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giovedì 23 ottobre 2025

“Contagio, silenzio, negazione – La risposta trans a Róisín Murphy”


Nel settembre 2025, la cantante irlandese Róisín Murphy ha pubblicato un lungo post su X (ex Twitter) in cui ha attaccato l’attivismo trans, definendolo “crudele”, “infantile” e “una minaccia alla libertà creativa”. Pur dichiarando di “non odiare le persone trans”, Murphy ha descritto l’identità trans come un “contágio”, sostenendo che il calo di giovani che si identificano come trans o non binari negli Stati Uniti sia una “buona notizia”.


Queste affermazioni non sono semplici opinioni: sono dichiarazioni che contribuiscono alla stigmatizzazione e alla marginalizzazione delle persone trans. Inserite in un contesto di visibilità pubblica e declino artistico, sembrano più un tentativo di provocazione mediatica che una riflessione consapevole. È un copione già visto: artisti che flirtano con l’inclusività finché conviene, poi voltano le spalle quando il mercato cambia. I cosiddetti “pink money” diventano monete false.

Come attivista LGBTQ+, trovo questo comportamento non solo deludente, ma pericoloso. Quando figure pubbliche che hanno goduto del sostegno della comunità decidono di attaccarla, contribuiscono alla normalizzazione della transfobia. Non è solo una questione di opinioni: è una dinamica che ha conseguenze reali sulla vita delle persone.

Questo blog nasce per dare voce, non per restare neutrale. E in questo spazio, chi tradisce la fiducia della comunità LGBTQ+ deve essere chiamato per nome.

“Post pubblicato da Róisín Murphy su X il [23 ott 2025
], successivamente rimosso o non più visibile.
 @roisinmurphy.

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