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martedì 27 ottobre 2009
Mirella Izzo: Povero Piero (Marrazzo)
LETTERA APERTA A PIERO MARRAZZO
“Povero Piero” è la prima cosa che mi sento di dirti. Noi non ci conosciamo sebbene io sia transgender come le ragazze che cercavi di notte.
Sono presidente di Crisalide AzioneTrans, ho 50 anni e di certo sono poco appetibile rispetto alle ragazze brasiliane nelle notturne strade di Roma.
Di certo non posso difenderti per la frequentazione della prostituzione (trans o meno, che differenza fa?) perché alimenti una situazione di emarginazione sociale. Sbaglierò ma con il cuore sento che pagavi molto quelle ragazze più per solidarietà che per comprare il loro silenzio. Di certo però non è colpa tua se queste continuano a vivere di prostituzione perché non riescono ad ottenere uno straccio di permesso di soggiorno, pur provenendo, molte di esse, da paesi in cui vivere, per una trans, è una scommessa. Del resto anche con il permesso di soggiorno chi darebbe loro un lavoro? Molte di loro hanno studiato da parrucchiera o da estetista. Ma le assumerebbero? Di questo non hai colpa: hai alimentato un mercato nero, è vero, ma queste ragazze sono esseri umani (ricordo l’ovvio a chi se ne dimentica) e in qualche modo devono pur vivere.
Non ti posso difendere per la cocaina sebbene sia così diffusa in ambienti politici che se domani si accendesse una lampadina sulla fronte di tutti quelli che ne fanno uso, ci sarebbero sorprese.
Non ti posso neppure difendere per i “tradimenti sessuali” a tua moglie anche se io gli uomini li conosco bene (e posso dirlo avendo vissuto fra di loro – da pari - per più anni di quanti avrei voluto) e so bene che la fedeltà sessuale maschile, nei matrimoni, è l’eccezione che conferma la regola.
Comprendo il tuo stato d’animo di fronte a tua moglie ed a tua figlia ma, se posso darti un consiglio, non difenderti rinnegando il tuo passato così recente e messo in discussione solo dall’emersione dello scandalo. Spiega a tua figlia cosa è la sessualità e cosa sono le persone transgender. Spiega che per le sofferenze che hanno “pagato alla vita”, spesso sono particolarmente attente ai disagi ed alle sofferenze altrui. Che spesso raccolgono fra le nostre braccia persone che hanno sofferto per mille ragioni diverse dalla loro, per empatia e perché conoscono la sofferenza forse più profonda: non riconoscere corpo e identità come proprie. Dille che hai provato affetto per loro.
Se vuoi dare un senso a questa vicenda così triste, Piero, non svestire panni portati fino al giorno prima, rinnegandoli. Spiega perché la cocaina (se c'era) e perché sei finito nelle strade notturne della prostituzione transgender. Spiegaci cosa ti ha portato a questo. Forse sei attratto dal corpo androgino delle trans? Questo dovrebbe renderti inaffidabile come politico? Magari non lo sai ma in quasi tutte le civiltà antiche (eccetto quelle figlie di Abramo), esistevano proto-transessuali e uomini che le sposavano, rispettati entrambi dalle loro società. Sono convinta che ami tua moglie e che le tue pulsioni notturne lottino strenuamente fra l’amore verso di lei e i tuoi desideri più intimi. Forse neppure solo sessuali. Non prendere in giro tua moglie. Se sai che, in fondo, sono le transgender a scaldarti il cuore (e non solo), separati come fanno migliaia di persone ogni settimana e “va dove ti porta il cuore”.
La cocaina è una abitudine; l’orientamento sessuale è invece qualcosa di insito nella persona. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Forse fai bene a sospenderti perché sei un uomo politico e hai assunto sostanze e hai tradito tua moglie. La politica non accetta cose di questo genere, salvo che per il Premier. Ma non rinnegare te stesso, mai.
Se hai da pentirti per la (eventuale) cocaina e da scusarti per il tradimento a tua moglie, non ti vergognare di avere amato e di amare noi transgender. Siamo persone con gravi carenze affettive che hanno quasi tutte subito abbandoni importanti. Saresti il nostro eroe (certo ti porterebbe pochi voti, ma non so quanto ti importi ora) se dichiarassi di non vergognarti di averci a cuore e di provare anche sentimenti solidali profondi per noi, al di là delle pulsioni sessuali e se dichiarassi di impegnarti per i nostri diritti, anche a causa dello scandalo. Le porte di Crisalide sarebbero aperte e non sarebbero le uniche.
Se invece la tua è stata solo un’abitudine per cercare l’ebbrezza per le “stranezze”, allora, povero Piero… allora sì che diventi imperdonabile. Tutto perderebbe dignità, anche di fronte ai tuoi cari, forse. Certo è che se avessi avuto in mente più dignità per te stesso e meno ipocrisia, probabilmente non ti saresti fatto ricattare per mesi. Cosa che è l’unica davvero imperdonabile per un politico.
Lo scandalo ti offre oggi un’occasione irripetibile: essere totalmente te stesso.
Mirella Izzo
Presidente Crisalide AzioneTrans
http://www.facebook.com/mirellaizzo
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