A luglio, quest’anno, ricorre un anniversario epocale per le persone trans.
Per anni i Tribunali (salvo qualche rara eccezione) avevano imposto la sterilizzazione chirurgica come obbligo per ottenere la rettificazione anagrafica: nel luglio 2015, una sentenza della Cassazione sancì definitivamente la caduta di tale obbligo.
Un passo di civiltà doveroso, giunto proprio dieci anni fa.
Per anni si è negato che si trattasse di una vera e propria mutilazione genitale di massa;
ma ad intere generazioni di persone trans fu nei fatti imposto, che lo desiderassero o meno, tale invasivo intervento chirurgico.
Il superamento di tale obbligo, arrivato nel luglio 2015, è uno dei più importanti passi avanti fatti dall’approvazione della legge 164/82.
Ma tanta, tantissima strada deve essere ancora compiuta.
Superata la sterilizzazione, la legge 164/82 costringe ancora ad un iter burocratico lungo, costoso e patologizzante.
È stata fatta tanta strada: ma la il cammino da compiere è ancora lungo.

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