In Francia sono in vigore istituti giuridici simili ai Pacs |
«Le condizioni offerte dalla richiedente sul piano familiare, educativo e psicologico corrispondono ai bisogni e all’interesse di un bambino adottato», ha sottolineato il giudice, precisando che i motivi di rifiuto avanzati dal Consiglio del Jura «non giustificano legalmente la decisione di rigetto della domanda di adozione».
Sono dieci anni che Emmanuelle B., maestra di 48 anni, e Laurence R., psicologa infantile, si battono per ottenere il diritto di adottare un bambino. Le due donne vivono insieme da una ventina d’anni e da quattro sono unite civilmente da un Pacs.
A due riprese il Consiglio generale del Jura ha rifiutato la domanda di adozione avanzata da Emmanuelle. Ora, il via libera del tribunale riconosce la loro unione come «solida» e «duratura».
Di fronte al primo rifiuto delle autorità francesi, l’insegnante si era anche rivolta alla Corte europea dei diritti dell’Uomo, che nell’ottobre 2008 aveva condannato la Francia per discriminazione sessuale per aver negato alle due donne di adottare un bambino.
fonte:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200911articoli/49277girata.asp
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