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martedì 14 ottobre 2025

Morta Miss Major Griffin-Gracy, storica attivista trans e veterana di Stonewall


Miss Major Griffin-Gracy, figura centrale nei movimenti di liberazione TLGBQ+ e veterana dei moti di Stonewall, è morta lunedì 13 ottobre 2025 all’età di 78 anni. La notizia è stata confermata dalla House of GG, il centro educativo e rifugio da lei fondato, che ha comunicato che Miss Major è deceduta “nel comfort della sua casa, circondata da persone care, a Little Rock, Arkansas”.

Nata a Chicago nel 1946, Griffin-Gracy ha dedicato oltre cinquant’anni alla difesa dei diritti delle persone trans, gender-nonconforming e LGB, con particolare attenzione alle donne trans nere, alle persone trans incarcerate e a chi ha subito violenza da parte delle forze dell’ordine. Ha partecipato ai moti di Stonewall nel 1969 e ha successivamente denunciato l’esclusione delle persone trans dal movimento per i diritti gay.

Nel corso della sua vita, ha diretto il Transgender Gender-Variant and Intersex Justice Project (TGIJP), ha fondato programmi di assistenza per persone con HIV/AIDS, e ha creato spazi sicuri come GiGi’s Place e la House of GG, nata nel 2019 come luogo di riposo e rigenerazione per la comunità trans.

Griffin-Gracy ha mantenuto un forte senso critico verso il sistema politico statunitense e il movimento LGBTQ+ mainstream, pur partecipando attivamente a eventi come il Caucus LGBTQ+ del Partito Democratico. Nel 2024, ha tenuto un discorso appassionato contro Donald Trump, esortando la comunità a mobilitarsi.

Oltre al figlio Christopher, Miss Major lascia il suo compagno Beck Witt, i figli Asaiah e Jonathon, numerose figlie spirituali, tra cui Janetta Johnson, e una vasta rete di persone che hanno beneficiato della sua guida e del suo attivismo.

Organizzazioni come Human Rights Campaign e PFLAG hanno espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa, definendola una “madre” per molte giovani donne trans e una “pietra miliare” nella storia dei diritti civili.

Come attivista e narratrice, sento profondamente la perdita di Miss Major. La sua storia mi ha insegnato che la cura è resistenza, che la voce conta, che la memoria è azione.

Porto con me il suo esempio ogni volta che scrivo, traduco, creo.

Oggi, onorare la sua memoria significa continuare a lottare. Per le vite trans nere. Per chi è stato dimenticato. Per chi non ha voce. Per tuttə noi.

Grazie, Miss Major. Continueremo a camminare sulle tue orme.

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