Translate

venerdì 16 ottobre 2009

Caffè filosofici di Valerio Crugnola


I° Caffè filosofico sulle migrazioni: vita nomade 1/5 from Bruno Moretti on Vimeo.

Cara Vanessa, ti ringrazio dell’opportunità che mi offri di presentare in poche righe a te, ai tuoi amici e ai visitatori del tuo blog, le pratiche filosofiche di cui mi occupo. La filosofia ha e trova dimora ovunque, meglio se in luoghi inattesi; e forse anche questa è una delle ragioni della sua bellezza.


La filosofia negli ultimi secoli è stata, contrariamente alle sue origini, una disciplina accademica, destinata a un pubblico di specialisti o di studenti liceali e universitari. Da qualche decennio però, in più parti del mondo, si è tentato di restituire alla filosofia il suo significato originario di strumento di riflessione per tutti, rivolto a un fine principale: quello di aiutarci a ben vivere, a vivere meglio, nel senso ovviamente non di avere più benessere economico, ma di conferire alla nostra esistenza quel senso che, grazie alla riflessione su noi stessi, riteniamo il più giusto, il più desiderabile, il più razionale e appropriato per ciascuno di noi.

Sono nate in questo modo le cosiddette pratiche filosofiche, un insieme di metodologie che utilizzano in vari contesti e a vari fini un metodo di tipo filosofico. La più diffusa nel Nord Europa e negli Stati Uniti è la consulenza filosofica, una relazione di aiuto, non necessariamente individuale, tra un consulente e un “ospite”. L’ospite ha un problema da risolvere; il consulente lo aiuta a formularlo in sede teorica nel modo più corretto. Oppure l’ospite, a partire da uno o più problemi che premono nella sua vita, vuole svolgere un percorso di riflessione su di sé, sulla sua identità piuttosto che sui valori e gli stili di vita cui ispirarsi. Nel primo caso gli incontri possono essere pochi; nel secondo il cammino è più lungo, ma mai indefinito, come invece nelle pratiche psicoanalitiche. Il consulente non è un guru che somministra “ricette”, due frasi con un preteso contenuto sapienziale; è un facilitatore che aiuta a vedere le cose in modo insieme più chiaro e più profondo.


Diffusa è anche la ricerca autobiografica, intrapresa vuoi in forma individuale, ad esempio con la tecnica del diario, vuoi in gruppo, mediante uno scambio di esperienze tra persone – anche diverse per età, stili di vita, convinzioni e condizione –, ma che tra di loro condividono alcune regole fondamentali di comunicazione.


In parallelo, sono sorte diverse metodologie rivolte a portare il largo pubblico a ricostruire dentro le trame dell’esperienza quotidiana una relazione tra la dimensione esistenziale e la riflessione filosofica. Una di queste è appunto il caffè filosofico: un incontro conviviale, in ambienti ospitali, dove sia possibile una comunicazione orizzontale tra il pubblico grazie allo stimolo alla riflessione e al dialogo offerto dal conduttore. Filosofico in questo caso è il modo di trattare il tema, che può essere proposto in anticipo o scelto direttamente dai presenti. L’obiettivo non è dare una, o almeno una sola, risposta al problema in discussione, ma imparare ad esaminare in modo condiviso una questione, rispettando e accogliendo dentro di sé la pluralità dei punti di vista e facendo esperienza della problematicità di tutte le cose. Il conduttore interroga, stuzzica, ribalta i giudizi, cerca di mostrarne i limiti interni oltre che i punti di forza. Le conclusioni saranno sempre aperte, mai definitive, e comunque feconde per ulteriori domande e riflessioni.


Queste pratiche, infine, non si limitano a voler riportare la filosofia dentro la vita delle persone, ma desiderano anche contribuire a riportare la vita delle persone entro la riflessione filosofica, in forma più radicale e piena di quanto già non sia stato nel ‘900 grazie all’apporto innovatore di scuole di pensiero come la fenomenologia e l’esistenzialismo.


Penso sia tutto, grazie ancora, un abbraccio.


Valerio Crugnola

video: http://vimeo.com/user1922086


http://www.facebook.com/inbox/?ref=mb#/pages/Caffe-filosofici-di-Valerio-Crugnola/95634827478?ref=ts

Varese, 14 ottobre 2009


Nessun commento: