Translate

martedì 6 luglio 2010

1931 - 2006 Cocinelle primo mito trans


Una grande artista che ha dato visibilità alla problematica trans in anni di pieno oscurantismo.



Nata a Parigi come Jacques-Charles Dyufresnoy nel 1931, vissuta come artista di cabaret nei più famosi locali parigini ed europei dopo essersi operata a Casablanca nel 1958 da un chirurgo, scoperto per caso, che praticava, senza autorizzazione, operazioni di cambio di sesso. Non è stata la prima transessuale a farsi operare ma sicuramente la più famosa di quell'epoca.

Tutti i giornali del mondo hanno parlato della sua storia, portando sulle prime pagine il problema della transessualità e accendendo un dibattito che purtroppo diede spazio anche alle critiche più feroci.
Riuscì comunque ad ottenere nel 1962 il cambiamento di stato civile, diventando donna a tutti gli effetti col nome di Jacqueline Charlotte sui documenti.

E' stata scoperta e valorizzata cinematograficamente da alcuni registi italiani degli anni '60.
La sua prima apparizione di rilievo avviene in "Europa di notte" di Alessandro Blasetti, un documentario sui night club girato nel 1959 ma dovette aspettare il 1964 per ottenere una parte di protagonista interpretando se stessa nel film "Dongiovanni della Costa Azzurra" di Vittorio Sala dove si possono apprezzare le sue qualità attoriali oltre al fascino del suo personaggio (abiti bellissimi, famose scene di cabaret, ecc.)



E' stata sposata tre volte ed ha fatto altrettanti divorzi, e ogni volta riempiva le pagine della cronaca rosa.

Ha pubblicato la sua biografia dal titolo "Coccinelle par Coccinelle". L'ultima apparizione pubblica è stata al Casino de Paris nel 1990, dopo una vita passata sui palcoscenici di mezza Europa.


Nel 1994 aveva creato l'associazione "Devenir Femme" per sostenere le persone nel percorso di cambiamento di genere ed era militante nell'associazione CARITIG, Centro d'Aiuto, Ricerca e Informazione sulla Transessualità e l'Identità di Genere.

Nel 1959 il cantante italiano Ghigo Agosti pubblica la canzone Coccinella, a lei dedicata.

Nel 1964, si esibisce all'Olympia.

Dal 1970 inizierà una serie di tournées che la porteranno un po' ovunque sul pianeta.

Dal 1978 si stabilisce in Germania; nel 1987 tornerà a Parigi. Ne approfitta per redigere un'autobiografia intitolata Coccinelle par Coccinelle.

Nel 1990, le si propone uno spettacolo che racconta la sua vita e di cui lei è la vedette. Tuttavia, nel momento in cui scoppia la guerra del Golfo, lo spettacolo affonda per mancanza di finanziamenti.

Dal 1994, si esibisce a Marsiglia. Sei anni dopo, infine, si ritirerà quasi del tutto dal mondo dello spettacolo.

E' morta a Marsiglia dove si era trasferita da una quindicina d'anni, dopo una lunga degenza ospedaliera in seguito ad un'emorragia cerebrale. E' stata da sempre un mito per la causa transessuale.
Un mito trans.

Nessun commento: