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venerdì 30 gennaio 2009
la prima legge a firma Obama
WASHINGTON - Per garantire sui luoghi di lavoro a tutti i lavoratori, in particolare alle donne, una pari opportunità vera: è questo principio si ispira la prima vera legge firmata dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da quando è in carica con pieni poteri. "Questa è una bella giornata...e lo è ancora di più perché questa è la vera prima legge che porta la mia firma": il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha aperto così oggi alla Casa Bianca l'incontro organizzato con Lilly Ledbetter, la lavoratrice della Goodyear che intraprese una battaglia personale dopo aver scoperto che in busta paga prendeva meno dei suoi colleghi, pur facendo lo stesso lavoro.
La legge, non a caso, è stata denominata 'Lilly', e Obama l'ha firmata oggi con visibile soddisfazione alla presenza della stessa Lilly Ledbetter, presenti tra le altre la moglie, Michelle, la speaker della Camera, Nancy Pelosi, il segretario di Stato americano, Hillary Clinton. "Questa legge - ha detto il presidente - rafforza uno dei principi fondanti della nostra Carta Costituente, e cioé che tutte le persone sono create uguali", come recita la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti.
Tutte le persone - ha sottolineato Obama rivolgendosi alle tante donne presenti - "meritano pari opportunità". Nello specifico, la nuova legge punta a rendere più facili eventuali azioni legali da parte di persone che si considerano discriminate sul lavoro. Come appunto, Lilly Ledbetter, per 19 anni dipendente della società di pneumatici Goodyear che dopo otto anni di lavoro scoprì suo malgrado di essere pagata il 40% meno di molti dei suoi colleghi maschi, nonostante facesse esattamente lo stesso lavoro. dei suoi colleghi maschi. La lavoratrice denunciò l'azienda, un tribunale le diede ragione, ma durante l'era Bush la Corte Suprema - con una sentenza passata per 5 voti contro 4 - sancì che la lavoratrice aveva tardato nel presentare la denuncia, che andava presentata entro sei mesi dal presunto torto subito (nel caso specifico, lei lo aveva subito per anni, a sua insaputa). La denuncia di Lilly Ledbetter mise in moto un'ampia campagna contro la discriminazione delle donne sui luoghi di lavoro. Fino alla legge di oggi.
La firma della legge è stata a lungo e calorosamente applaudita dalle donne invitate per l'occasione alla Casa Bianca. Lilly Ledbetter, quasi imbarazzata, è intervenuta per ringraziare il presidente "a nome di tutte le donne". Non a caso la legge porta il suo nome. E' stata denominata, infatti, Lilly Ledbetter Fair Pay Act, e introduce norme sull'equità salariale, uno dei temi più trasversalmente sentiti dall' elettorato femminile americano. In America infatti ancora oggi in molti settori le donne ricevono il 23% meno dello stipendio dei loro colleghi maschi. "Nel firmare questa legge, voglio dare un segnale chiaro - ha detto Obama -: e cioé che non ci sono cittadini di seria A o di serie B sui luoghi di lavoro".
fonte: http://www.ansa.it
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