Cambia sesso in una clinica privata e la mutua le nega il rimborso dell’operazione.

La parrucchiera Jasmine, 38 anni: «Non potevo aspettare i tre anni per operarmi in una struttura pubblica». L’intervento è costato 15mila euro.
Per diventare Jasmine, Gianluca ha dovuto emigrare da Treviso a Trieste e affidarsi ai bisturi dei chirurghi di una clinica privata. Ora è una parrucchiera di 38 anni felice di aver completata quella trasformazione che il suo corpo «pretendeva» sin dall’adolescenza ma la sua serenità è messa a dura prova dalla burocrazia. L’Ulls 9 di Treviso ha infatti finora respinto tutte le sue richieste di rimborso dei 15mila euro pagati per l’operazione. Secondo la stessa Jasmine l’azienda sanitaria avrebbe rigettato le sue domande, come indica il quotidiano Il Gazzettino, per «mancanza di richiesta preventiva». «La mia operazione era urgente – dice la donna – non potevo aspettare i tre anni davanti ai quali mi aveva messo l’ospedale di Treviso». Il concetto di urgenza era stato certificato anche da una psicologa della stessa Ulss «per evitare ulteriori danni psicologici» poiché la paziente sarebbe stata affetta dal disturbo dell’identità di genere, ma il diniego dell’Ulls è rimasto intatto. L’artigiana si è quindi rivolta a un legale lanciando contemporaneamente un appello pubblico. (Gaynews24)

Fonte:http://www.notiziegay.com/?p=53590

Commenti

adam ha detto…
Questione spinosa, ma mi urge una domanda: quanto sarebbe costato l'intervento (ovvero quanto rimborsa solitamente il SSN) in una struttura pubblica?

Perché la questione è analoga se si vuole una visita da un senologo per un sospetto tumore al seno, per esempio. O altro.
È cioè cronaca di tutti i giorni i tempi di attesa per visite specialistiche o interventi chirurgici di vario tipo.

Post popolari in questo blog

Bodybuilder transessuale partecipa a concorsi prima come uomo, ora come donna.

Miss Italia Trans 2010. È Marika D'Amico, 32 anni, fiorentina

veronika