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martedì 13 luglio 2010

MANGANELLI ROTTI

Pubblicato lunedì 12 luglio 2010
Dal Blog http://iltafferugliointeriore.blogspot.com/2010/07/manganelli-rotti.html

Girano su alcuni blog riferimenti ai "morti di Reggio Emilia", ne ho già visti due o tre.

Il messaggio è abbastanza chiaro, ancorchè invece subliminale per l'attuale generazione ventenne che dei morti di Reggio Emilia non ne sa una sega e probabilmente non ambisce a saperne oltre.

Allora proverò a mandarne uno più chiaro prendendo spunto dalla solita infame buffonata partorita dalla DIGOS per cercare di salvare la faccia dopo aver manganellato i terremotati aquilani.
Scusate se insisto ma il fatto è il perfetto esempio di cosa siano le tanto declamate "Forze dell'Ordine" continuamente dipinte in TV come una fucina di eroi dal cuore buono, sempre pronti ad accorrere in difesa del più debole.

I più deboli in questo caso hanno subito delle agghiaccianti prese per il culo mentre il buffo omino di Arcore ed i suoi sodali spartivano, tramavano e ammassavano, il Bertolaso si beccava la sua casetta grazie ai buoni uffici di un cardinale (sì, quelli vestiti di porpora), i signori del mattone sghignazzavano sui trecento morti, cricche e cricchette organizzavano le fondamenta della nuova costituzione e Moccia preparava il suo nuovo libro.

Chiedere conto di questo in faccia a lor signori provoca la pronta reazione dei solerti tutori dell'ordine.
Che non sono lì a difendere i più deboli e meno che mai l'ordinamento democratico.
Son lì per difendere questa manica di delinquenti ben incollati alle loro poltrone.

Per quanto riguarda il loro rapporto con i semplici cittadini chiedere alle famiglie Aldrovandi, Giuliani, Uva, Lonzi e via dicendo.

Alla equazione mistificata dal poema di Pasolini Poliziotto=Figlio del popolo continuino pure a crederci i soliti polli.
Io, come cittadino, non mi sento tutelato da queste forze dell'ordine, non mi sento tutelato da chi le guida e meno che mai dal governo che queste forze dell'ordine proteggono.

Quindi, se dovrò scendere in piazza per difendere un mio diritto, il mio lavoro, la mia gente, la mia famiglia so già che mi dovrò difendere anche fisicamente da gente armata e in divisa.

E mi comporterò di conseguenza.

E non solo io, potete contarci.

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