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Il governo austriaco ha dato oggi il via libera all'introduzione di una unione civile per le coppie omosessuali che esclude però il matrimonio tout-court. Dopo mesi di negoziati all'interno della "Grande coalizione" al potere in Austria, le coppie gay potranno, a partire dal prossimo primo gennaio, dopo l'adozione finale del progetto dal parte del Parlamento, godere delle stesse disposizioni a favore delle coppie eterosessuali in materia di pensioni.
Le coppie gay e lesbiche potranno anche portare lo stesso cognome, ma per contro l'adozione di un bambino o la procreazione assistita resteranno off-limit, ha sottolineato il ministro della Giustizia Claudia Bandion-Ortner.
La legge approvata oggi è frutto di un compromesso conseguito dopo una feroce opposizione del partito conservatore Oevp che è riuscito ad ottenere il divieto del matrimonio civile. Unicamente autorizzata è la registrazione dell'unione presso le anagrafi sullo stato civile.
Secondo Gabriele Heinisch-Hosek, ministro della Condizione femminile, che si è battuta per ottenere il matrimonio, il progetto di legge "non è ancora definitivo" lasciando intendere che potrebbero esservi apportati degli emendamenti. L'adozione del testo da parte del Consiglio dei ministri è stata preceduta da una settimana di campagna mediatica orchestrata dall'arcivescovo di Vienna, il Cardinale Christoph Schoenborn, che ha insistito sul fatto che per la Chiesa cattolica una unione o un matrimonio può esistere solo fra un uomo e una donna.
fonte:http://www.gaynews.it/view.php?ID=83519
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