L'International Gay and Lesbian Human Rights Commission con sede negli Stati Uniti aveva richiesto di entrare con poteri consultivi (senza il diritto di voto) all'interno dell'ONU. Inizialmente il Consiglio Economico e Sociale del Palazzo di Vetro aveva respinto la richiesta. In prima linea, sul fronte del rifiuto, Il Cairo, Mosca e Pechino. Il, 19 luglio si è però tenuta una riunione per decidere le sorti dell'organizzazione LGBT che con 23 sì, 13 no e 13 astensioni, è entrata ufficialmente a far parte del sistema delle Nazioni Unite; questo grazie anche a Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Germania, Brasile e Giappone che si sono battuti per l'entrata nonostante il dissenso di Nigeria, Marocco, Arabia Saudita e Pakistan.
Che un Ong per i diritti degli omosessuali entri a far parte dell'Onu è un passo importante per la comunità LGBT, perché da oggi in poi, il Consiglio Economico e Sociale potrà consultare l'International Gay and Lesbian Human Rights Commission per qualsiasi questione che sia di competenza della Commissione, assicurando che i diritti LGBT, almeno per quanto riguarda le controversie Onu, non verranno lesi.
fonte:http://www.gay.tv/articolo/1/12215/Storico--l-ONU-ammette-Organizzazione-LGBT-
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