Milano, nel giorno di Natale, una persona trans si è suicidata


December 26, 2009,
di Vale Angelini e Mirella Izzo

Genova, 26 dicembre 2009. Ieri, nel giorno di Natale, una persona transessuale di nazionalità brasiliana, entrata domenica scorsa nel Centro di Identificazione ed Espulsione di via Corelli a Milano, si è impiccata usando un lenzuolo.


Nonostante il tempestivo allarme, dato da un detenuto i soccorsi non sono riusciti a rianimarla in tempo. Quella di ieri è l’ennesima vittima dell’indifferenza e di una politica che cavalca la paura del diverso.

In un paese dove si contano continui attacchi alla libertà di genere, in cui la Lega rifiuta qualsiasi legge contro transfobia e omofobia, in cui il cardinale Barragan dichiara che trans e omosessuali non entreranno mai nel regno dei Cieli, è quasi impossibile per una persona transessuale vivere una vita normale: Ce lo raccontano Michelle di Giulianova, suicidata nel marzo scorso perché la vita era ormai per lei insopportabile, o la piccola Noemi, suicidatasi 2 anni fa, perché a 16 anni, per essere recuperata, era stata assegnata ad un centro d’accoglienza e costretta a convivere con 35 ragazzi nordafricani. Serie ricerche dimostrano che il 33% delle persone transessuali, a causa della discriminazione, sono a rischio suicidio. L’Italia è il primo Paese europeo per discriminazioni, morti e violenze transfobiche: un terribile primato che rende le persone transessuali e transgender cittadini vulnerabili ed esclusi.

Da un monitoraggio sui CIE di tutta portato avanti dal Gruppo EveryOne è emerso che i suicidi (tentati o riusciti), specie tra immigrati transessuali e transgender, sono in costante aumento e che ciò che si sta consumando nei Centri di Identificazione ed Espulsione altro non è che un dramma umanitario. Sono il clima politico, l’isolamento sociale, ma sopratutto l’assenza di leggi e la totale refrattarietà alle problematiche di genere che incessantemente aumentano il disagio delle persone transgender.

L’associazione di volontariato Crisalide PanGender, auspica in un profondo esame di coscienza di Governo e Parlamento, al fine di varare presto leggi che rispettino le varianti di genere sia in carcere, sia nei centri di Identificazione ed Espulsione, ma anche nella vita di tutti i giorni, al fine di interrompere rapidamente questa spirale di violenza.


Crisalide PanGender, inoltre, intende sollecitare - insieme al Gruppo EveryOne - gli Uffici dell’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani e dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati. Affinché la doppia condizione di discriminazione relativa alle persone immigrate transgender vengano portate all’attenzione della Corte Europea di Giustizia.

Crisalide PanGender

Vale Angelini (consigliere Direttivo)
Mirella Izzo (presidente)


Infoline: 320-8748419 (Mirella Izzo)
www.pangender.it

fonte:http://www.eCentro di Identificazione ed Espulsione di via Corelliveryonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2009/12/26_Ieri_a_Milano%2C_nel_giorno_di_Natale%2C_una_persona_trans_si_e_suicidata.html

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