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sabato 25 ottobre 2025

Netflix sfida la censura omofoba con “Reclutas”: una serie che il Pentagono definisce “spazzatura woke”



Mentre negli Stati Uniti si intensifica la pressione delle destre conservatrici contro i contenuti LGBTQ+, Netflix risponde con una provocazione consapevole: il lancio della serie reclutas, che racconta la storia di giovani omosessuali arruolati nel Corpo dei marines. La serie, ispirata alle memorie reali di Greg Cope White (The Pink Marine), è prodotta da Norman Lear e interpretata da Miles Heizer. Ambientata negli anni ’90, la narrazione rompe con gli stereotipi della mascolinità militare e mette in discussione l’ideologia dominante all’interno delle forze armate.

La reazione del Pentagono non si è fatta attendere: in un comunicato ufficiale, il Dipartimento della Difesa ha bollato la serie come “spazzatura woke”, accusando Netflix di minare gli “standard di élite” e la “neutralità sessuale” delle forze armate. A rincarare la dose è intervenuto il deputato trumpista Tim Burchet, che ha chiesto un’indagine contro i dirigenti della piattaforma per “promozione ideologica” e “visibilità eccessiva della diversità”.

Ma Netflix non è sola. Altre aziende come Disney, Apple e Costco hanno rifiutato di piegarsi alle pressioni dei gruppi anti-LGBTQ+, confermando il loro sostegno a campagne inclusive, donazioni a organizzazioni per i diritti civili e politiche aziendali contro la discriminazione. Disney, in particolare, ha difeso la sua collaborazione con la Human Rights Campaign (HRC), rifiutando di interrompere il rapporto con l’organizzazione che fornisce consulenza su inclusione e uguaglianza.


Esodo silenzioso: migliaia di LGBTQ+ americani cercano rifugio in canada dopo la rielezione di Trump



Mentre le piattaforme culturali resistono, la realtà sociale negli Stati Uniti si fa sempre più inquietante. Secondo Rainbow Railroad, organizzazione canadese che aiuta persone LGBTQI+ a fuggire da contesti violenti e persecutori, le richieste di aiuto provenienti dagli USA sono aumentate del 760% nei primi otto mesi dell’anno.


“La maggior parte di chi ci contatta lo fa perché ha paura di continuare a vivere negli Stati Uniti,” ha dichiarato Latoya Nugent, portavoce dell’organizzazione. Solo nelle 24 ore successive alla rielezione di Donald Trump, Rainbow Railroad ha ricevuto oltre 1.100 chiamate. Per la prima volta nella sua storia, gli Stati Uniti sono diventati il paese da cui proviene il maggior numero di richieste di aiuto.

Le cause? Un’ondata di oltre 600 proposte legislative contro i diritti LGBTQ+, la cancellazione dei servizi di supporto psicologico dedicati ai giovani queer (come la linea 988 Suicide & Crisis Lifeline), e un clima politico sempre più ostile. “Molti ci dicono di sentirsi isolati, abbandonati, in pericolo,” ha aggiunto Nugent. “Noi siamo qui per ascoltare e aiutare come possiamo.”



Fonti degli articoli
Sulla serie “Reclutas” e la reazione del Pentagono

Cinematographe – La serie Netflix che ha irritato il Pentagono


La Vanguardia – Es ridículo que el Pentágono vaya a por una serie de Netflix


Everyeye – Il Pentagono ha attaccato la serie Boots


Sull’esodo LGBTQ+ verso il Canada e Rainbow Railroad


The Guardian – LGBTQ+ Americans seek help from Canada’s Rainbow Railroad


NBC News – Spike in LGBTQ+ calls to Rainbow Railroad after Trump’s re-election

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