Washington, 15 dicembre 2009 - Washington è a un passo dal riconoscere giuridicamente i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il consiglio cittadino ha approvato oggi la proposta per introdurre nell’ordinamento le nozze tra omosessuali e ora alla norma serve solo l’avallo del Congresso degli Stati Uniti che ha l’ultima parola sulle norme della capitale.
Il sindaco di Washington ha già detto che è intenzionato a firmare il provvedimento che ha 30 giorni per essere discusso in Campidoglio prima di divenire automaticamente legge. Nella maggior parte dei casi se i parlamentari non si esprimono vale la regola del silenzio assenso.
Il voto è arrivato a larga maggioranza con 11 dei 13 consiglieri “comunali” schierati a favore. Una vittoria che compensa in parte le sconfitte del movimento per i diritti civili delle settimane scorse. Sia lo Stato di New York che quello del New Jersey hanno infatti bloccato l’approvazione di norme simili, dopo asprissime battaglie politiche nelle rispettive aule parlamentari.
Il voto di oggi arriva dopo un lunghissimo scontro che nelle ultime settimane ha visto in prima fila la diocesi locale che è arrivata a minacciare di interrompere i servizi sociali ai poveri della città se le “nozze gay” venissero effettivamente riconosciute. Il nodo su cui si batte la Chiesa cattolica è che la proposta, pur non obbligando le istituzioni religiose a consacrare le unioni gay, obbliga gli uffici della diocesi a riconoscere gli stessi diritti alle persone sposate, a prescindere dal sesso del coniuge.
A oggi sono cinque gli Stati americani che riconoscono il valore giuridico delle nozze tra omosessuali: Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont e New Hampshire (dove la legge entrerà formalmente in vigore a gennaio).
fonte:http://quotidianonet.ilsole24ore.com/esteri/2009/12/16/271553-voto_storico_washington.shtml
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