al teatro della cooperativa Dall'8 al 15 luglio «Mai morti»

Renato Sarti (l'autore) e Bebo Storti si alternano nel crudo monologo sulla famigerata Decima MasEra

il torrido luglio del 2000. Nel vecchio deposito dei tram di via Procaccini, Antonio Calbi e Oliviero Ponte di Pino avevano organizzato «Maratona di Milano», un'infilata di brevi pièce teatrali dal tramonto a notte fonda. A un certo punto l'attenzione viene catturata dal delirante monologo di un nostalgico degli orrori del Ventennio e delle imprese della famigerata Decima Mas, che rievoca l'eccidio di Debrà Libanos e altre violenze di matrice fascista, fino alla strage di piazza Fontana o alle spedizioni punitive contro viados(trans), drogati, zingari ed extracomunitari. Il protagonista è uno come tanti, un «superuomo» piccolo borghese pervaso di volontà di (im)potenza, che sogna un sinistro ritorno al passato. E il monologo si intitola «Mai morti», nome di uno dei più terribili battaglioni di quella formazione, ed è un monito a non dimenticare il significato della parola «Fascismo» e la sua coriacea persistenza nella nostra quotidianità.

Scritto da Renato Sarti e interpretato da un sorprendente Bebo Storti, va in scena in quell'occasione in forma breve, suscitando una bagarre di applausi e fischi (di qualche vero nostalgico?). Poi la stesura definitiva e il clamoroso successo. «La nostra fortuna», ricorda Sarti, «fu che nel 2002 l'Elfo decise di produrlo e, nel 2003, il Piccolo lo ospitò per tre settimane con il tutto esaurito. Seguirono centinaia di repliche, toccando teatri importanti, ma anche centri sociali, scuole, paesini, circoli Anpi». Lo spettacolo, ripreso più volte, permette al Teatro della Cooperativa, avuto da Sarti in gestione proprio in quegli anni, di mantenersi per i primi, difficili tempi.

Oggi la pièce compie dieci anni e proprio nella sala di Niguarda avrà i suoi sacrosanti festeggiamenti con una manciata di imperdibili repliche, che vedranno alternarsi in scena lo stesso Sarti (8, 9 e 10 luglio) e Bebo Storti (13, 14 e 15 luglio). «Purtroppo le cose che diciamo sono più attuali oggi che dieci anni fa», conclude Sarti. «Mai avrei previsto che questo testo si sarebbe rivelato termometro di un Paese incline a mai sopite e pericolose spinte di carattere razzista, xenofobo e fascista».

Mai morti. Teatro della Cooperativa. Ore 20.45. Fest. 16. V. Hermada 8. Tel. 02.64.74.99.97. Euro 15-8. Dall'8 al 15 luglio (l'11 e 12 riposo)

DI Claudia Cannella
05 luglio 2010(ultima modifica: 07 luglio 2010)
Fonte:http://milano.corriere.it/milano/notizie/cinema_e_teatro/10_luglio_5/mai-morti-1703332251974.shtml

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