"Viado, chi?" - Riflessione sul linguaggio dedicata alle transessuli Brasiliane in Italia..




A proposito dell'uso inconsulto, in italiano, del termine "viado" (ricopio: Vanessa Mazza informa ai giornalisti, scrittori e commentatori vari che il termine "viado", che viene usato con tanta disinvoltura, in portoghese è volgarissimo. Cosa direste se in un articolo di giornale straniero trovaste parole come "frocio", "ricchione" o "busone"? Se vogliamo usare la lingua degli altri, almeno facciamolo bene)

Oltre a essere un termine abbastanza volgare, quindi, è stato riportato nella nostra lingua con la grafia scorretta, semplicemente per omofonia (le due parole si pronunciano infatti allo stesso modo). Si diceva anche che il primo significato di VEADO è cervo, il secondo è "omosessuale di sesso maschile" (e non travestito o transessuale, che è invece il significato che ha preso da noi e che viene applicato unicamente a brasiliani o al massimo sudamericani).

Ora, cos'ha a che vedere il cervo con il gay? Ecco le interessanti spiegazioni che ho preso da una collega di Sãn Paolo, che riporto e traduco.

22/06/2006 - L'origine del termine "viado"

Secondo l'antropologo Luiz Mott, del Grupo Gay da Bahia, le possibili origini dell'espressione "viado" o "veado" usata per designare gli omosessuali sono molteplici. Solo in Brasile si associa il gay al cervo, che viene solitamente abbinato a un'immagine maschia e nobile e, in altri paesi, riportato su stemmi e bandiere.

L'utilizzo di questa parola per riferirsi ai gay risale agli inizi del XX secolo e all'inizio veniva usato unicamente per definire il pederasta passivo.

Alcune ipotesi su questo termine (fonti: Green, Trevisan, Mott, Fry & MacRae)

1) All'inizio del XX secolo, a Rio de Janeiro, i gay che fuggivano dalla polizia dovevano correre come dei cervi.

2) Una marca di sigarette, intorno agli anni 20, riportava stampata la figura di un cervo talmente esuberante ed effeminato che per analogia si è iniziato a usare questo termine per identificare i gay più appariscenti.

3) Derivazione di "transviado", "desviado" (N.d.T.: deviato)

4) Animale che passa la maggior parte dell'anno in comunità composte unicamente da maschi e cerca le femmine solo nella stagione dell'estro, mentre i maschi si accoppiano fra di loro per il resto del tempo.

5) Per influenza di Bambi di Walt Disney.

6) Perché è un animale elegante e che cammina saltellando, come certi omosessuali.

7) Alcune specie di cervi hanno dei peli bianchi intorno all'ano e questa parte del corpo sempre in vista colpisce l'attenzione.

8) Per associazione erudita al latinismo "venatus", cacciagione.

Quanto ai punti 4) e 5)

il cervo è un animale delicato, elegante, fragile (almeno in apparenza), saltella qua e là, e queste caratteristiche vengono attribuite agli omosessuali maschi (sì, è uno stereotipo, e oggigiorno anche irreale, visto che ci sono diversi termini per definire diversi "tipi" di omosessuale). Io faccio il tifo per il Sãn Paolo, che è considerata la squadra delle élite, dei figli di papà e dei finocchietti: il soprannome che viene dato ai san paolini è "bambi", per lo stesso motivo.

Quando nel 1998 vidi per la prima volta la parola sul De Mauro, con la definizione

travestito o transessuale di origine brasiliana o genericamente sudamericana, che si prostituisce

Già nel 1989 (data in cui il De Mauro attesta l'ingresso della parola nella lingua italiana) eravamo già implicati in una migrazione così infelice, frutto della grave crisi sociale che stava devastando il Brasile dalla fine degli anni 70.

È così che dall'analisi dell'etimologia sui dizionari riusciamo a trarre tante lezioni su cose che apparentemente non hanno niente a che vedere con la filologia.

Per non dire triste, che questa parola sia usata pure in un dizionario!

Come si direbbe in portoghese: "Quanta ignorância!". Che tristeza.



Commenti

Walter Bertocco ha detto…
Grazie per quello che fai: è molto importante aprire gli occhi alla gente!!!
Un bacio tvb,
Walter
Baloons Studio ha detto…
hi there ^^! warm greeting.
do you like Korean food?

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