PER IL VESCOVO BABINI FINISCE L’ERA DELLA CONFUSIONE TRA OMOSESSUALITA’ E PEDOFILIA. LA PEDOFILIA E’ MEGLIO, MOLTO MEGLIO!!


Mirella Izzo

Comunicato Stampa

Giugno 2010

Dopo le gravi dichiarazioni del Giudice Costituzionale “Tesauro” che definì la transessualità uno “scherzo della natura, Monsignor Serafino Sprovieri ebbe a dichiarare:

“A mio giudizio, specie i trans, sono un’ offesa alla natura,la stravolgono con una condotta depravata e capricciosa. Sono contrari a Dio e al suo progetto, che io paragono ad un quadro da disegnare a tinte di amore. (…) Tutto questo offende Dio, lo insulta e risulta una violazione della stessa legge naturale. Tali cose é bene dirle chiare”.

Luglio 2010

A seguito dell’inchiesta del settimanale Panorama sui “preti gay”, monsignor Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto, dichiara (nostri i sottolineati):

“Dunque, ho già espresso in varie occasioni la mia netta contrarietà alla omosessualità che considero una …vera perversione contro natura. (…) La omosessualità in un prete, se tradotta in pratica depravata, é addirittura più grave della pedofilia (…)“.

Su Omosessualità e pedofilia: “scientificamente non vi é relazione tra le due cose. Ma io come Vescovo sarei maggiormente comprensivo con un prete pedofilo che si penta e soffre della sua condizione che di questi viziosi. Le dico di più, se mi fosse capitato un pedofilo non lo avrei denunciato, ma cercato di redimere. Un padre come é il Vescovo per un sacerdote, non denuncia i figli che sbagliano e si pentono. Ma con i viziosi bisogna essere intransigenti”.

Si dice che non c’è miglior difesa dell’attacco ed è questa l’unica lettura che si può dare all’intensificazione della campagna omotransfobica da parte di sempre più esponenti della Chiesa Romana. La Chiesa Cattolica Romana cerca di confondere i suoi fedeli sull’abissale differenza tra comportamenti o condizioni che non creano alcun danno diretto ad altri e comportamenti, come quello pedofilo, che distruggono delle vite, a livello psicologico, fin dall’infanzia. Una differenza in termini etici che definisce il primo discrimine tra “bene” e “male”: l’imposizione su altri soggetti di proprie azioni violenti e violentanti.

Ci aggiungiamo, quindi, ad altre associazioni LGBT nel chiedere, per Babini, una denuncia alle autorità giudiziarie competenti, Per Sprovieri chiediamo inoltre la verifica di violazioni delle norme sulla dignità delle persone garantita dalla Costituzione. Per il Giudice Tesauro ribadiamo la richiesta di sue immediate dimissioni dalla Corte Costituzionale per manifesta espressione di parzialità riguardo ad argomenti sui quali potrebbe essere chiamato a giudicare.


Mirella Izzo presidente Crisalide PanGender

– crisalidepangender.org – infoline 3208748419

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