o l’incitamento all’odio razziale.

Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer

fonte:http://skywalkerboh.blogspot.com/2010/04/raduno-nazi-fascista-milano-col-placet.html

Primo Congresso mondiale sui diritti umani e Transgender si terrà in Spagna nel mese di giugno

Human Rights Watch, insieme con i Ministeri degli affari interni di Spagna, Paesi Bassi e la Norvegia, così come Ministero della Parità opportunità, della Catalogna e il Comune di Barcellona, per sostenere e sovvenzionare la conclusione del Primo Congresso Internazionale sull 'Identità Di genere e diritti umani, che si terrà in Spagna - con una vasta coalizione di organizzazioni LGBT-TRANS per il riconoscimento dei diritti collettivi trans-trans e / o transgender internazionali e spagnoli.

Comunicato stampa inviato alla Gazzetta Digitale Transessuali. La Conferenza Internazionale si svolgerà dal 4-6 Giugno 2010 nella università di Giurisprudenza a Barcellona, la partecipazione alla Prima-conferenza, si terrà sullo stesso palco tra 1-3 giugno.

Ci sarà -Per la prima volta una Conferenza mondiale con le persone transessuali e transgender. L'Incontro Mondiale ha come obiettivo finale quello di raccogliere e dare voce ad un collettivo che non viene mai preso in considerazioni nella società. La prima udienza darà voce ai soci provenienti da tutto il mondo e di tutte le culture, per una discussione globale dei loro problemi e delle soluzioni proposte. Infine, adottare un documento di base con le esigenze della collettività per gli Stati, e le organizzazioni internazionali, le Associazioni e ONG lo useranno come documento di lavoro e come linea di orientamento per un obiettivo legislativo di attuazione nella politica. Tutela dei diritti umani da applicare, per costituire una rete di coordinamento e per monitorare la situazione dei diritti umani delle persone transgender , lo scambio di informazioni, il coordinamento delle campagne globali e la formazione di attivisti e organizzazioni.

Saranno creati diversi gruppi di lavoro la cui missione sarà sviluppare temi come: violenza, criminalizzazione e rapporti istituzionali, identità di genere e l'accesso ai servizi sanitari, il diritto o di una discriminazione di fatto all' accesso ai servizi sociali, il processo di cambiamento dei documenti di identificazione o di cambiare sesso legale e la creazione di una rete globale, "Trans". Si discuterà , tra gli altri argomenti, della transessualità e della depatologizzazione che incide in tutte le leggi.

attivisti internazionali di tutto il pianeta

Partecipazione confermate fino ad oggi: Tamara Adrian, Belisa Andia, Andres Rivera, Luisa Paz, Mariana Casas, tra gli altri della America Latina. Rappresentanti Africa, Victor Mukasa, e Mbugua Skiper Audrey Mogapi. Vengono da paesi come Uganda, Botswana, Kenya, Sud Africa In alcuni di questi paesi C'è una repressione feroce, dove anche la condanna a morti. Da Asia, Gli attivisti come Agniva Di Lahiri India, Slamah Khartini Malaysia per Filippine. Nuovo ZelandaVieni Gartner Jack e Dorothy Byrne, previsto anche un rappresentante di queste culture aborigene. Inoltre presenti, Justus Eisfeld di Stati Uniti, Niente Chaiyajit e Pramoj Preempreda di Thailandia, Henderson Trevi Gercio e Naomi Filippine, Lukman Surahman di Indonesia Anna Kirey di Kirghizistan, Suben hakl di Nepal Charles Nigel Sri Lanka, Emerson Emmanuel del Caraibico, Jorge A. Bernabe Cortes Ruiz Panama E le rappresentazioni di tutti i paesi che sono elencati di seguito:

Germania, Argentina, Armenia, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Belgio, Belize, Bolivia, Botswana, Brasile, Burundi, Camerun, Canada, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Stati Uniti, Francia, Germania, Guyana, Olanda, Hong Kong, India, Indonesia, Kenya, Kirghizistan, Liberia, Malawi, Malesia, Messico, Mongolia, Myanmar, Namibia, Nicaragua Nepal, Nigeria, Nuova Zelanda, Pakistan, Panama, perù, Portogallo, Repubblica Dominicana, Ruanda, Sao Tome e Principe, Serbia, Sierra Leone, Sri Lanka, Svezia, Sud Africa, Tailandia, Turchia, Uganda e Venezuela.

Tutti questi paese portano una magnifica storia e rivendicazione dei diritti fondamentali, l'AIDS prevenzione, lavoratori del sesso e l'integrazione sociale. Rappresentare numerose organizzazioni coinvolte nel loro riconoscimento . Molti di queste donne e uomini sono anche sotto forti pressioni sociali nelle loro paese di origine. L'ultima riunione stata cancellata per le minacce islamiste ha Surabaya.

Partecipanti collettive:

Acathi, Acera del frente, Acgil, Apnsw, Aptn, Área de personas transexuales y familiares de Cataluña-GAG, Así Somos, ATA, ATC, Bolo Bolo, Casal Lambda, Cias, Cogailes, Cogam, Col:lectiu Lambda, Confetrans, Dgti, Discapacitats Gai, Diverlex, FecyLGTB, FELGTB, FIG, Fundación Triángulo, GAG, Gais Positius, GATE, Gehitu, Coordinadora Girasol, Grit, Grup Jove, Human Rights Watch, Iglhrc, Movilh, OTD, Benjamin, Plus Kolkata, Proyecto Transgénero, PT Foundation, Ramapo Colege, Runa, Sampoorna, Sentimos Diverso, Strap, Trans Gender Europe, TLPI, TNN, Xarxa d’acció Trans-Intersex de Barcelona; tra decine di altre paese si aspetta la lettera di conferma.

Registrazione

Per l'organizzazione, la registrazione, partecipazione o semplicemente informazioni relative agli eventi, visita il sito web Ufficiale creato per cui si può accedere tramite il seguente indirizzo: www.congenid.org

fonte:http://www.carlaantonelli.com/notis-15042010-primer-congreso-mundial-transexuales-se-celebra-espana-junio.htm