Dopo la trans brasiliana suicidatasi a Natale, un altro caso di autolesionismo al Centro di identificazione ed espulsione
di Sandro De Riccardis
Dopo il caso della trans trovata impiccata nella sua cella a Natale, il rischio è che altri ospiti possano portare a termine gesti disperati. Reazioni che seguono la decisione di dieci giorni fa del ministero dell’Interno di intensificare i controlli nei confronti dei viados e che ha portato all’allestimento di una sezione solo per ospiti transessuali anche in via Corelli.
Cinque stanze per venti posti, che al momento sono per oltre la metà vuote. «In questo periodo ci sono state retate da parte delle forze di polizia nelle zone frequentate da trans extracomunitarie — denuncia l’organizzazione per i diritti umani Everyone — . Quando non hanno il permesso di soggiorno vengono condotte nei Cie, dove rimangono fino a sei mesi in condizioni disumane e a rischio di abuso, mentre viene negato l’ingresso alle associazioni umanitarie. Occorrerebbe invece tutelarle, anche dopo le aggressioni e i casi di decessi che diventano sempre più frequenti».
fonte:http://milano.repubblica.it/dettaglio/non-cala-la-tensione-nel-cie-di-via-corelli-transessuale-inghiotte-alcune-monete/1814620
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