Tra smoking e versi, tra drag ball e salotti ribelli, l’arte LGBTQ nera ha scolpito un Rinascimento che il mondo ha provato a dimenticare. Ma ora riemerge, potente, colorata, scandalosa. Come Gladys Bentley che cantava in abiti maschili. Come Bruce Nugent che dipingeva corpi neri in estasi. Come Langston Hughes che scriveva l’amore in codice.
Questa mostra non è solo memoria. È una riscrittura. Una dichiarazione d’amore per chi ha osato essere sé stessə, anche quando il mondo diceva no.
“La fine non è una fine, ma un’esplorazione di ciò che è venuto dopo.” — Allison Robinson
Il Rinascimento di Harlem non fu solo arte. Fu identità, lotta e visione. Un seme che ha nutrito il movimento per i diritti civili e continua a ispirare oggi.
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