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sabato 17 ottobre 2009

Grandi emozioni con Josè Saramago al Quirino di Roma



Di ALESSANDRA AGAPITI

Si è presentato sotto braccio alla sua traduttrice portoghese il premio Nobel per la Letteratura Josè Saramago, ieri sera al teatro Quirino di Roma. Alto, magro, elegante e un po' provato dal tour che lo ha portato in varie città italiane, tra cui Torino e Milano, è stato accolto dalla platea con uno scroscio di applausi.

Un "grazie" pronunciato con un sorriso è stata la risposta del grande scrittore. La serata, ultima tappa italiana, è stata organizzata per promuovere il libro "Il Quaderno", raccolta di interventi ironici e appassionati pubblicati da Saramago sul suo blog tra il settembre 2008 e il marzo 2009 che stilano una cartella diagnostica del nostro presente. Si va dagli ultimi atti del mandato di George W. Bush alle intemperanze del nostro presidente del Consiglio, dalla crisi finanziaria che ha sconvolto i mercati occidentali alle polemiche su Guantánamo, dalla libertà limitata di Roberto Saviano ai recenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Il libro, edito dalla casa editrice Bollati Boringhieri, ha fatto presto scalpore in Italia a causa della censura inflittagli da un'altra casa editrice (l'Einaudi, di proprietà berlusconiana) che rifiutò la pubblicazione forse a causa delle impietose pagine iniziali in cui vengono descritte la miseria culturale e politica in cui riversa il nostro Paese.

Giacomo Marramao, filosofo italiano e docente all'Università di Roma Tre, ha introdotto Josè Saramago definendolo uno degli scrittori più grandi del mondo. Ricordando una massima dell'autore, Bisogna vedere quel che non si è visto e vedere di nuovo quel che si è già visto, ha sottolineato come la sua grandezza risieda proprio nella capacità di osservare la realtà con occhi sempre curiosi e appassionati, ma soprattutto da prospettive insolite e controverse cercando di mettere in luce il fattore umano dietro l'evento.

La prima domanda posta allo scrittore da Marramao ha riguardato la situazione politica del nostro Paese alla quale Saramago ha risposto dicendo di non sentirsi in grado di dare consigli, dal momento che per natura non ne dà, ma di essere sicuro che esistono due "Italie" diverse, una di Berlusconi, definito un uomo "indecente" perchè non ha rispetto nè di se stesso nè del popolo che governa, l'altra quella di persone come Rita Levi Montalcini. E' proprio la Montalcini, verso la quale lo scrittore nutre profonda ammirazione e che definisce quasi "un'anima gemella", che lo scrittore porta come esempio, spiegando che la corruzione che caratterizza i nostri tempi non è solo materiale, ma soprattutto morale. La perdita di valori come fenomeno di massa è qualcosa che sta contagiando la società per volere dei governi, quindi l'unico modo per far fronte a questa piaga è essere "come Rita", ossia pensare in grande alla cultura e alla scienza al di sopra dei propri interessi.

Altra domanda posta all'autore riguarda la sua decisione di aprire un blog in rete e i motivi che lo hanno spinto a farlo. Saramago risponde che l'idea gli è stata suggerita dalla sua compagna di vita, Pilar del Rio, di cui si fida ciecamente, che lo ha convinto a raccontare di personaggi che non considera positivi, ma anche dei grandi del momento, di autori magnifici, di politici che come Obama rappresentano qualcosa di nuovo. In merito a quest'ultimo parla del premio Nobel per la Pace appena conferitogli e si dice rallegrato nonostante qualcuno lo abbia dichiarato prematuro. Saramago pensa che prima di tutto si tratti di un buon investimento per il futuro, poichè almeno nei pensieri e negli intendimenti espressi, il presidente degli Stati Uniti si è dimostrato valido. Quello che di Obama sorprende, continua Saramago, in questo mondo cinico e senza speranza, è la volontà di continuare a parlare di valori, di responsabilità personale e collettiva.

Saramago ha affermato inoltre di avere una grande passione per la letteratura italiana e, tra gli scrittori contemporanei, confida di essere particolarmente affezionato a Roberto Saviano, che sperava fosse presente ieri sera. Per ragioni di sicurezza purtroppo l'incontro non è avvenuto e Saramago si è detto dispiaciuto perchè avrebbe voluto conoscerlo e abbracciarlo e invitarlo come ospite nella sua casa di Lanzarote. L'incontro si è concluso con la lettura di alcuni brani del "Il Quaderno" e con una dichiarazione d'amore alla moglie Pilar, sua fonte d'ispirazione, sua forza e l'unica al mondo in grado di comprenderlo. Dopo aver ringraziato il pubblico con il suo tono mite e pacato sono inziati gli interminabili applausi e insieme una standing ovation per il romanziere maggiormente dotato di talento ancora in vita.






fonte:http://www.agenziaradicale.com
video:http://www.youtube.com/watch?v=YFnVT4PBofU&feature=related

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