KHARTUM - Una Corte sudanese ha condannato 19 giovani a 30 frustate per essersi abbigliati e truccati con abiti femminili, in violazione del codice morale islamico. Al processo nessun avvocato ha voluto prendere la loro difesa.
Duecento persone hanno assistito alla fustigazione e molti dei giovani condannati si sono coperti il volto mentre venivano frustati.
I giovani sono stati arrestati durante una festa privata nel corso di una retata condotta dalla polizia che li ha trovati vestiti e truccati con abiti femminili, e ballare con movenze "poco maschili".
I giornali locali hanno aggiunto che la festa privata era stata organizzata per celebrare un "matrimonio2 fra persone dello stesso sesso, una questione del tutto osteggiata dalla conservatrice società sudanese.
La Corte nel corso del processo non ha neanche menzionato il fatto che durante la festa privata si sia svolta una cerimonia con un "matrimonio" gay.
"Nessun avvocato ha voluto difendere i giovani - ha precisato un legale presente all'udienza che è voluto restare anonimo - in Sudan ci sono forti pregiudizi".
Nel Paese africano vige la sharia, la legge islamica che viene applicata rigidamente soprattutto a Khartum. Lo scorso giugno una ventina di persone sono state arrestate nel corso della prima sfilata di moda per uomo e donna che si era tenuta nella capitale sudanese.
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