Arrestate le madri delle vittime della repressione del luglio scorso
TEHERAN - Tensione alle stelle in Iran in occasione della giornata dello studente. Duri scontri tra polizia e sostenitori del leader dell'opposizione Mir Moussavi, si stanno verificando a piazza Enghelab, nei pressi della principale università di Teheran. Due donne, vestite di verde (il colore scelto dagli oppositori del regime) sarebbero state arrestate, mentre (secondo un sito web vicino all'opposizione) sono stati disattivati i collegamenti cellulari nelle zone centrali della capitale e attorno all'università. "Gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni contro gruppi di manifestanti che scandivano slogan anti Ahmadinejad" dicono alcuni testimoni. E c'è chi parla di colpi di pistola sparati in aria. Dall'interno dall'università arrivano grida di 'Allah Akbar' (dio è grande) e slogan anti-governativi. Stesse scene sono segnalate all'università Sharif, l'ateneo scientifico più prestigioso dell'Iran. Le forze di sicurezza sono presenti in maniera massiccia anche in altri punti dell'area centrale di Teheran, specialmente sulla Piazza Haft Tir, da dove nei mesi scorsi sono partiti cortei dell'opposizione.
Oggi, in Iran, si celebra la giornata degli studenti, per commemorare l'uccisione di tre giovani nel 1953 da parte dei servizi segreti del regime. E proprio per staccare la spina sull'opposizione, le autorità di Teheran, sabato, hanno sospeso gli accrediti ai corrispondenti stranieri. Nelle ultime settimane i siti riformisti avevano dato notizia degli arresti di diversi dirigenti studenteschi, mentre la polizia aveva fatto sapere che sarebbe intervenuta ""severamente" contro qualsiasi manifestazione "illegale".
Madri arrestate. Secondo il sito riformista Mowjcamp oltre una decina di madri di giovani morti nelle manifestazioni di protesta dell'estate scorsa sono state arrestate mentre si radunavano come ogni settimana in un parco di Teheran. Le madri, precisa il sito, sono state affrontate dalla polizia durante un raduno che tenevano sabato nel Parco Laleh, nel centro della capitale. Gli agenti hanno cercato di farle sgomberare, ma quando le donne hanno opposto resistenza, diverse di loro sono state arrestate. Da mesi, ormai, le madri delle vittime nella repressione delle proteste, accompagnate da altre donne attiviste, si riuniscono ogni sabato al Parco Laleh per chiedere giustizia.
fonte:http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/iran-9/scontri-universita/scontri-universita.html
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