Il governo Lula ha ufficializzato la riattivazione del Comitato tecnico nazionale per la salute LGBTIA+, ripristinando un importante spazio di partecipazione sociale che era stato sospeso sette anni fa. Il collegio, che riunisce 27 movimenti sociali e associazioni, torna a svolgere un ruolo fondamentale nella formulazione, nel monitoraggio e nell'articolazione delle politiche di salute per la popolazione LGBTIA+ nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SUS)
Tra le sue funzioni, vi sono la proposta di azioni per superare le barriere di accesso, il monitoraggio dell'attuazione della Política Nazionale di Salute Integrale LGBT e il sostegno a ricerche e dibattiti che amplino la conoscenza della società sulle esigenze di questa popolazione.
Secondo il Ministero della Salute, il comitato sarà anche responsabile di fornire supporto alla revisione del Piano Operativo della política nazionale e avrà autonomia nella costruzione di strategie e azioni. La segretaria di Attenzione Primaria alla Salute, Ana Luiza Caldas, ha celebrato la riattivazione del comitato da parte del governo Lula: "La partecipazione sociale è fondamentale per il funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale (SUS), affinché tutte le voci siano ascoltate e le loro esigenze siano accolte, al fine di migliorare le politiche sanitarie e offrire un servizio qualificato, rispettoso della diversità di genere e dell'orientamento sessuale".
La ripresa del comitato avviene in un contesto di recenti avanzamenti nel campo dell'assistenza alla popolazione LGBTIA+. Nel 2024, per esempio, i campi "orientazione sessuale" e "identità di genere" sono stati aggiornati nelle schede di registrazione individuale del sistema e-SUS APS, rendendo il loro inserimento obbligatorio. La coordinatrice di Accesso e Equità del Ministero della Salute, Lilian Silva Gonçalves, ha sottolineato l'impatto della misura: "Questa modifica rompe con l'invisibilità delle persone LGBTIA+ nei dati ufficiali. La visibilità ci permette di comprendere meglio le loro esigenze e di orientare in modo opportune le strategie di cura richieste".
Creato nel 2004, il comitato era responsabile della formulazione della Política Nazionale di Salute Integrale LGBT, pubblicata nel 2011, e la sua última riunione si è tenuta nel 2017. Tuttavia, è stato soppresso nel 2018 durante il governo di Jair Bolsonaro, a seguito della pubblicazione di un decreto che ha portato alla dissoluzione di centinaia di consigli e comitati. Ora, a recriação do comitê em setembro de 2025, durante il governo Lula, amplia sua rappresentatività e reacende as aspettative di progressi nella garanzia dei diritti e nel rafforzamento di una política pubblica di salute che celebri la diversità e combatta le disuguaglianze storiche.
L'organo, che era stato soppresso nel 2019, è stato reintrodotto con l'obiettivo di ampliare i diritti di gay, lesbiche, bisessuali, travestiti, transgender, intersessuali, asessuali e di tutte le persone rappresentate dalla sigla nel Sistema Sanitario Nazionale (SUS).