La legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso è un fenomeno in crescita e la mappa dei paesi che lo riconoscono include, al momento della stesura (gennaio 2025), gran parte dell'Europa occidentale e meridionale (come Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Irlanda, Grecia, Malta), oltre a diversi paesi extra-europei, tra cui Australia, Canada, Stati Uniti, e alcuni in Asia come Taiwan e Thailandia. Questa lista non è esaustiva e la situazione è in continua evoluzione, con la legalizzazione che si estende gradualmente a nuovi paesi.
Ecco alcuni dei paesi dove il matrimonio omosessuale è legale:
In Europa:
Andorra, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Fuori dall'Europa:
Australia, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Brasile, Argentina, Colombia, Ecuador, Taiwan, Nepal, Thailandia e Sudafrica, tra gli altri.
È importante notare che la situazione cambia frequentemente, con nuovi paesi che legalizzano il matrimonio tra persone dello stesso sesso nel corso del tempo. I primi 15 a garantire questo diritto hanno aperto la strada a profondi cambiamenti, che vanno dal riconoscimento formale delle famiglie all'anagrafe alla protezione in settori essenziali come la sanità, l'eredità, la previdenza sociale, i documenti dei figli e la sicurezza giuridica.
Prima della legalizzazione, le coppie LGBTQ+ dovevano affrontare una serie di situazioni di fragilità: figli che non potevano essere registrati con il nome di entrambi i genitori o di entrambe le madri, eredità contestate, rifiuto della copertura sanitaria e persino restrizioni alle visite in ospedale in situazioni di emergenza.
Con la conquista del matrimonio egualitario, questi ostacoli hanno iniziato a essere superati.
La legislazione há iniziato a garantire dignità, cittadinanza e protezione alle famiglie LGBTQ+, riconoscendo che il diritto di amare e di costituire una famiglia non deve essere visto come un privilégio, ma come un diritto umano fondamentale.
Olanda. È il primo Paese europeo che nel 2001 legalizza il matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso, equiparandole nei diritti e nei doveri in tutto e per tutto alle coppie eterosessuali, adozioni incluse.
Francia. Ad aprile 2013 l’Assemblea Nazionale francese vota a maggioranza la legge che legalizza le nozze gay e riconosce il diritto alle adozioni per le coppie omosessuali. Il 29 maggio dello stesso anno a Montpellier si è celebrato il primo matrimonio gay della quinta Republique francese.
Danimarca. Copenhagen vanta la medaglia d’oro dei diritti gay, essendo stato il primo paese al mondo ad avere autorizzato le unioni civili tra omosessuali nel 1989. A giugno 2012 è arrivato anche il via libera per i matrimoni gay davanti alla chiesa luterana.
Spagna. Con il governo socialista di Zapatero nel 2005 la “cattolicissima” Spagna legalizza i matrimoni gay. Per quanto riguarda la legislazione sulle adozioni, tutte le coppie (etero e omosessuali) anche se non sposate possono adottare bambini.
Svezia. Qui è arrivata prima la possibilità di adottare (nel 2003) e poi la legalizzazione dei matrimoni omosessuali, sia civili che religiosi, nel 2009.
Norvegia. Dall’inizio del 2009 coppie gay ed etero hanno gli stessi diritti e doveri in materia di matrimonio, procreazione assistita e adozioni.
Belgio. Nel 2003 re Alberto II firma la legge che legalizza i matrimoni omosessuali. Tre anni dopo, nel 2006, arriva anche il sì alle adozioni per le coppie gay.
Finlandia. Il 28 novembre 2014 il Parlamento di Helsinki ha approvato la legge che regola le nozze gay. Anche le adozioni diventano legali nello stesso anno mentre le unioni civili e adozione dei figli del partner erano già possibili dal 2002.
Repubblica Ceca, Svizzera e Irlanda. Riconoscono le unioni civili di coppie dello stesso sesso.
Lussemburgo. Approvata a giugno 2014 la legge sui matrimoni gay e’ entrata in vigore il 1 gennaio 2015.
Slovenia. Il 4 marzo 2015 il Parlamento sloveno ha approvato un emendamento alla legge sui matrimoni e la fam
Germania. Dal giugno 2017 Berlino dà il via libera ai matrimoni gay. Approvata a maggioranza con 393 voti a favore e 226 contrari la legge che garantisce pari dignità alle nozze tra persone eterossessuali e omosessuali, ha visto contrario il voto della cancelliera Merkel si è espressa per il no, ma ha lasciato libertà di voto ai deputati della coalizione.
Berlino riconosce le unioni civili tra omosessuali e sta dibattendo sulla completa equiparazione fiscale tra coppie etero e gay. Il Bundestag discute anche cambiamenti in materia di adozioni. Ma è possibile che tutto resti fermo fino alle elezioni politiche che si terranno a ottobre di quest’anno.
Portogallo. Nel 2010 Lisbona abolisce ogni riferimento a differenze di sesso nella legge che regola la fattispecie dei matrimoni. È il sesto Paese europeo a legalizzare le nozze gay e l’ottavo nel mondo. Ma a oggi i gay non hanno accesso alle adozioni.
Gran Bretagna. C’è fermento e attesa tra i gay del Regno Unito. Il 4 giugno di quest’anno la Camera dei Lord ha approvato il disegno di legge sui matrimoni omosessuali, che già aveva ricevuto il via libera dei Comuni. Le coppie gay sono a un passo dal coronamento del loro sogno. Formalmente la legge deve passare un’altra lettura e poi potrà essere firmata dalla Regina.
Stati Uniti e Canada
Canada. I primi due matrimoni gay si celebrano nel 2001, ma bisogna arrivare al 2005 per una legge che legalizzi le unioni tra coppie omosessuali.
Stati Uniti. Il matrimonio tra coppie dello stesso sesso è legalmente riconosciuto in molte giurisdizioni americane. Gli Stati che approvano le unioni omosessuali sono 37 Stati. Non solo. Corti locali hanno poi riconosciuto le unioni tra omosessuali sulla base di singole istanze presentate nei tribunali.
America Latina
Argentina. A luglio del 2010 Buenos Aires si aggiudica la palma di prima capitale sudamericana a legalizzare i matrimoni e le adozioni gay.
Uruguay. Ad aprile 2013 è il secondo Paese dell’America Latina a legalizzare le nozze tra coppie omosessuali.
Messico. I gay possono sposarsi solo nella capitale, a Città del Messico, mentre tutti gli altri Stati si riservano la libertà di legiferare in materia.
Colombia. Bogotà riconosce le unioni civili tra omosessuali.
Brasile. Il riconoscimento dei matrimoni gay in Brasile inizia nel 2012 e tocca diverse giurisdizioni. Nel 2013 la Corte Suprema sancisce l’estensione della legalizzazione dei matrimoni tra coppie dello stesso sesso a tutto il Paese.
Australia e Nuova Zelanda
Australia. L’Australia non riconosce i matrimoni gay, ma è pendente una proposta del partito Laburista che nel 2011 ha chiesto un referendum in materia, incontrando la netta opposizione del partito Liberale. Alcuni Stati australiani però autorizzano le unioni omosessuali. Nel 2010 la Tasmania è stato il primo Stato australiano a riconoscere legalmente le nozze celebrate in altre giurisdizioni, anche se solo de facto.
Nuova Zelanda. Il 19 agosto 2013 è entrata in vigore la legge che riconosce il matrimonio tra coppie dello stesso sesso.
Africa
Sudafrica. Pretoria è la prima capitale del continente africano e il secondo Paese nel mondo al di fuori dell’Europa che nel 2006 riconosce i matrimoni omosessuali, dopo averne precedentemente riconosciuto le unioni civili.
Asia
Nepal. Dal 2008 si dibatte sulla legalizzazione dei matrimoni gay, da inserire nella nuova Costituzione del Paese, che però non è ancora stata approvata.
Taiwan. L’Alta Corte di Taipei ha chiesto al Consiglio dei Grandi Giudici di pronunciarsi in materia di matrimoni omosessuali, ma finora i giudici non si sono pronunciati.
Tuttavia, è necessario ricordare che la discriminazione continua ad essere presente, soprattutto nei confronti delle nuove famiglie LGBTQ+ con figli, che continuano ad affrontare sfide per il pieno riconoscimento dei loro diritti e per vivere con uguaglianza e sicurezza.