Trans

Enrico Ruggeri - Peter Pan - 1991



Se mi vedeste di giorno
con la borsa della spesa
fare un giro attorno casa
masticando qualche offesa,
se mi vedeste lavare, pulire
o attaccare manifesti,
vi mettereste a guardare
senza ridere dei miei gesti.

Se mi sentiste parlare,
trascurando la mia voce,
comincerei a raccontare
ciò che nessuno dice,
ciò che nessuno sa:

una storia di dubbi
e di fughe da casa,
di vestiti sbagliati
di qualche inutile attesa
e di rabbiose ostentazioni
e le parole delle canzoni,
mai scritte per me.

E vorrei uscire fuori
senza quei rumori di motori;
respirare la speranza.
Senza più cliniche straniere
che non sanno indovinare
chi è nascosto dentro me.
Se avessi un po’ di vita anch'io,
vorrei passarla a modo mio,
con te.

Tu che ti vergogni la mattina
e non mi presenti a nessuno
e mi nascondi in cucina
quando aspetti qualcuno.
E quelle stesse persone
che ridono della mia voce
hanno anche loro una croce:
ciò che nessuno dice,
ciò che nessuno sa.

Storie da Pasolini
nelle macchine strette,
con dietro i sedili dei bambini
e le sigarette.
E le parole così pesanti,
i discorsi degli amanti,
non sono per me.

E vorrei avere un nome
uguale a quello dentro ai documenti
e il saluto dei parenti.
Vorrei passare un bel Natale
con le foto da scattare;
vorrei ridere con te.
Se un po’ di vita resterà,
chissà che posto ci sarà
per me.

Se avessi un po’ di vita anch'io
vorrei passarla a modo mio,
con te.
Se un po’ di vita resterà,
chissà che posto ci sarà
per me

fonte: http://suitetti.blogspot.com/2009/10/trans.html

Commenti

Maurizio Ghignatti ha detto…
Che bella canzone, non la conoscevo.
In poche righe un concentrato, che mi ha commosso!
Pierangelo ha detto…
Grazie della citazione, ciao!

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