Adottiamo un sindaco islandese?

Reykjavik - Il nuovo sindaco di Reykjavik, il comico Jon Gnarr, ha partecipato al gay pride nella capitale islandese travestito da donna, con tanto di rossetto, parrucca bionda e borsetta al braccio. Lo hanno comunicato gli organizzatori della manifestazione che si è aperta ieri sera.

La carriera politica Padre di cinque figli, Gnarr, 43 anni, è stato eletto primo cittadino all’inizio di giugno dopo avere fondato la neo formazione politica dal nome "Il miglior partito", che ha candidato attori, musicisti, casalinghe e personaggi dello spettacolo. La sua vittoria alle elezioni è stata accolta da uno stupore generale. In campagna elettorale Gnarr aveva promesso di volere diventare "prima di tutto un sindaco divertente", ma aveva anche criticato le connessioni tra alcuni politici e i banchieri responsabili della colossale crisi economica nell’autunno del 2008.

Premier omosessuale Nel febbraio del 2009 l’Islanda è diventato il primo Paese ad avere un capo politico apertamente omosessuale con la primo ministro Johanna Sigurdardottir. Il Parlamento islandese a metà giugno ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Apertasi ieri sera, la manifestazione del Gay Pride nell’isola durerà fino a domenica. Sabato è prevista una sfilata per le strade di Reykjavik.
Il suo partito Besti Flokkurin, "Il Partito Migliore", fondati alcuni mesi fa da dei punk rocker islandesi, ha candidato attori, musicisti, casalinghe e personaggi dello spettacolo, ed ha vinto inaspettatamente con il 34,7% dei voti.
In campagna elettorale ha promesso asciugamani gratis in tutte le piscine della città, un orso polare allo zoo locale ed una Disneyland all’aereoporto.
Mentre in 10 paesi del mondo sono stati legalizzati i matrimoni gay, l’Italia e la Grecia sono gli unici paesi in Europa a non offrire nessuna tutela alle coppie gay.
Il sindaco Gnarr (nella foto a sinistra) sembra che abbia deciso di partecipare al gay pride nella sua città vestito da donna. "Il sindaco non è riuscito a partecipare", avrebbe dichiarato alla folla.
In Italia? In Italia non c’è male (o forse non c’è di meglio).
Mentre Silvio ha paura di cadere, il PD ha paura di perdere le probabili elezioni. Fini si separa dalla maggioranza ma non dalle sue sorti, per questioni di coerenza col programma. Il tutto mentre la Gelmini propone una laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Bossi, che oramai comunica solo a diti medi. Servirà da buon esempio al trota, pluriripetente di esame di stato, e pronto per essere un punto di riferimento per i giovani.

Jon aveva promesso di diventare prima di tutto "un sindaco divertente".

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