Il 20 novembre 2009 viene celebrato in tutto il mondo l'11° Transgender Day Of Remembrance.
Il 28 novembre 1998 , viene assassinata Rita Hester, donna Trans vittima di un crimine d’odio. come molti casi analoghi, il caso è tutt’ora non risolto.
L’anno dopo, in suo onore a San Francisco, viene avviato il progetto web ‘Remembering our dead’ ( Ricordando i nostri Morti ), e viene organizzata la prima veglia a lume di candela, il primo TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE ( Giorno della memoria Transgender ).
Da undici anni a questa parte, la comunità
Transgender internazionale, si trova a dover fare un triste resoconto, la conta delle persone uccise da un cieco odio transfobico. Il nostro paese è sempre tristemente presente nella conta delle vittime, segnale che le azioni svolte dalle istituzioni, contro questo genere di violenze, non solo risulta insufficiente, ma spesso neanche compreso. I dati che ci permettono di dare un nome alle persone assassinate, non è che solo una parte delle vittime. Ci basiamo solo sulle denunce fatte, sulle rassegne stampa internazionali e su quanto le singole associazioni riescono a raccogliere direttamente. In molti paesi l’uccisione di persone transgender passa sotto assoluto silenzio (ancora in molte nazioni la transessualità è un reato), in altri la costruzione di una rete informativa trans/LGBTQ è resa impossibile dalle condizioni politico/sociali locali e, molto spesso, i familiari cercano di omettere la condizione transgender delle vittime per vergogna e paura del giudizio sociale. Ricordando la storia che ci ha portate/i a commemorare in tutto il mondo questo giorno, non dobbiamo dimenticare le azioni di tutte quelle persone che hanno lottato e che lottano tutt’ora per far si che questa lista di persone uccise sia azzerata, da una politica forte contro la discriminazione e la violenza, e dalla volontà di tutte/i i cittadini di rendere il nostro mondo migliore, debellando l’odio verso le differenze di qualsiasi natura esse siano, rivalutando le stesse come bene prezioso per tutta l’umanità.
Le celebrazioni quest’anno assumono un valore particolare a causa della crescente violenza transfobica che si è diffusa nel paese e del pesante clima politico e culturale che si è creato in particolar modo dopo il no alla legge contro le discriminazioni e dopo che da questa è stato tolto ogni riferimento alle persone transessuali.
Le transessuali sono considerate in tutto il mondo, le più
esposte al suicidio causato da emarginazione sociale e discriminazione che si
esprime in modo variamente profondo nelle diverse culture e società. Suicidi
stimolati da pressioni psicologiche esterne talvolta troppo forti da essere
sopportate. In molti di questi casi il suicidio altro non è che un omicidio
realizzato da un intera società.
Le dimensioni del fenomeno potrebbero far parlare di un vero e proprio
genocidio, alimentato dal pregiudizio e dalla Transfobia che affonda le sue radici in quella morale
che considera come anormale e pericoloso tutto ciò che si discosta dal modello di genere, di
sesso e di famiglia imposto.
Le persone transessuali secondo questa logica sono considerate degenerate e non degne di
rispetto, il loro assassinio risulta quindi giustificato e considerato meno grave di quello di
altri individui.
Questo clima transfobico viene alimentato in Italia e nel mondo dalle parole periodicamente
pronunciate dai pulpiti vaticani dai politicanti teo-conservatori e dai giornali, con parole di odio
che non solo istigano ma quasi approvano aggressioni verbali e fisiche,
discriminazioni e violenze sociali verso le persone che non si allineano ad
un certo modello sociale e che decidono di autodeterminare quotidianamente le
poprie vite a partire dalla propria sessualita', affettivita' e identita' di
genere.
Vegliamo e onoriamo la memoria di tutte le persone trans, ma non solo, vittime di crimine di odio.
Ci ricordiamo dei nostri fratelli e sorelle che la stampa e l’opinione pubblica nel migliore dei casi dimentica, nel peggiore dei casi li depreda dell’ultimo orgoglio, ricordandoli come uomini o donne biologici e rendendoli vittime di un sensazionalismo che dura il tempo di un Telegiornale, ma sufficiente per ucciderli una seconda volta, nuovamente vittime di una società che giudica e poi volta la testa dall’altra parte.
Noi vogliamo prenderci questo momento per vegliarli e amarli.
Noi, e le persone non transgender che ci sono vicine, ci ricordiamo che queste persone erano figli, figlie, padri, madri, amici, fratelli sorelle e partners.
Lanciamo un urlo silenzioso di cordoglio e orgoglio addosso al muro di indifferenza e odio della società.
Noi non dimentichiamo e non dimenticheremo.
Il programma
delle manifestazioni in tutta Italia Il 20 novembre, quindi,
Sono in via di organizzazione iniziative a Bologna
[a cura del Mit, Movimento italiano transgender, www.mit-italia.it],
Verona [circolo Pink, www.circolopink.it],
Torino [circolo glbt Maurice, www.mauriceglbt.org],
Napoli [Associazione transessuali Napoli e cooperativa sociale Dedalus,
www.coopdedalus.it].
venerdì 20 novembre 2009 | |
Ora: | 21.00 - 22.00 |
Luogo: | Milano, via Bezzecca |
Tutte le informazioni sugli eventi nel mondo sono reperibili sul sito
www.transgenderdor.org.
Link internazionali :
Pubblichiamo qui sotto i casi comparsi sui giornali nel solo 2009.
REPORT
dei principali atti di violenza transfobica
accaduti in Italia nel corso del 2009
tratti dagli articoli comparsi sulla stampa
3/01/2009
NAPOLI.
Una transessuale, della quale non si conosce ancora l'identità, è stata trovata morta in vico Sant'Alessio, nella zona del Lavinaio, vicino a piazza Mercato, nel centro di Napoli. Gli investigatori ancora non hanno chiarito se sia stato ucciso a coltellate o a colpi di pistola.
03/01/2009
PERUGIA.
Non aveva più’ una casa dove andare (era stata sequestrata dalla Polizia giorni fa perchè lì dentro si esercitava la prostituzione) e l’unico rifugio che era riuscita a trovare era una vecchia Ford Escort parcheggiata e, pare, abbandonata dal proprietario in via del Macello. Lei D.S., transessuale brasiliana di 24 anni, clandestina, che fino a poco tempo fa abitava in un palazzo della zona, dopo avere sfondato un vetro, si era sistemata nella vecchia Ford. Una coperta, il sedile posteriore come letto: era tutta la sua casa, un posto dove andarsi a riposare. Quell’auto però con il vetro rotto ha insospettito una pattuglia della volante, che l’altra sera è andata a scoprire cosa fossse successo. Gli agenti si sono trovati davanti a una giovane trans avvolta nella sua coperta profondamente addormentata. Dal momento che non aveva rubato l’auto, la trans è stata solo denunciata per danneggiamento e subito è stata avviata la pratica per il rimpatrio. Ma non sarà facile rimandarla in Brasile — almeno in tempi rapidi — perchè la giovane, che pare abbia diverse gravi patologie, dovrà essere prima sottoposta a una lunga serie di accertamenti clinici. Dopodiché se le sue condizioni di salute lo consentiranno sarà rimpatriata.
14/01/2009
MILANO.
Rifiuta una prestazione gratuita e viene rapinata. Vittima una transessuale brasiliana che, dopo aver detto di no a un egiziano, è stato spinto a terra e rapinato della borsetta. Il nordafricano, con precedenti per rapina e furto, è poi scappato, ma non ha fatto molta strada: è stato fermato ed arrestato da un equipaggio dei carabinieri. L'episodio è avvenuto l'altra sera, poco prima delle 22.30, in via Novara, all'angolo con via Romanello.
20/01/2009
ROMA.
Due pregiudicati romeni, di 26 e 35 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, dopo aver tentato di rapinare una transessuale brasiliana di 31 anni. I romeni, dopo aver colpita la transessuale con una bottiglia, hanno tentato di scippargli la borsa: la brasiliana, seppur dolorante, ha opposto resistenza al tentativo dei due, che se la sono data a gambe elevate. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile, in transito proprio in quel momento, attirato dalle urla della brasiliana, dopo essersi accertato delle condizioni della trans, si è messo sulle tracce dei due fuggitivi, intercettandoli e bloccandoli nei pressi di via Emilio Longoni. Arrestati con l'accusa di tentata rapina e lesioni personali, i due romeni sono stati associati al carcere di Regina Coeli. La trans, visitata dai sanitari dell'ospedale Sandro Pertini, è stata dimessa con una prognosi di 8 giorni.
29/01/2009
PARMA.
Un ucraino di 20 anni è stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri a Ponte Taro dopo aver tentato di rapinare una transessuale armato di una pistola ad aria compressa. Il giovane, attorno all’1.30, si è fermato in un’area di servizio dove la trans stava aspettando i clienti. Dopo averla fatto salire in macchina, gli ha però puntato al collo la pistola intimandogli di consegnare quello che aveva nella borsa. la transessuale ha reagito mordendogli una mano, ma l’altro gli ha sparato sette colpi ferendola leggermente. A quel punto la trans ha sfilato dal cruscotto le chiavi dell’auto ed è scappata nei campi. L’ucraino prima ha provato a inseguirla, poi ha chiamato i carabinieri dicendo di essere stato aggredito
22/02/2009
CASERTA.
Provincia di Caserta, l´aggressore sceglie la sua vittima: è una transessuale in attesa di clienti. Punta al telefonino che ha in mano. Così, a bordo della sua Smart, si avvicina con fare ammiccante lungo la strada di periferia di Maddaloni (Caserta) e chiede alla trans il prezzo per una prestazione sessuale. La vittima si avvicina, si china verso il finestrino aperto e a quel punto il bandito gli strappa il cellulare di mano. Quindi schiaccia il piede sull´acceleratore, e fugge via con il bottino. Solo che la vittima non molla, si aggrappa alla portiera e il bandito la trascina per alcuni metri. La vittima si ferisce in più parti del corpo: lividi e contusioni fino a quando, stremata, non lascia la presa. Il malvivente è intanto lontano. La sua auto però viene segnalata alla polizia, e gli agenti del commissariato di Acerra, ieri, notano la Smart in via Calabricito. Alzano la palina dell´alt ma il bandito non si ferma. Forza il posto di blocco, fugge. Inseguito e preso lungo la strada statale 162. Sotto il sedile, il malvivente - Fabio Scognamiglio, 24 anni - nasconde ancora il cellulare della transessuale. Viene arrestato.
07/03/2009
MONTESILVANO (PE).
Il suo sogno era operarsi per diventare davvero, finalmente, una donna. Ma non ce l’ha fatta M.T., in arte Michelle, transessuale di 32 anni originaria di Giulianova che ieri mattina si è impiccata dopo aver affidato le sue ultime parole a un cartellone alto un metro trovato dai carabinieri sul tavolo di casa sua, in via Grecia. Quasi a voler gridare la disperazione che le scoppiava nel cuore, Michelle ha scritto «La vita era diventata impossibile» e poi, dopo aver firmato quattro lettere indirizzate a parenti e amici, ha messo in atto il suo gesto estremo. Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme, alle sette e mezza di ieri mattina: il corpo era sul balcone, al primo piano di una delle palazzine di fronte a Porto Allegro.
27/04/2009
ROMA.
Due 40enni hanno rapinato la borsetta a una trans: a bordo della loro auto, nella notte hanno avvicinato una transessuale brasiliana sulla via Casilina, e minacciandola con una pistola lo hanno costretta a consegnarla. Ha però assistito un carabiniere, che dopo aver chiesto l´intervento di altri militari le ha seguite, bloccate e arrestate. La pistola era ad aria compressa, senza tappo rosso. Risponderanno di concorso in rapina aggravata
04/05/2009
FIRENZE.
Nella notte tra il 2 e 3 maggio, al parco delle Cascine di Firrenze due ragazze trans sono state aggredite da una decina di ragazzi italiani tra i 17 e i 25 anni armati di spranghe di ferro: lo denuncia Matteo Pegoraro, attivista per i diritti umani col Gruppo Everyone, il quale afferma che "il gruppo di transfobici le ha dapprima minacciate, insultate e successivamente ha scagliato la propria violenza sulle loro automobili. Si tratta di un episodio gravissimo, che riporta all'attualità il dramma di migliaia di persone omosessuali e transessuali che nel nostro Paese devono fare i conti, rimettendoci in prima persona, con la discriminazione e il pregiudizio, che sfociano ormai sempre più frequentemente in episodi incontrollati di violenza".
30/06/2009
BOLOGNA.
Due transessuali sono finite in ospedale questa notte a Bologna dopo essere stati vittime di uno scherzo di cattivo gusto: due auto li hanno affiancati, mentre ieri sera si prostituivano in via Stalingrado, e hanno sparato contro di loro con un estintore. le due sono stati colpite agli occhi e hanno dovuto farsi medicare, ricevendo cinque e sette giorni di prognosi. Una terza transessuale che ha assistito alla scena, però, e' subito balzata in macchina e si e' messa a inseguire gli aggressori. Gli e' stata dietro fino a via Massarenti, schivando anche l'estintore che a un certo punto gli e' stato lanciato contro da una delle due auto in corsa. Imperterrito, e' riuscito a inseguire gli autori del gesto fino a Massarenti, poi li ha persi di vista. Il fatto e' successo stanotte intorno alle tre in via Stalingrado all'altezza del Mercatone Uno: due auto, una grigia e una nera, si sono accostate ai due trans ed e' subito partito il getto dell'estintore. La Polizia e' stata poi allertata dal personale del Pronto soccorso dell'ospedale Sant'Orsola.le due feriti sono una ragazza di Ragusa di 32 anni e una comasca di 38. la terza trans che si e' messa a inseguire le due auto e' anch'egli di Ragusa e ha 31 anni: secondo quanto ha riferito alla Polizia, non e' la prima volta che capitano fatti del genere. Lei stessa aveva sentito parlare di precedenti episodi di scherno contro le sue "colleghe". L'estintore e' stato ritrovato all'incrocio tra via del Lavoro e via Vezza.
04/07/2009
BOLOGNA.
Pochi giorni dopo essere finita nel mirino di alcuni teppisti, è stata rapinata da un finto cliente ma l'ha fatta arrestare dalla polizia. Ancora una disavventura per una transessuale di 32 anni, originaria di Ragusa, che si prostituisce in via Stalingrado. Verso le tre dell'altra notte è stata avvicinata da uno straniero che, spacciandosi per un cliente, gli ha strappato di mano la borsetta, trascinandola a terra. Il rapinatore è scappato in auto ma la trans ragusana, nonostante la caduta che gli ha provocato lesioni guaribili in tre giorni, è riuscita ad annotare la targa dell'auto. La polizia ha rapidamente individuato l'aggressore, Tesfaj Tewelde, etiope di 43 anni, regolare e con precedenti specifici, rintracciato nella sua abitazione e ancora in possesso della borsa appena trafugata. Già nel 2001 era stato denunciato per avere derubato una transessuale, sempre in zona Fiera. Questa volta l'etiope è stato arrestato per rapina e lesioni finalizzate alla rapina. la trentaduenne siciliana è una delle due transessuali che, lunedì scorso, erano stati bersagliati del raid di alcuni giovani, che avevano scaricato loro in faccia il getto di due estintori.
10/07/2009
BELLUNO.
Due tappe probatorie fondamentali per l’agente penitenziario di Belluno accusato da una detenuta transessuale, rinchiusa nell’apposita sessione di Baldenich, di averla costretta ad un rapporto orale. Ieri il magistrato titolare dell’inchiesta ha affidato l’incarico ad un professionista di eseguire l’esame del Dna.. Nel pomeriggio, in carcere, si è svolto invece un confronto tra le parti, alla presenza dell’avvocato difensore e del pubblico ministero, per raccogliere le testimonianze di tutti i soggetti coinvolti. Ma sarà il risultato del Dna a scrivere la parola decisiva, senza possibilità di errore. L’indagato non si è sottratto all’esame, affermando di essere stato accusato ingiustamente. Diversa la versione che sarebbe stata resa da altri detenuti, secondo la quale l’uomo avrebbe più volte abusato della sua posizione, costringendo le trans a soddisfare le sue voglie, forte del potere che la divisa e il ruolo gli conferiscono. Ma, in questo caso, la vittima ha fatto scattare la trappola. Ora l’agente è indagato ufficialmente per violenza sessuale commessa con abuso di potere. Reato pesantissimo per il quale rischia davvero di passare dall’altra parte delle sbarre.
13/07/2009
RIVA LIGURE (IM).
Una transessuale di 26 anni, italiana, è stata soccorsa dai medici del 118, dopo la segnalazione di due passanti, che hanno vista a terra, ieri alle 12.30, sanguinante, sulla strada verso Pompeiana. la 26enne, che lavora nelle discoteche della zona, sarebbe stata violentata. I Carabinieri della locale stazione hanno parlato con la 26enne che, però, avrebbe deciso di non sporgere querela. Molte le ipotesi sul fatto, tra cui quella che la giovane possa essere stata violentata da qualche persona, che aveva conosciuto la transessuale, poco prima in un locale.
22/07/2009
FIRENZE.
Dopo una breve vacanza trascorsa a Gardaland, 3 amiche, 2 transessuali ed una donna, si sono fermate a Firenze per qualche ora. Verso l’una, nella centrale piazza della Signoria, le tre sono state avvicinate da 3 giovani stranieri che hanno iniziato a fare volgari apprezzamenti contro di loro. Alle rimostranze verbali da parte di una di loro, i 3 hanno cominciato ad inverirle contro, a picchiarla selvaggiamente colpendola alla testa. Vanessa, la giovane transessuale, è caduta a terra priva di sensi. Il fortunoso intervento di una pattuglia dei carabinieri, che ha chiamato un’ambulanza, ha evitato che la situazione degenerasse ancora di più. Condotta in ospedale la transessuale ha passato lì la notte. I tre aggressori sono stai identificati e denunciati.
04/09/2009
MILANO.
E' accusato di ripetuta violenza sessuale ai danni di una transessuale brasiliana, condannata per furto. L'indagato è un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere milanese di San Vittore dove la trans è detenuta. I fatti si sarebbero svolti tra giugno e settembre del 2008, ma la notizia si è diffusa solo adesso perché pare che l'imputazione ai danni dell'agente non sia stata immediata. Il sostituto procuratore della Repubblica Isidoro Palma avrebbe svolto prima delle lunghe indagini per verificare la possibilità di iscrivere l'uomo nel registro degli indagati dato che le uniche prove ai suoi danni erano le dichiarazioni della trans. Secondo la vittima, le violenze sarebbero state quattro, tutte verificatesi durante le ore notturne, tranne una avvenuta nel pomeriggio. Il luogo prescelto dall'agente per consumare la violenza sarebbe stato il locale utilizzato dai sottufficiali nel quale portava la trans dopo averla prelevata dalla sua cella.
I colleghi dell'uomo, come era prevedibile, si sono schierati tutti in sua difesa sostenendo, tra l'altro, che sarebbe impossibile portare qualcuno in quella stanza senza essere notati.
08/09/2009
LECCE.
Luana Ricci, anni 46, sposata con due figli, un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 15, all’anagrafe risulta ancora essere Marco Della Gatta. Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Lecce e in musica jazz a quello di Bari, Luana vanta un curriculum di tutto rispetto, nell’ambiente musicale gode di grande rispetto e la sua arte è molto apprezzata. Dal 1991 lavora per la Diocesi, pur non avendo mai firmato un contratto e non avendo mai percepito i contributi. Ora che la Curia l’ha cacciata senza nemmeno una spiegazione e lei farà valere i propri diritti. Però prima di abbandonare per sempre il suo lavoro di organista , tornerà in chiesa ancora un paio di volte vestita da uomo per rispetto alle coppie che si devono sposare. Il ben servito lo ha ricevuto il 31 agosto scorso perché grazie all’Onig (Osservatorio nazionale sull'identità di genere che ha una sede anche a Bari) da un anno e mezzo ha iniziato il suo percorso di transizione e ora grazie agli ormoni le è cresciuto il seno.
29/09/2009
ROMA.
Costringeva la convivente transessuale argentina a prostituirsi, ma è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Pomezia per favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina e anche per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. C.P., catanese di 39 anni, viveva con la transessuale in un appartamento di Torvaianica da dove partiva ogni sera per accompagnare l’argentina a lavorare sui marciapiedi di Trigoria. la sudamericana era guardata a vista dal suo aguzzino che aspettava in auto, lontano dalla strada, che la convivente finisse la giornata di “servizio” per poi riportarla a casa.
29/09/2009
PISA.
Una bravata pagata a caro prezzo da tre giovani pisani di buona famiglia', finiti nella casa circondariale Don Bosco dopo aver derubato una transessuale. I protagonisti di questo ennesimo squallido episodio microcriminalità sono tre ventenni che abitano a Marina di Pisa. C.A. di 28 anni, S.M. di 22 anni ed E.V di 21 anni sono stati tratti in arresto dalla polizia perché responsabili, in concorso tra loro, del furto con strappo in danno di una transessuale ventiquattrenne.
15/10/2009
ROMA.
Una trans di circa 45 anni è stata investita nella notte tra martedì e mercoledì all'Eur da un'auto che poi è fuggita. Secondo le prime informazioni, la donna, circa 45 anni, è stata investita da un'auto tra mezzanotte e le due nella zona dell'Eur intorno al Palalottomatica. I ricordi sono molto confusi, ma le amiche presenti al fatto, raccontano che la macchina, con all'interno un paio di persone, avesse girato intorno alla donna più di una volta. Poi, ha cominciato a seguirla fino ad investirla. A qual punto la 45enne, straniera, ma in Italia da 25 anni, sarebbe stata investita. L'auto a quel punto è fuggita lasciandola lì per terra senza sensi.
2 commenti:
è morta brenda. non è giusto. luigi.
thanks for this nice post 111213
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